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Turistificazione, Palmieri, Lebro e Venanzoni: “Timori incomprensibili, il Comune assicuri servizi e un’accoglienza migliore”

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“In sette anni e mezzo il sindaco si è gonfiato il petto per il rinvigorito afflusso turistico in città. Numeri importanti, nonostante la quasi totale assenza di servizi forniti a turisti e cittadini, a partire dai trasporti. Oggi scopriamo che questi turisti danno fastidio a due esponenti di peso della maggioranza, peraltro presidenti di commissioni, Urbanistica e Turismo, che hanno specifiche competenze in materia. Troppi i B&B spuntati al centro storico per accoglierli – lamentano – e troppi gli esercizi di ristorazione o i negozi di souvenir che, a loro dire, rischierebbero di snaturare l’identità napoletana. Affermazioni che, se non dovute a un colpo di sole fuori stagione, confortano l’unica certezza che abbiamo da tempo: il turismo in città è aumentato nonostante l’amministrazione arancione”. Lo scrivono in una nota i consiglieri del Comune di Napoli, Domenico Palmieri, David Lebro e Diego Venanzoni.

“Per anni – continuano i consiglieri d’opposizione – ci siamo lamentati del turismo ‘mordi e fuggi’ che spendeva pochi spiccioli in città, per non dire di quando Napoli veniva attraversata solo per imbarcarsi per Capri e Ischia. Oggi che il vento è iniziato a cambiare, che l’accoglienza non è appannaggio dei soli alberghi a cinque stelle e l’arrivo dei turisti sta creando nuove occasioni di lavoro e di guadagno, c’è chi si lamenta. E rischia anche di remare contro il fenomeno anziché concentrarsi sulla sicurezza da garantire ai turisti, la pulizia delle strade e un trasporto decente. Insomma, una maggioranza che da una parte punta tutto sul turismo e poi si contraddice in termini di capacità a sostenerne i numeri”.

“Peraltro – insistono – abbiamo lottato per anni perché il nostro centro storico venisse riconosciuto patrimonio dell’umanità e appare davvero poco plausibile precluderne oggi le opportunità che esso può generare”.

“Ci chiediamo allora concludono i consiglieri – se le nostre frettolose analiste di Via Verdi siano altrettanto attente rispetto a un doveroso processo di integrazione multietnica da mettere in campo. Perché è innegabile che la presenza stabile di persone provenienti dall’Est, dall’Africa, dall’Oriente, se non accompagnata da serie politiche di inclusione sociale, può incidere sulla città molto più di un gruppo di turisti che la visitano per pochi giorni. Siamo fermamente convinti che un’amministrazione attenta dovrebbe lavorare anche a questo per garantire un’accoglienza migliore a tutti”.

Napoli, 17 ottobre 2018