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Taxi a due piazze, commedia ricca di sorprese a ritmo crescente.

di Domenico De Gregorio

Con un grande applauso finale è stata accolta al teatro Augusteo di Napoli la brillante commedia “Taxi a due pizze” con Gianluca Guidi, che ne firma anche la regia, e Giampiero Ingrassia, due atti da vedere tutti di un fiato, veloci ed esilaranti. È facile intuire come la commedia abbia origini inglesi, il testo di Ray Cooney infatti si basa su un complesso intreccio drammaturgico che solo chi è dotato di una grande capacità attoriale riesce con successo a proporre al pubblico, evitando il frastuono e la perdita di attenzione sempre dietro l’angolo quando la velocità delle battute ed il loro nesso logico, causa ed effetto, impongono una attenzione costante fino all’ultima battuta. Gianluca Guidi dirige con sicurezza e maestria un cast di attori affiatati e simpatici che, grazie ad anni di esperienza alle spalle, non sbrodolano mai, non sporcano alcun gesto e battuta, integrandosi perfettamente nella disumana macchina infernale di questa trama solo apparentemente semplice. Tutta la vicenda si dipana nella città capitale, dove Mario Rossi (Guidi), taxista, vive in piena tranquillità e segretezza la sua vita da bigamo: è sposato in chiesa, infatti, con Carla Rossi (Silvia Delfino), e, al contempo, ha contratto matrimonio in comune con Barbara Rossi (interpretata da un’elegante e fascinosa Biancamaria Lelli). La commedia inizia quando Mario, finito per un incidente in ospedale, in un attimo di distrazione e poca lucidità, dà due indirizzi diversi come residenza: Piazza Risorgimento e Piazza Irnerio 100, ovvero i suoi due appartamenti, e partendo da questa distrazione la storia si dipanerà ad una velocità crescente. Il ritmo è serrato fin dalle prime battute, gag ed equivoci geniali si susseguono l’uno dopo l’altro ingarbugliando sempre più la storia e quindi complicando la vita dei due protagonisti che finiranno per essere scambiati essi stessi per amanti. Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia sono perfetti nei ruoli di Mario e Walter, i loro tempi teatrali sono perfetti, sincronizzati come orologi di precisione, così come quelli di tutti gli altri attori in scena che non possono lasciarsi andare ed imprecisioni e ritardi, bruciando altrimenti ed inevitabilmente battute preziose. Nessuna brutta sorpresa dunque, la commedia diverte e strappa applausi a scena aperta coinvolgendo il pubblico nel divenire della storia mai prevedibile e lineare. Si chiude il sipario ed il lieto fine è assicurato.

Napoli, 22 febbraio 2015