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Italia Nostra Lazio ribadisce il no al consumo di suolo. Altissima l’attenzione ai Parchi

Al Parco dell’Appia Antica la seconda giornata di presentazione del Protocollo di Intesa tra Arma dei Carabinieri ed Italia Nostra

di Graziarosa Villani

Grande sintonia il 18 ottobre a Roma nella sala Antonio Cederna del Parco dell’Appia Antica per la seconda sessione delle giornate di presentazione del Protocollo d’Intesa siglato tra l’Arma dei Carabinieri ed Italia Nostra. Un confronto nel quale la stringente attualità ha fatto da filo conduttore. In primo luogo la discussione avviata in Parlamento della legge sul consumo di suolo zero quale obiettivo da perseguire stante anche il recente Rapporto Ispra che indica un incremento di 52,1 chilometri quadrati tra il 2016 ed il 2017 e che rileva inoltre che “ in particolare in alcune Regioni, si assiste a una prima inversione di tendenza con una progressiva artificializzazione del territorio che continua a coprire irreversibilmente aree naturali e agricole con asfalto e cemento, edifici e fabbricati, strade e altre infrastrutture, insediamenti commerciali, produttivi e di servizio, anche attraverso l’espansione di aree urbane, spesso a bassa densità”.

In apertura, con un saluto trasmesso in video, il presidente del Parco dell’Appia Antica Mario Tozzi ha sottolineato che arrestare il consumo di suolo è la vera emergenza ed ha fatto i numeri: ogni secondo si perdono in Italia due metri quadrati di suolo. Tombamento dei fossi, impermeabilizzazione dei suoli, non corretta regimentazione dei corpi idrici con i rischi idrogeologici che ne derivano, costituiscono la vera continua emergenza. “E’ il momento di cambiare paradigma” ha ammonito Tozzi.

Particolarmente importante il nuovo strumento messo a punto dal Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali che ha implementato la rete delle proprie tecnologie innovative nel monitoraggio dello stato di conservazione del patrimonio culturale. Illustrato da Francesco Scoppola della Direzione generale educazione e ricerca del Mibact il sistema vincoli in rete progetto realizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro nell’ambito del Piano eGov 2012 del Ministero per Pubblica Amministrazione e Innovazione (http://vincoliinrete.beniculturali.it).

E il binomio tutela-georeferenziazione caratterizza anche il progetto di Voluntereed Geographic Information del quale ha parlato il diretto di Archeomatica Renzo Carlucci che ha denunciato inoltre la scomparsa di un sistema cartografico in seguito a dismissioni e fusioni di organismi deputati alla tenuta delle cartografie ufficiali. Per conto dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale Remo Pelillo ha parlato della procedura di partecipazione in corso riguardo il Piano di Gestione del Distretto dell’appennino Centrale secondo la vigente normativa europea.

A livello regionale l’attenzione della specifica Tavola Rotonda su “promozione e salvaguardia delle Aree Protette Parchi naturali e parchi archeologici” è ruotata attorno alle decisioni prese dal Consiglio regionale del Lazio nell’ambito della legge di semplificazione che ha disposto, tra le altre cose, all’ampliamento del Parco dell’Appia Antica (ora di 4.600 ettari) e della Riserva Tevere Farfa. In particolare varie sollecitazioni di chiarimento sono state rivolte ai consiglieri regionali presenti, Marta Bonafoni e Massimo Cacciatore, riguardo il meccanismo di silenzio-assenso introdotto con la stessa legge in relazione all’approvazione dei Piani di Assetto dei Parchi. Bonafoni ha risposto che il meccanismo è mirato a regolare l’eventuale inerzia del Consiglio regionale una volta che il Piano di Assetto sia stato trasmesso dalla giunta regionale.

Vari gli spunti arrivati dai molti esponenti di Italia Nostra. Ebe Giacometti, vicepresidente nazionale di Italia Nostra e già presidente del Lazio, ha parlato di come in questi ultimi mesi si stia assistendo a livello nazionale ad un ritorno indietro rispetto ai principi fondativi della legge quadro sui parchi nazionali 394/91. Le problematiche che ruotano intorno alle perimetrazioni dei due nuovi parchi nazionali di Portofino e del Matese (ridimensionamento dei confini del perimetro dell’ex parco regionale ligure; l’istallazione di importanti parchi eolici di ultima generazione nei comuni che chiedono di venir inclusi nel nuovo parco nazionale dalla parte del Beneventano), dimostrano la mancata sensibilità della politica rispetto al valore conservativo delle aree protette nazionali. Altra criticità è segnalata nel Lazio e riguarda il progetto di ampliamento dell’Ospedale Bambin Gesù a Palidoro che sembra non tenere conto dell’importante realtà paesaggistica sulla quale si propone l’ennesima volta di intervenire: la Riserva Statale del Litorale Romano. Marco Di Fonzo, presidente della sezione di Roma, ha citato l’articolo 9 della Costituzione che riconosce al paesaggio valenza costituzionale. Annalisa Cipriani, moderatrice dell’incontro, ha ricordato le minacce pendenti sul Parco dell’Appia Antica del progetto Ecovillage dell’imprenditore Parnasi. Mirella Belvisi della sezione Italia Nostra Roma ha richiesto con un urgenza la modifica sulla legge di rigenerazione urbana che sta determinando molti problemi come nel caso dei villini storici di Roma.

A sottolineare la valenza del protocollo siglato tra Arma ed Italia Nostra il generale di Brigata Cinzia Gagliardi, comandante regionale forestale Lazio che ha illustrato alcune modalità operative del suo comando e il Tenente Colonnello Nicola Candido del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Lazio-Molise che ha posto in evidenza come il modello italiano in fatto di recupero e tutela dei beni sia oggi apprezzato a livello internazionale.

La peculiarità di un “parco unico al mondo” come quello dell’Appia Antica è stata ribadita dal direttore del Parco Regionale Alma Rossi e dal direttore del Parco archeologico Rita Paris che ha sottolineato il gran lavoro in atto per il rispetto del vincolo di inedificabilità assoluta introdotto con il Prg di Roma del 1965, minato da continue richieste di deroghe e condoni.

Nel corso della giornata è stato inoltre illustrato il lavoro di digitalizzazione e georeferenziazione dell’archivio di Antonio Cederna ora consultabile al sito www.paesaggi.archiviocederna.it  realizzato a cura di Teamdave. Illustrato inoltre il sistema di raccolta dati Lista Rossa di Italia Nostra per i beni culturali in abbandono esteso ora, su decisione del nuovo Consiglio Nazionale di Italia Nostra, anche agli alberi monumentali.

Tra le proposte di Italia Nostra per il monitoraggio del territorio in ambito laziale: il ripristino del Servizio Geologico Regionale, la costituzione di un servizio geologico per l’Area Metropolitana, la tutela dell’Agro Romano, l’adesione ai Contratti di Fiumi Tevere, Aniene ed Almone.

Roma, 23 Ottobre 2018