Peppe Barra e Nando Paone Incantano il Pubblico del Diana nello spettacolo Don Chisciotte della Pignasecca
Peppe Barra e Nando Paone incantano il Pubblico del Diana nello spettacolo Don Chisciotte della Pignasecca
di Domenico De Gregorio
Pura poesia, questa è la definizione giusta per lo spettacolo teatrale “Don Chisciotte della Pignasecca” in scena al teatro Diana di Napoli. Scritto da Maurizio de Giovanni per la regia di Alessandro Maggi, musiche di Patrizio Trampetti, lo spettacolo vede in scena due grandi del nostro teatro, Peppe Barra e Nando Paone che vestono i panni del fido scudiero Sancho e del bizzarro Hidalgo spagnolo.
La storia ha inizio a Napoli, precisamente nella Pignasecca dove lo smemorato, sognatore, idealista, nobiluomo folle Hidalgo, torna con il suo scudiero per ritrovare un antico tesoro di famiglia nascosto tra le mura di una locanda di secondo ordine, un tempo il suo palazzo nobiliare. Attorno ai due protagonisti ruotano le vicende del locandiere, oppresso dai debiti, e di sua sorella, giovane fanciulla, spirito libero pronta a vivere il presente ed a costruire il suo futuro, vittima delle attenzioni di un vecchio usuraio.
Ed è proprio in questa locanda che tutti i protagonisti della storia si ritroveranno ad interrogarsi sul loro passato, sul presente, che spesso induce a nascondersi dietro maschere per sopravvivere, e sul futuro pieno di imprese da realizzare per vivere finalmente in pace. La sceneggiatura è perfetta, tutti i personaggi incarnano i dubbi, le perplessità che da sempre accompagnano il genere umano lungo la propria esistenza.
Le parole hanno un peso, un significato specifico, fanno riflettere, stimolano ad interrogarsi su cosa è il bene e cosa il male, su cosa si possa fare per dare alla vita dignità e giusto valore.
Peppe Barra è Sancho, concreto scudiero, figura grottesca, che per interesse proprio accompagna il folle condottiero in questa avventura, un viaggio nella memoria alla ricerca di ciò che potrà cambiare definitivamente le loro tristi e povere vite. Peppe Barra recita, e lo fa con tutta la sua energia e passione, cambi di intonazione, mimica e silenzi, danno allo spettacolo leggerezza ed allegria. Non poteva mancare la musica, Peppe Barra canta ed esprime attraverso le note, le emozioni del suo personaggio che sembra essergli stato cucito addosso.
Nando Paone, il folle Hidalgo, è perfetto nel ruolo del sognatore, dell’idealista alla ricerca del bene, dell’uomo alla scoperta della verità. Il suo corpo da voce all’attore, i suoi gesti danno forza alla parola. Splendida la scenografia ed i vestiti di Marta Crisoli Malatesta, capace di riprodurre un ambiente in bilico tra realtà e fantasia in cui lo spettatore è indotto, insieme ai protagonisti, ad interrogarsi sulle forze ed ideali che governano la nostra società.
Napoli, 8 febbraio 2018