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 La danza del ventre: le origini

di Cristina Iavazzo

Entriamo  nel meraviglioso e magico mondo della danza del ventre per riscoprirne un pò le origini.
La danza orientale è considerata una delle più antiche forme di ballo conosciute ed è tipica dei paesi del Medio-Oriente come Egitto, Marocco, Tunisia, Turchia, Algeria, Libano e Irak.
Non esistono documenti scritti circa le origini di questa danza. Però forme che le rassomigliano possiamo ritrovarle in quelle danze propiziatorie rivolte agli Dei, realizzate dalle donne Medio-Orientali, che allora godevano di una grande importanza agli occhi degli uomini. Infatti la Dea babilonese Ishtar era tra le figure più amate dal popolo, ed era simbolo della fertilità, dell’amore e della sensualità. Le sacerdotesse la onoravano con danze sacre. Danze propiziatorie venivano anche dai fedeli, che attraverso spontanei movimenti del corpo volti a rievocare i movimenti degli animali (come il cammello o il serpente) o di elementi naturali (quali luna, fuoco, le onde del mare, il cerchio-uovo) tentavano di entrare in contatto con la divinità. Nella danza della fertilità, praticata dalle giovani donne che ballavano in onore della Dea Madre, ritroviamo quei movimenti dei fianchi che caratterizzano la danza orientale. Successivamente, con l’affermarsi delle culture patriarcali, se ne cominciarono a distinguere due diverse forme: la danza laica, praticata in occasione di nozze, banchetti e feste dedicate al ricordo dei morti e la danza popolare, celebrata nelle case o nei palazzi da ballerini di entrambi i sessi. Pur venendo praticata soprattutto dal popolo, essa ebbe diverse varianti raffinate.
Un contributo fondamentale al suo sviluppo fu poi dato, nel Medioevo, dalla figura delle schiave-ballerine. In quel periodo, infatti, donne di particolare bellezza venivano spesso rapite e vendute al mercato degli schiavi, e finivano alla corte di uomini potenti quali, Califfi, Sultani e ricchi mercanti. Di queste, alcune venivano predestinate ai lavori domestici, mentre altre, le più fortunate, venivano affidate a maestri che dovevano insegnare loro a ballare, cantare e recitare poesie. Essi erano tenuti, inoltre, a insegnarle anche le scienze indispensabili in quel periodo come l’astronomia e la medicina. Le schiave- ballerine si resero dunque sempre più competitive nelle arti e nelle scienze ed ebbero un ruolo decisivo nell’evoluzione delle danze orientali.

Napoli, 12 agosto 2014