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Il 16 ottobre 2018 la FAO celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione

di Martina Tafuro

Il 16 ottobre 1945, si riunirono in Quebec (Canada) 42 paesi per dare vita all’Organizzazione dell’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Nel far questo i governi, compirono un passo importante nell’incessante lotta dell’uomo contro la fame. La miseria e le avversità causate dalla guerra, caratterizzarono quegli anni, causa di grandi spostamenti di popolazione e di grave insicurezza alimentare

Con la creazione della FAO, i paesi fondatori si dotarono e fornirono le nazioni che in seguito sarebbero entrate nell’Organizzazione, di un meccanismo attraverso il quale i Paesi membri della FAO avrebbero potuto affrontare una serie di criticità che sono fonte di grande preoccupazione per tutti i paesi e tutti i popoli.

Precisamente, la FAO fu fondata nel 1943 a Hot Springs (USA) durante la Conferenza ONU sull’alimentazione e l’agricoltura e venne formalmente istituita nel corso della Prima sessione della Conferenza della FAO, tenutasi in Quebec, Canada, nel 1945.

Gli obiettivi della GMA sono:

  • sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo;
  • stimolare l’attenzione per la produzione alimentare agricola e gli sforzi nazionali, bilaterali, multilaterali e non governativi diretti a tale scopo;
  • promuovere il trasferimento di conoscenze tecniche ai paesi in via di sviluppo;
  • rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà, ed attirare l’attenzione sui risultati ottenuti nello sviluppo alimentare ed agricolo;
  • incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare le donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita.;
  • incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i paesi in via di sviluppo.

Un primo tentativo di creazione di un ente sul piano internazionale per la cooperazione in materia agricola agli inizi del ventesimo secolo si ebbe ad opera di Vittorio Emanuele III, il quale, insieme ai delegati di settantaquattro Stati partecipanti, sottoscrisse il 27 giugno 1904 la convenzione istitutiva dell’Istituto internazionale di agricoltura. Tale istituto cominciò a operare solo nel 1908 e con ristretti campi d’azione poiché, a norma dell’articolo 9 della Convenzione, esso provvedeva solamente alla raccolta ed alla pubblicazione di informazioni statistiche, tecniche ed economiche relative all’agricoltura e ad altre materie, prevedendo unicamente la possibilità di elaborare delle proposte da sottoporre all’approvazione dei Governi. Nel 1935 con la creazione in seno alla Società delle Nazioni, ad opera di Bruce, McDougall, John Boyd Orr, di un comitato misto che si occupasse di problemi agricoli ed alimentari.
Approfondisci le origini della FAO qui

L’obiettivo Fame Zero (#FameZero) è il cuore degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030. E’ importante, però, ribadire che la FAO e i governi coinvolti nella missione più importante per il nostro pianeta non potranno farcela senza uno sforzo da parte di tutti.

Purtroppo la fame nel mondo è in aumento: secondo un rapporto FAO, nel 2016 le persone che soffrono la fame sono state 38 milioni in più rispetto al 2015. Ogni giorno più di 800 milioni di persone non riescono a procurarsi alcun tipo di cibo e rischiano di morire di denutrizione.

Fame Zero è il secondo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Gli OSS sono una guida ai governi per poter sviluppare politiche e iniziative per debellare la fame e la povertà, combattere le disuguaglianze e le ingiustizie, contrastare i cambiamenti climatici e raggiungere uno sviluppo sostenibile, che è la vera soluzione permanente. Cibo e agricoltura sono elementi importantissimi per ognuno di questi punti perché raggiungere l’obiettivo Fame Zero significa anche realizzare molti degli altri OSS. Ad esempio, non è possibile pensare all’istruzione e al benessere se prima non si rende la sana alimentazione accessibile a tutti.

 COSA PUOI FARE TU PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO #FAMEZERO (guarda il video)

Sprecare meno, mangiare meglio e adottare uno stile di vita sostenibile sono elementi essenziali per costruire un mondo senza fame. Le scelte che facciamo oggi sono fondamentali per garantire un futuro ricco di alimenti. Ecco un elenco di semplici azioni per aiutarti a realizzare lo stile di vita #FameZero, che ti aiuterà a riprendere contatto con il cibo e con ciò che rappresenta.

Abbi cura degli avanzi
Se hai degli avanzi, congelali per consumarli in un secondo momento, oppure usali come ingrediente per un altro pasto. Quando mangi al ristorante, chiedi una mezza porzione se non hai molta fame, oppure porta a casa gli avanzi.

Segui una dieta più sana e sostenibile
La vita è frenetica e trovare il tempo per preparare pasti sani e nutrienti può essere una sfida se non sai come fare. I pasti sani non devono necessariamente essere elaborati. In realtà il cibo sano può essere cucinato in modo rapido e semplice, utilizzando solo pochi ingredienti. Condividi le tue ricette rapide e sane con amici, parenti, colleghi e su internet. Segui le ricette sostenibili di chef e blogger per imparare nuove ricette o consulta il tuo agricoltore locale per sapere come cucina a casa i suoi prodotti.

Condividere significa avere a cuore
Regala il cibo che altrimenti andrebbe sprecato, attenendoti alle regole alimentari locali. OLIO, per esempio, è una nuova applicazione che mette in contatto i vicini di casa con le imprese locali, in modo che il cibo in eccesso possa essere condiviso e non gettato via. Scopri le iniziative in corso nei locali che frequenti, nei negozi o nella tua zona per dare il tuo supporto alle associazioni di aiuti alimentari.

Compra solo il necessario
Pianifica i tuoi pasti, fai la lista della spesa e seguila scrupolosamente – evitando gli acquisti d’impulso. Non solo sprecherai meno cibo, ma risparmierai anche soldi!

Conserva il cibo in modo saggio
Non permettere che il cibo vada sprecato: sposta i prodotti più vecchi nella parte anteriore della dispensa o del frigorifero e quelli nuovi nella parte posteriore. Una volta aperti, usa contenitori ermetici per mantenere freschi i cibi in frigorifero e accertati che le confezioni siano ben chiuse per tenere lontani gli insetti dalla dispensa.

Fai buon uso dei tuoi rifiuti
Invece di gettare via i rifiuti alimentari, perché non metterli in una compostiera? Così facendo restituirai sostanze nutritive alla terra, riducendo le emissioni di anidride carbonica.

Tieni una conversazione sul rispetto per il cibo con le persone che conosci
Il cibo riguarda tutti. Aiuta gli altri a rimettersi in contatto con il cibo secondo lo stile di vita #FameZero e ciò che rappresenta condividendo le tue conoscenze e la tua passione con parenti, amici e colleghi. Puoi coltivare alimenti a casa o partecipare a un orto di quartiere, organizzare cene o condividere ricette. Puoi inoltre sostenere iniziative di beneficenza rivolte ai senzatetto e agli affamati e coinvolgere amici e parenti.

Mantieni puliti terreni e acque
Alcuni rifiuti domestici sono potenzialmente pericolosi e non dovrebbero mai essere gettati nel normale bidone della spazzatura. Batterie, vernici, cellulari, medicine, prodotti chimici, fertilizzanti, pneumatici, cartucce d’inchiostro, ecc. possono infiltrarsi nella terra e nei canali idrici, danneggiando le risorse naturali che producono i nostri alimenti.

Usa meno acqua
L’acqua è l’elemento fondamentale della vita e senza di essa non sarebbe possibile produrre alimenti. Così come è importante che gli agricoltori imparino a usare meno acqua per coltivare alimenti, anche tu puoi preservare l’acqua riducendo gli sprechi alimentari. Quando getti via il cibo, sprechi le risorse idriche che lo hanno prodotto. Per esempio, per produrre un’arancia servono 50 litri di acqua! Puoi anche sprecare meno acqua facendo la doccia invece del bagno, chiudendo l’acqua mentre ti lavi i denti e aggiustando le perdite!

Conosci la provenienza del tuo cibo
Il rispetto per il cibo prevede anche conoscere la sua provenienza e i suoi ingredienti. Informati su cosa mangi leggendo le etichette. Scopri quali sono gli ingredienti nocivi e scegli prodotti più sani. Crea un orto casalingo o partecipa a un orto di quartiere: non solo potrai avere cibo nutriente e sano, ma imparerai anche cosa ci vuole per produrre il cibo che abbiamo a disposizione.

Sostieni i produttori locali
Acquistando prodotti locali, sostieni i piccoli agricoltori e le piccole imprese a conduzione familiare nella tua comunità. Aiuterai anche a combattere l’inquinamento, riducendo le distanze per le consegne su camion e altri veicoli.

Scegli frutta e verdura “brutta
Non giudicare il cibo dal suo aspetto. Frutta e verdura schiacciate o dalla forma strana vengono spesso gettate via perché non sono di aspetto gradevole. Non hai nulla da temere: il sapore è identico, se non addirittura migliore. La frutta matura può essere utilizzata anche per frullati, succhi e dolci.

Diventa un consumatore coscienzioso
Prova a fare un pasto alla settimana a base di sole verdure (compresi i legumi come lenticchie, fagioli, piselli e ceci) al posto della carne. Per la produzione di carne vengono utilizzate molte risorse naturali, in particolare acqua e milioni di acri di foresta pluviale, che viene tagliata e bruciata per trasformare la terra in pascoli per il bestiame. Scopri gustosissime ricette a base di legumi e prova cereali ‘antichi’ come la quinoa. Quando fai la spesa, fai un po’ di ricerche per accertarti di acquistare solo prodotti di aziende che seguono procedimenti sostenibili e non danneggiano l’ambiente. Non dimenticare che i prezzi bassi spesso nascondono alti costi umani o ambientali.

Impara a leggere le etichette sugli alimenti
C’è una grande differenza tra “da consumarsi preferibilmente entro il” e “data di scadenza”. A volte un alimento può tranquillamente essere mangiato dopo la data indicata con “da consumarsi preferibilmente entro il”, mentre è la “data di scadenza” che ti indica quando non è più possibile mangiarlo. Impara anche a individuare sulle etichette degli alimenti i conservanti e gli ingredienti nocivi, come i grassi trans, ed evita i cibi con zuccheri aggiunti.

Compra prodotti biologici
L’agricoltura biologica aiuta la terra a mantenersi sana e conserva la sua capacità di immagazzinare carbonio, il che contribuisce a contrastare i cambiamenti climatici. Nei supermercati o nei mercati ortofrutticoli cerca prodotti biologici e del commercio equo e solidale e sostieni i piccoli agricoltori evitando carni, uova e latticini provenienti da allevamenti intensivi.

Mantieni in vita i branchi di pesce
Convinci amici e parenti a mangiare pesci di specie più abbondanti, come gli sgombri o le aringhe, piuttosto che quelli a maggior rischio di sfruttamento eccessivo, come i merluzzi o i tonni. Acquista pesce che sia stato catturato o allevato in modo sostenibile e con marchio di certificazione o etichetta “eco”.

Diventa un sostenitore #FameZero!
Se sui social vedi un post interessante sulla fame, sui cambiamenti climatici o sulla vita sostenibile, condividilo e fatti sentire! Scopri di più sulle tue autorità locali e nazionali e pensa a cosa potrebbero fare per ristabilire il rispetto per il cibo e contribuire alla lotta contro la fame. Se puoi, sfrutta il tuo diritto e vota i leader del tuo Paese e della tua comunità locale o magari candidati tu stesso.

Il mondo a Fame Zero inizia da te. Informati su #FameZero
Se sei bene informato puoi fare scelte più attente. Prenditi il tempo necessario per documentarti su #FameZero, sulle sfide che dobbiamo affrontare per raggiungere questo obiettivo e cosa devono fare governi, aziende, agricoltori e altri ancora.

Napoli, 15 ottobre 2018