mar 23 APRILE 2024 ore 08.18
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I Sacramenti – Vita della Chiesa

di Manlio Maglio

Gesù, “dovendo tornare al Padre” e volendo, per altro, continuare la sua opera di salvezza nel mondo, ha lasciato un grande dono alla Sua Chiesa: I SACRAMENTI. Questi sono Sacri Segni, materiali e visibili, capaci di esprimere efficacemente realtà soprannaturali invisibili all’uomo.
Gesù stesso, uomo in cui si è incarnato il Verbo di Dio, è Sacramento del Padre “… Io sono nel Padre e il Padre è in Me: chi vede Me, vede il Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola!”. Anche la S. Madre Chiesa è Sacramento. Poiché è costituita dai battezzati, membra del Corpo Mistico di Gesù, essa è Sacramento di Cristo.
La Chiesa dunque, su comando di Cristo, si serve di questi segni sacramentali (acqua santa, olio consacrato, ecc.) che esprimono efficacemente (cioè, attuano ) delle realtà soprannaturali. Amministrati dal Sacerdote, unitamente alla Preghiera Liturgica, infondono una Grazia divina, capace di trasformare completamente l’anima del fedele che vi si accosta.
Gesù avrebbe potuto forse limitarsi alla semplice preghiera Liturgico-sacramentale (giacchè è lo Spirito Santo che opera) ma, Egli che conosce il cuore dell’uomo, ha sicuramente ritenuto opportuno servirsi dei Segni sacramentali per aiutare la fede dei suoi seguaci. Ricordiamo il brano del Vangelo in cui Un cieco chiede a Gesù di guarirlo ed Egli ribatte: ”Credi tu che io possa far questo?” Alla risposta del cieco “credo, Signore, ma tu aiuta la mia fede!”, Gesù gli spalma sugli occhi un impasto di terra e saliva e lo manda a lavarsi alla Piscina di Siloe (luogo santo); il cieco va e torna guarito.
In ogni Sacramento noi dobbiamo vedere CRISTO che opera la nostra salvezza: quando il Sacerdote battezza è Cristo che Battezza; quando il Sacerdote benedice, è Cristo che benedice; quando il Sacerdote assolve, è sempre Cristo che assolve.
Gesù, nell’istituire i Sacramenti, ha pensato a quelli che sono i momenti più significativi per la vita di un credente.
Così, fra i sette Sacramenti fondamentali, abbiamo i primi tre: Battesimo, Cresima ed Eucaristia, che sono detti “sacramenti dell’Iniziazione cristiana”. Il Battesimo ci purifica dal peccato originale e, innestandoci in Cristo, ci fa diventare “figli adottivi di Dio”; la Cresima ci concede la forza dello Spirito Santo, con i suoi sette doni di grazia; l’Eucaristia ci permette di partecipare al Santo Sacrificio dell’Altare e nutrirci del Corpo di Cristo, entrando in perfetta comunione d’amore con Lui e con tutto il Regno dei Cieli. I Sacramenti della Penitenza e dell’Unzione degli Infermi sostengono il cammino del cristiano durante la sua vita: La Penitenza, permette all’uomo caduto nel peccato, di riconciliarsi con Dio e ritrovare la Sua amicizia e la Sua pace; L’Unzione degli infermi consente al sofferente di ritrovare la salute o di ottenere la forza e la serenità per portare con coraggio la sua croce. Gli altri due Sacramenti, dell’Ordine Sacro e del Matrimonio cristiano, conferiscono al cristiano che ha ricevuto quella particolare vocazione, di ricevere una Grazia specialissima che gli consente di svolgere la Missione, con tutta la forza dello Spirito Santo.
I Sacramenti agiscono nella fede e per la fede. Senza la fede, non c’è sacramento attuato. Riportiamo il brano evangelico di Mc 10, 52 “… Va’, la tua fede ti ha salvato!”. Innanzitutto agisce la fede della Chiesa, ma poi è indispensabile la fede di colui che si accosta al Sacramento. Ogni Sacramento trasmette una Grazia di salvezza ma è necessario che il cristiano voglia e sappia corrispondere alla Grazia che gli viene conferita col Sacramento affinché la sua efficacia sia permanente e cresca, anzi, di giorno in giorno.

Napoli, 24 luglio 2015