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Napoli in orbita… Kvara e Osimhen strapazzano anche lo Spezia e il Napoli ormai corre da solo…
di Carlo Gimmelli

Il sergente Spalletti teme, come Superman la cryptonite, i campi minati delle cosiddette piccole e aveva catechizzato i suoi sul “trappolone” Spezia chiedendo concentrazione massima dopo la sgasata in campionato contro la Roma.

Ma i timori di Lucianone sono evaporati dopo un tempo di sonnacchiosa supremazia degli azzurri e un possesso palla arrivato all’incredibile 80% contro uno Spezia volenteroso e nulla più, quando Kvara e Victor, la coppia che sta facendo ammattire le difese, hanno cominciato a fare sul serio e archiviare la pratica.

Il georgiano, 10 reti e 12 assist stagionali in compagnia di supertop player come Messi , nuovo rigorista, ha trasformato con sicurezza il penalty solare regalato da un fantozziano fallo di mano in solitaria dallo svagato Rezza , e ha apparecchiato la palla facile facile del 3 a 0 al nigeriano che per non farsi mancare nulla aveva siglato il 2 a 0 decollando in elevazione da fermo a 2,60 metri, oltre le mani del portiere spezzino vanamente protese su una palla vagante in area: i due sono il valore aggiunto di una squadra che sta quasi annoiando con la regolarità e il cinismo di chi è consapevole di poter azzannare l’avversario al momento propizio.

Campionato K.O. (Kvara- Osimhen), sembrerebbe! Ma l’obiettivo stavolta va sul georgiano che, dopo un breve periodo di appannamento, è tornato l’attaccante al fulmicotone pre-infortunio: ieri gol e due assist oltre al solito repertorio di dribbling, ripartenze, rientri, conclusioni e l’intesa teleguidata con Osimhen, davvero un bel vedere.

E’ diventata una penosa consuetudine aprire una parentesi sui consueti cori razzisti partoriti dai crani malati di una cospicua parte della curva spezzina, ripetuti e reiterati contro Maradona, Spalletti e il solito Osimhen che, pure, nel pregara aveva dimostrato grande signorilità andando ad abbracciare in curva una ragazza che aveva colpito involontariamente calciando verso la porta.

Abbiamo già detto che manca la volontà politica e del baraccone calcio di porre fine a questa schifosa abitudine per una ipocrita mancanza di coraggio; gli stadi sono monitorati in ogni angolo con decine di telecamere e i decerebrati, che nel branco ululano le loro bestialità, potrebbero essere facilmente identificati ma si preferisce il brodino caldo delle multe o delle chiusure parziali delle curve con un italico tirare a campare.

Intanto le inseguitrici (si fa per dire), si contendono i piazzamenti d’onore e si contendono giocano l’altro campionato: così il derby in tono minore tra Inter e Milan, sembra un nostalgico rendez-vous, con i campioni d’Italia, sconfitti ancora una volte e precipitati al sesto posto con una interminabile crisi di risultati e rischiano ora di essere risucchiati fuori dalla zona Champions e i neroazzurri, alle prese con una pesante crisi di liquidità e i conti in rosso, ora si propongono come l’anti-Napoli inseguendo (?) la lepre azzurra a + 13.

E non è un caso che anche lo scaramanticissimo De Laurentiis, sotto sotto, consideri lo scudetto a portata di mano ed abbia alzato l’asticella fissando premi per ogni passaggio di turno in Champions fino al maxi premio in caso della improbabile, ma non troppo, conquista, della coppa dalle grandi orecchie.

Intanto anche gli esperti bookmakers inglesi ritengono incolmabile il vantaggio degli azzurri e quotano il Napoli a 1.07 per la vittoria finale vista anche la mediocrità media degli inseguitori.

Chiuso il più misero calciomercato invernale di sempre con una girandola di prestiti a costo zero e un giro d’affari praticamente nullo, in Premier League il Chelsea si dà allo shopping selvaggio strapagando un non-fuoriclasse come Enzo Fernandez neo campione del mondo con l’argentina, 120 milioni di euro cash, e aggirando con un mega contratto di 8 anni e conseguenti ammortamenti, le risibili norme U.E.F.A. sul fairplay finanzario, anche se, pur avendo ormai tre tit0olari per ogni ruolo, arranca a metà classifica a 20 punti dalla capolista Arsenal.

Intanto gli azzurri si godono il primato e De Laurentiis gongola per il capolavoro del DS Giuntoli che gli ha regalato una rosa di altissimo livello (almeno in Italia) riducendo il monte ingaggi ad “appena” 73 milioni di euro lordi, 5^ in campionato dopo Juventus (158!), Inter (130!), Roma (101) e Milan (79), senza contare gli introiti della vendita di Koulibaly (al solito Chelsea) e Fabian Ruiz, come a dire: quando c’è competenza..il resto è storia nota!

In attesa della Champions, prossimo turno in casa contro quella Cremonese che ha fatto infuriare Spalletti, eliminando gli azzurri dalla Coppa Italia.

Ma Spallettone ha l’antidoto contro i trappoloni….

Napoli, 6 febbraio 2023

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