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La soluzione alla fame nel mondo

di Giulia Di Nola

Sgradevole esteticamente, ma assai piacevole al palato, il Giaca è un frutto esotico alquanto curioso, poco commercializzato nei mercati europei e coltivato nelle zone meridionali dell’India.

Alcuni agronomi ne parlano come il “pane del futuro” che potrebbe, appunto, per la ricchezza di vitamine in esso contenute, sconfiggere addirittura la fame nel mondo.

Risultati immagini per foto  Giaca frutto esotico

Nella polpa di questo frutto, infatti, ci sono ingenti quantità di calorie e una minima presenza di grassi essendo ricca di vitamine C, B6, B1, oltre che di calcio, ferro e potassio.

Mangiando da dieci a dodici “arilli” (ovvero la polpa che inguaina i semi) al dì, non si ha più bisogno d’altro per mezza giornata.

Questo frutto, insomma, che crudo ricorda i sapori dell’ananas, della mela e del mango, mentre cotto quello del prosciutto, è facile da coltivare, resiste agli attacchi dei parassiti e ai periodi estremi, sempre più frequenti in tutto il mondo, di siccità e dunque, proprio per tali caratteristiche, riduce le carestie nei paesi del terzo mondo.

Il Giaca, purtroppo, non è molto rispettato in India, suo paese natio, perché considerato un frutto consumato dalla gente povera e indigente; invece, in altri paesi come il Vietnam, esso è consumato fresco ed è utilizzato per la produzione di gelati o farine in momenti particolarmente negativi per la coltivazione di grano e mais.

Napoli, 3 gennaio 2019