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Papa Francesco nelle Filippine

di Manlio Maglio

“Mi sono sentito annichilito. Non mi veniva la voce!”. Così si è espresso Papa Bergoglio, a Manila, quando si è trovato di fronte a sette milioni di persone giunte da ogni parte delle Filippine per vedere e ascoltare Francesco, il Papa che parla al cuore dell’uomo, con amore di Padre. “E’ una gioia per me essere oggi con voi. Saluto cordialmente ciascuno di voi e voglio incoraggiarvi, come cittadini cristiani di questo Paese, a dedicarvi con passione e con onestà al grande impegno di rinnovare la vostra società e di contribuire a costruire un mondo migliore.

Francesco ha tessuto l’elogio delle donne, perché esse sanno vedere le cose con occhi diversi dagli uomini grazie alla loro grande sensibilità. Le donne hanno ancora la capacità di piangere di fronte ai drammi della vita. Riferendosi al Vangelo, ha detto: “Gesù ha pianto quando ha visto la povera madre vedova che portava al cimitero suo figlio”. Ed ha aggiunto: “Se voi non imparate a piangere non siete buoni cristiani”.

Il Santo Padre ha quindi proposto ai fedeli la “sfida” dell’integrità morale invitando tutti ad agire con onestà e correttezza nei rapporti con gli altri, siano essi giovani o vecchi. Ha esortato ciascuno a non compromettere mai i propri ideali, a non cedere alle tentazioni contro la bontà, la santità, il coraggio e la purezza. Con l’aiuto di Gesù Cristo e l’impegno di tutti, potrà avvenire un autentico rinnovamento delle Filippine .

Bergoglio ha poi invitato tutti a prendersi cura dell’ambiente, come “buoni amministratori del creato”; Dio vuole che ci impegniamo a fare della Terra un bellissimo giardino dove possa vivere con gioia tutta la famiglia umana. “Quando distruggiamo le nostre foreste, devastiamo il suolo e inquiniamo i mari, noi tradiamo quella nobile chiamata. Oltre a ciò, Francesco ha raccomandato la cura dei poveri: “Molti di voi sanno che cosa significa essere poveri, ma non importa il tanto o il poco che possiede, perché ognuno è chiamato a tendere la mano al prossimo”. Intorno a noi, ha fatto notare il Papa, c’è sempre qualcuno che si trova in una necessità, materiale, psicologica, spirituale. A questi possiamo sempre donare la nostra amicizia, la nostra attenzione, la nostra tenerezza, il nostro amore per Gesù.

Rivolgendosi ai giovani, ha voluto ricordare l’affermazione di Papa Woitila: “Questo mondo ha bisogno di un nuovo tipo di giovane”. Questi giovani devono essere pieni dei più alti ideali ed impegnati a costruire la civiltà dell’amore. Così Francesco ha esortato gli innumerevoli giovani presenti a non perdere quegli ideali che sono la loro ricchezza e ad impegnarsi per essere i gioiosi testimoni dell’amore di Dio che vuole realizzare un progetto meraviglioso: un mondo nuovo, veramente splendido.

Napoli, 24 gennaio 2015