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Corea del Nord, ancora prove missilistiche

di Raffaele Russo

La politica estera, oggi, è caratterizzata dall’assurda vicenda della Corea del Nord, la quale, con il suo dittatore Kim Jong Un, sta minando la pace e gli equilibri dell’estremo Oriente.

Il dittatore nord coreano, nelle ultime esercitazioni missilistiche ha sganciato una bomba all’ idrogeno che, per l’estrema potenza, ha scatenato un terremoto nella zona della Corea del Sud, con magnitudo pari a 6.1.

La situazione sta sfociando sempre di più verso un punto di non ritorno, con gli Usa e gli alleati europei che non escludono più l’intervento armato; ci sono state già diverse risoluzioni ONU che hanno incrinato l’economia povera della Corea del Nord dopo queste esercitazioni missilistiche, ma Kim Jong Un, imperterrito, continua con la sua politica di rafforzamento militare, a minacciare gli Usa, la Corea del Sud e il Giappone.

Situazione questa che mette in seria difficoltà anche la Cina, alleato strategico della Corea del Nord, che, se da una parte condanna fermamente gli attacchi del regime di Pyongyang, dall’altra afferma che la situazione va risolta solo ed esclusivamente con la diplomazia, senza l’uso delle armi; posizione questa che contrasta con quella di Trump e degli Usa, i quali pretendono l’immediato arresto del lancio dei missili, altrimenti il regime va rovesciato anche con l’intervento militare.

Intanto il leader Russo, Vladimir Putin, tornando a parlare di crisi nord coreana afferma: “è impossibile risolvere il problema solo con le sanzioni, non dobbiamo mettere la Corea del Nord all’angolo, bisogna mantenere la lucidità”. Parlando in conferenza stampa con il suo omologo sudcoreano Moon Jae-in, Putin ha confermato che Mosca “non riconosce lo status di potenza nucleare alla Nord Corea”.

Intanto i militari Usa, trasporteranno in piena notte il 19 settembre, quattro batterie aggiuntive antimissili Usa Thaad al sito di Seonju, a circa 300 km a sud di Seul, malgrado la forte opposizione dei residenti.

La situazione si fa incandescente e speriamo che nei prossimi giorni si possa trovare la giusta soluzione.

Napoli, 7 settembre 2017