Tempo interiore
Tempo interiore
di Pio Gargano
La passione per la fotografia, mi porta a cercare, conoscere e visitare siti, spesso di interesse personale, che colpiscono la mia fantasia, immaginazione, curiosità, di cui Napoli è traboccante!
Ieri ero nuovamente a Castel S. Elmo, più precisamente sulla piazza d’armi, quando la mia attenzione, è stata rapita da un oggetto, simile ad un orologio ma il cui movimento delle lancette, simile a delle lame, appariva caotico e casuale.
Nel 2012 Il concorso un’Opera per il Castello, ha proposto come tema “Lo spazio della memoria-La memoria dello spazio”, gli artisti che hanno partecipato dovevano realizzare un’opera che avrebbe fatto parte della collezione permanente di Castel Sant’Elmo, tra le varie opere è stata Rosy Rox con il Tempo interiore a vincere il concorso.
“Tempo interiore” è una scultura-orologio le cui lancette sono tre affilate lame di coltelli, che vanno a simboleggiare, attraverso il loro movimento non convenzionale, un tempo disumano e tagliente.
Il movimento caotico crea una porta temporale, che non segna l’ovvia lineare realtà scandita da secondi, minuti e ore, ma rievoca una realtà surreale scandita da passato, presente e futuro.
Difatti l’orologio di Rosy Rox procede contemporaneamente in senso orario ed antiorario, inducendo ad una riflessione che conduce al cambiamento.
Il Tempo interiore ha una duplice chiave interpretativa: il tempo che non può essere circoscritto perché va oltre i ritmi e le idee della società contemporanea; la storia del castello che una volta era luogo di prigionia e di tortura è adesso luogo di bellezza e di passeggio.
Napoli, 27 marzo 2019