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Clara Sánchez e la sua estate dell’innocenza
di Stefania Di Martino

L’estate dell’innocenza è il famoso romanzo di Clara Sánchez, scrittrice spagnola nota – oltre che per le sue opere, anche per le diverse prefazioni scritte per le opere straniere di autori quali Yukio Mishima e Andrej Szczypiorski nonché per gli articoli pubblicati su diverse riviste spagnole.

Romanzo che narra la storia di Beatrice, una tenera bambina che durante una calda e dolce vacanza estiva scopre che vi è un attimo durante il quale l’innocenza con cui si vive la vita svanisce. Svanisce e ti impone, quasi con prepotenza, di diventare grande.

Ed è proprio quello l’attimo durante cui qualsiasi creatura inizia a guardare, oltre che a vedere, il comportamento dei più grandi e inizia ad ammirarne e a volerne imitare il comportamento.

Beatrice vive circondata da una famiglia composta da donne tenaci che non riescono a rassegnarsi né al ruolo di mogli né a quello di madri.

Sua mamma è perennemente alla ricerca di protezione, quella stessa protezione che non è disposta a voler donare.

Olga, la sua unica zia materna, è invece una delicata e raffinata donna perennemente alla ricerca del mondo popolato da eleganti abiti di seta.

Clara Sànchez, con il suo romanzo, ci fa capire che l’infanzia e l’adolescenza influenzano il futuro, le scelte e la sorte di ognuno di noi.

Beatrice infatti perde l’innocenza e diventa passionale, proprio come sua zia Olga, triste come sua madre, allegra – fin troppo – come suo zio Albert e sconosciuta, proprio come suo padre.

Ricordi quando eri bambino? Ricordi quando tutto era possibile? Finché, in un’estate, ogni cosa è cambiata. C’è un’età della vita in cui sono gli altri a scegliere, perché noi non siamo ancora in grado di farlo da soli. […] La vita non è quello che sembra. Non è né migliore né peggiore di ciò che immaginiamo, ma è sempre diversa”.

Napoli, 31 marzo 2020