Parlo dunque sono – Diciassette Istantanee
Parlo dunque sono – Diciassette Istantanee
Parlo dunque sono – DICIASSETTE ISTANTANEE è uno scorrevole saggio del linguista e neuroscienziato Andrea Moro, sull’origine ed evoluzione delle teorie sul linguaggio.
di Chiara Scamardella
Si parte da Dio, poiché Dio è il Verbo e ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, quindi noi siamo parole incarnate!
La cultura greca ci guida in questo percorso di formazione del logos (discorso), con Platone che scopre l’armonia tra nome e verbo e Aristotele che procederà ad una più precisa classificazione della sintassi: soggetto, cui si attribuisce una proprietà, e predicato, proprietà attribuita.
Così nel corso dei secoli la riflessione sulla struttura del linguaggio si fa sempre più pregnante e spesso porta anche a risultati estremamente errati; ma sovente la scienza può trarre giovamento anche dalle ipotesi errate, poiché inducono a nuove domande e nuove risposte.
Così si viene a scoprire che c’è una proprietà comune a tutte le lingue, la ricorsività, e che quindi essa deve avere delle basi biologiche in noi.
È la sintassi ricorsiva che differenzia la nostra comunicazione da quella animale: possediamo un codice selettivo prodotto solo dal nostro cervello poiché facciamo esperienza del progresso, impariamo da coloro che son venuti prima di noi, non partiamo da zero come le altre specie. Ogni essere umano ha in sé una conoscenza apriori del linguaggio, che gli permette di apprenderlo facilmente; crescendo, le strutture inutili e non stimolate decadono, permettendo il consolidamento della struttura sintattica ricorsiva; quindi è il cervello a renderci capaci di comunicare, ma le strutture le creiamo da noi. Che siano anche loro frutto di predisposizioni biologiche? Forse non lo sapremo mai, ma gli scienziati proseguono i loro studi!
Il testo è estremamente comprensibile, nonostante i temi trattati possano sembrare ostici, e l’autore offre un ottimo esempio di come, benché il linguaggio sia la caratteristica più importante dell’uomo, egli non si accorge neanche della sua presenza e straordinarietà!
Napoli, 24 luglio 2015