Napoli, Teatro Augusteo: Beppe Fiorello in “Penso che un sogno così non ritorni mai più”.
Beppe Fiorello, al teatro Augusteo, ritorna con l’emozionante spettacolo “Penso che un sogno così non ritorni mai più”.
di Domenico De Gregorio
Torna al teatro Augusteo di Napoli lo straordinario show/monologo “ Penso che un sogno così non ritorni mai piu” dove Beppe Fiorello tiene la scena senza interruzioni per ben due ore, senza cedimenti e con grande energia.
In questa delicata evocazione e rievocazione, il papà di Beppe, la cui figura iconica e da “maschera” siciliana, si intreccia e quasi si fonde con quella di Modugno, tanto amato ed “interpretato” in casa Fiorello, da diventare un secondo padre, artistico e doppio di quello vero.
In questa pennellata colorata di Sicilia, in cui Giuseppe racconta la sua storia, intervallata da brani accennati o eseguiti per intero, Modugno spicca come una presenza costante, con quei baffetti da moschettiere, i capelli nero petrolio e soprattutto quegli occhi vivi e pieni di speranza.
Piano piano, tra feste popolari, pranzi di famiglia, levità e malinconia, si svela la grande paura che Fiorello ha provato quando è stato chiamato per interpretare Volare – La grande storia di Domenico Modugno, e la grande emozione quando Franca, la moglie di Mimmo, incontra Beppe Fiorello e gli dà la sua benedizione per “rappresentare” il marito, il picciriddu cresce, in un abbraccio catartico, che lo libera dalle paure e lo fa portare in scena prima la fiction e poi questo spettacolo teatrale.
Storia personale, quindi, che si fonde con quella di uno dei nostri monumenti nazionali, quel Mister Volare che non è solo Puglia o Sicilia, è Sud, è Italia, è Mondo.
Beppe Fiorello non si risparmia ed, al pubblico dell’Augusteo che l’applaude con gran calore concede un finale emozionante. Senza dubbio lo spettacolo conferma il talento di Fiorello capace di far rivivere sul palco, con quella sua voce così simile, nasale, “da adenoidi” e con quella passionalità e voglia di vivere e di riscattarsi, l’immortale Modugno. Cala il sipario per una prima che entusiasma ancora una volta.
Napoli, 3 dicembre 2016