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Napoli sull’Otto volante
di Carlo Gimmelli

Nel giorno in cui Gaetano Manfredi si prende ufficialmente la città tentando di far seguire alle parole la concretezza promessa, Il Napoli si sveglia da capolista e si gode la Ottava vittoria consecutiva eguagliando il primato di Sarri nella stagione dei record 2017\18.

Ieri il neosindaco era atteso, invano, in tribuna autorità, invitato da De Laurentiis anche per gettare la basi del nuovo contratto per l’uso quasi esclusivo dello stadio e stemperare i rapporti tra comune e società sempre sul filo del rasoio nell’era De Magistris, ma, forse, ha preferito attendere la proclamazione ufficiale.

Intanto Spalletti, consapevole di come finì la grande illusione al fotofinish nel 2018, ha ordinato e professa un profilo rasoterra ma al momento i numeri indicano un percorso netto e, Milan a parte, la terza classificata è a 7 punti, l’indecifrabile Juventus a – 11.

Domenica scorsa dopo un assedio durato 81 minuti e una gara non sempre lucida, il diamante grezzo Osimhen è riuscito a domare il Toro granata, salendo in cielo con un terzo tempo poderoso e confermandosi indispensabile ariete per Spalletti.

Il Napoli, pur non brillando, ha messo alle corde un Toro spigoloso e arcigno che quasi mai, però, è riuscito a impensierire la retroguardia azzurra, tranne in una occasione quando Ospina ha compito un miracolo su Brekalo a colpo sicuro da 5 metri, per il resto normale amministrazione.

Ansia fino al gol di Osimhen anche perché il Napoli si è complicato la vita da solo con un rigoraccio che Insigne ha regalato, docile, al portiere, un gol annullato per due centimetri di fuorigioco allo strabordante Di Lorenzo dopo una infinita verifica al v.a.r. e un clamoroso palo di Lozano.

La prova del nove è attesa Domenica prossima nel derby del Sud con la Roma dell’infuriato Mourinho dopo la sconfitta di sabato con la Juventus; sarà gara dura e vera prova di maturità per i ragazzi di Spalletti che torna nella capitale dopo l’addio burrascoso del 2017 che coincise con l’addio al calcio di Totti con cui si lasciò male.

Insomma una domenica particolare per tutti e quelli con la memoria lunga ricordano che proprio il 26 ottobre nel 1986 un certo Diego castigò la Roma all’Olimpico di Eriksson facendo partire la inarrestabile cavalcata culminata il 10 maggio 1987….chi vuole tocchi ferro.

Unica nota stonata, la perdurante telenovela sul rinnovo di Insigne che procede stancamente tra ottimismo e strappi tra le parti; il calciatore ufficialmente si dichiara sereno, ovvio, ma ieri ha fallito l’ennesimo rigore che poteva costare caro, quattro falliti sugli ultimi sei, ed è stato sostituito prima del vantaggio da Elmas.

Spalletti da adorabile bugiardo, lo elogia e lo ritiene indispensabile al progetto, ma sa che l’incertezza sul futuro del capitano alla lunga potrebbe creare tensioni e togliere serenità all’ambiente.

Già, la serenità !

Al giornale abbiamo sempre deplorato vittimismo e complottismo tanto al chilo ma, stranamente, la scorsa settimana i media nazionali hanno dato notevole spazio al furto dell’auto dell’allenatore del Napoli, all’esterno dell’hotel Britannique e di quella del centrocampista Demme; due utilitarie tra le più rubate in Italia con centinaia di furti al mese, ma ciò non è bastato ad evitare i soliti collegamenti mediatici tra la malavita organizzata, il business delle scommesse e il Napoli capolista. Esattamente come nel 2018.

Diceva Belzebù Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”.

Comunque la procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per capire se i due episodi siano collegati.

Napoli sempre sull’ottovolante….

Napoli, 19 ottobre 2021

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