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Claudio è sempre Claudio

di Cristina Iavazzo

Grande successo per le due date napoletane del 24 e del 25 Novembre al Palapartenope, del “Con voi retour” di Claudio Baglioni, seconda parte del progetto live “Con Voi”. Un progetto legato al concetto di ricostruzione, ispirato all’artista dalla sua tesi di laurea sul recupero del Gazometro a Roma e dal gioco di parole canto-cantiere, come luogo deputato alla ricostruzione. E la scenografia di questi due grandi appuntamenti è stata proprio un cantiere in cui ognuno fa la sua parte per contribuire alla ricostruzione: l’artista con le sue canzoni, alcune delle quali riviste in alcuni passaggi, e il pubblico con la sua calorosa partecipazione. E’ Baglioni stesso a spiegare che: “la ricostruzione è un processo collettivo dove ognuno è chiamato a fare la propria parte, a mettere in gioco idee, valori, volontà, ossia se stessi, perche il futuro è una città che si disegna e si costruisce. Ognuno di noi è operario di quest’opera”. Magnifica la scenografia di quello che è stato non solo un concerto, ma qualcosa a metà tra il musical, l’happening e lo spettacolo. Una squadra, quella di Baglioni, composta di 90 carovanieri tra cui 13 polistrumentisti per un concerto di più di tre ore di musica, in un viaggio attraverso tutti i più grandi successi di Baglioni ed alcuni brani del suo ultimo album “Con voi”. Cinque coristi d’eccezione (quattro donne ed un uomo) che hanno incantato con le loro splendide voci, e tra queste una meravigliosa voce lirica femminile di spicco, che ha fatto da controcanto ad alcuni pezzi dell’artista, generando dei duetti molto apprezzati dal pubblico del palapartenope, già in delirio per “il suo Claudio”.
E come ad ogni appuntamento con il suo amato, quel pubblico innamorato ha fatto più che bene la sua parte, cantando per più di tre ore le canzoni assieme a lui, ballando e facendosi trasportare da questo spettacolo dal quale emerge, come ogni volta, la passione e la professionalità di un’artista che ha dato tutta la sua vita per la musica e che adora il suo pubblico, venendone pienamente ricambiato.
Amore che il pubblico mostra ad ogni concerto anche attraverso l’irruzione, nell’ultima mezz’ora, sotto al palco, per stargli più vicino. Un Baglioni brioso, carico di energie ed entusiasmo che ha emozionato, entusiasmato e mandato in delirio il pubblico. Un artista che prima di andare via ha salutato e ringraziato il suo pubblico, e come di rito, ha stretto la mano a quelli a lui più vicini. Una mano, fredda e sudata, che trasmette ancora tutta l’emozione di un uomo che ai suoi 63 anni compiuti e con quarant’anni di carriera alle spalle, è ancora capace di commuoversi al contatto con il suo pubblico. Una sensibilità, quella di Baglioni, che gli ha permesso di scrivere testi meravigliosi ed organizzare tante iniziative umanitarie, e che è forse è stata, assieme alla sua passione e professionalità, il segreto del suo costante successo, mai in calo in questi quarant’anni. Una sensibilità evidente a coloro che gli erano più vicini, anche dai suoi occhi arrossati per la commozione al momento di doversi congedare dal suo amato pubblico, sempre pronto a dimostrargli tutto il suo affetto.

Napoli, 29 novembre 2014