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I sistemi sanitari sfidano le liste d’attesa
di Stefania Di Martino

La problematica delle liste di attesa è diffusa in quasi tutti i paesi ed è una delle sfide più complesse per i sistemi sanitari.

Da sempre al centro del dibattito politico, ma anche giornalistico, la problematica delle liste d’attesa è una delle sfide più complesse del sistema sanitario.

I tempi troppo lunghi delle liste vengono percepiti dai cittadini come una forte criticità che influisce pesantemente e negativamente sulla qualità percepita del “proprio” Servizio Sanitario Regionale, in quanto compromettono l’accessibilità e la fruibilità delle prestazioni da erogare.

Ne deriva che le amministrazioni regionali hanno nella riduzione delle liste di attesa uno dei propri principali obiettivi.

Le determinanti alla base della lotta alle liste di attesa sono numerose. Sul piano clinico-organizzativo un ritardo nella diagnosi di una condizione morbosa può tradursi in un peggior esito di salute per il cittadino che ne è affetto. Il tempo di erogazione costituisce una delle caratteristiche fondanti dei livelli essenziali di assistenza perché la prestazione oltre ad essere appropriata dal punto di vista clinico ed organizzativo deve essere erogata al tempo “giusto”: quando ciò non accade i cittadini accedono alle prestazioni in regime privato.

In tale contesto, il Ministero ha disposto importanti modifiche a proposito di liste d’attesa: sul numero di prestazioni garantite e monitorate, sui tempi massimi di erogazione, sul ruolo delle strutture che hanno il paziente in carico, oltre che sulle tecnologie messe a disposizione dei cittadini per usufruire dei servizi di prenotazione di visite, esami e ricoveri.

Obiettivo di primaria importanza per il Servizio Sanitario Nazionale è assicurare ad ogni cittadino prestazioni sanitarie adeguate ai problemi clinici presentati, nel rispetto del diritto della persona alla tutela della salute e del principio di equità nell’accesso alle prestazioni.

Tale obiettivo è perseguibile attraverso idonei programmi e strategie che garantiscano un uso razionale delle risorse e che intervengano sull’efficacia delle prestazioni, sull’efficienza del sistema, sulla trasparenza nei confronti del cittadino e sull’appropriatezza clinica ed organizzativa. Quest’ultima è sicuramente l’elemento regolatore delle scelte e dei comportamenti di tutti i soggetti che hanno una responsabilità rispetto al bisogno di salute. L’appropriatezza è quindi presupposto indispensabile, sebbene non sufficiente, per garantire il diritto alla salute stessa.

Per gennaio è prevista l’attivazione di una piattaforma web per tagliare le liste d’attesa in Campania. Sarà il cittadino a scegliere la struttura sanitaria dove ottenere la prestazione necessaria, monitorando in tempo reale il grado di affollamento e i tempi necessari per il proprio turno. La Regione Campania ha annunciato l’attivazione di una sorta di Cup unico regionale. È stato lo stesso Governatore Vincenzo De Luca a confermarlo.

L’innovazione permetterà di ridurre i tempi d’attesa ma consentirà anche di misurare l’efficienza di ogni singola struttura, i tempi effettivi di assorbimento della domanda di prestazione sanitaria e quindi il gradimento e la soddisfazione dell’utenza.

Napoli, 30 gennaio 2020