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Ritratti di Donna
di Achille della Ragione

Da pochi giorni si è aperta una interessante mostra: Ritratti di donna, ricca di una trentina di dipinti di famosi autori del Seicento e Settecento napoletano, che può essere visitata, gratuitamente, tutti i giorni, presso il centro commerciale Jambo, sito a Trentola Ducenta (BN).

Dobbiamo essere grati a Dante Caporali, già noto ingegnere e da tempo valente fotografo, che mi ha fornito le immagini dei quadri più interessanti, che in questo articolo illustrerò a studiosi ed appassionati.

Partiamo da tre opere di Andrea Vaccaro, la prima: Un Giuseppe e la moglie di Putifarre(fig. 1), che ci mostra una fanciulla dalle forme accattivanti, per non dire arrapanti, intenta a sollecitare l’attenzione erotica di Giuseppe, il servo del marito, incerto sulla decisione da prendere.

La seconda una popputa Lucrezia (fig. 2), intenta a suicidarsi, un quadro che ebbi già il piacere di pubblicare nel mio saggio: Andrea Vaccaro lo specialista del decolté(consultabile in rete digitando il titolo).

La terza una casta : Marta e Maria , a dimostrazione che Andrea era egualmente abile nel riproporre sulla tela argomenti sacri e profani.

Passiamo ora dal padre al figlio, Nicola, mostrando una Maddalena penitente, dai colori sgargianti, che, a mio parere, potrebbe essere stata eseguita con più probabilità da Cesare Fracanzano.

Ammiriamo ora un capolavoro di Pacecco De Rosa: Una Flora, che fu da me pubblicata nel 2006, quando uscì la mia monografia dedicata all’artista.

Dallo sguardo penetrante una Sibilla di Niccolò De Simone, mentre pregna di dinamismo Una cacciata di Agar ed Ismaele di Paolo Finoglia e concludiamo il secolo d’oro con Un Cristo e la Samaritana al pozzo  di Gregorio Preti, fratello del più famoso Mattia.

Entriamo ora nel Settecento con due opere di Francesco De Mura, dalle figure delicate e dai colori tenui: Un Cristo e l’adultera ed una Samaritana al Pozzo.

fig.9

fig. 10

Presentiamo ora un quadro del titano del panorama artistico napoletano: Un’estasi di S. Teresa  di Francesco Solimena.

Concludiamo in bellezza con Una lettura della mano  di Giuseppe Bonito, nella quale il personaggio gozzuto, intento a predire il futuro è un femminiello ed è lo stesso che compare in una tela di un antiquario di Parigi, per la quale, nel 2010, stilai un expertise, grazie al quale il mercante riuscì a vendere il suo quadro per un milione di euro al museo di Tokio, dove ora rappresenta una delle chicche da contemplare.

Napoli, 25 marzo 2022