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Home Riceviamo e pubblichiamo Interrogazione M5S su tagli al Corpo Forestale.

No al taglio ai fondi del Corpo Forestale dello Stato, interrogazione parlamentare del M5S

A Roma il 18 Giugno 2015, è stata presentata dal Movimento Cinque Stelle una interrogazione al Senato della Repubblica, indirizzata al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Agricoltura, riguardante i tagli al Corpo Forestale dello Stato.

Il Corpo forestale dello Stato nato nel 1822, ha funzioni specialistiche nella difesa del patrimonio agro-forestale italiano, nella tutela dell’ambiente, del paesaggio e del controllo sulla sicurezza della filiera agroalimentare, e concorre all’espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché al controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane.

Tra le competenze del Corpo forestale dello Stato si annoverano anche le operazioni di controllo sul traffico dei rifiuti dunque repressione dei traffici illeciti e degli smaltimenti illegali e sugli inquinamenti e danni da reati ambientali.

Negli ultimi anni il Corpo forestale ha sviluppato attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, proprie tecniche di indagini per il ritrovamento dei rifiuti interrati, funzione questa riconosciuta ed utilizzata dalle Procure, nonché dalla Direzione Investigativa Antimafia che già in passato ed anche molto recentemente in molteplici occasioni istituzionali, attraverso il capo della direzione nazionale Franco Roberti ha ribadito la funzione preziosa svolta dal corpo, nella lotta agli eco-reati.

Secondo il parere dei senatori del M5S sottoscrittori dell’interrogazione parlamentare, con la decisione del Governo di non rifinanziare la legge n. 6 del 2014, recante “Disposizioni urgenti volte a fronteggiare emergenze ambientali ed industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate”, che prevede tra l’altro il monitoraggio dei terreni agricoli e la loro messa in sicurezza, si starebbe operando nei fatti un taglio di quasi 4 milioni di euro, che andrebbe a penalizzare proprio l’operatività del Corpo Forestale.

Noto a tutti è l’impegno quotidiano del Corpo Forestale nella “Terra dei Fuochi” che assieme all’Arpac, svolge sul territorio i monitoraggi e supervisiona i lavori di bonifica, nonché proprio nelle ultime settimane impegnato nelle operazioni di ritrovamento della più grande discarica illecita di rifiuti speciali (25 ettari) nel Comune di Calvi Risorta in provincia di Caserta.

Stando al rapporto “Ecomafie 2014″, pubblicato da Legambiente nel Giugno 2014, il Corpo Forestale dello Stato, seppur carente di uomini e mezzi, ha accertato nel 2013 oltre 10.000 reati ambientali contro i soli 65 della Polizia di Stato, si pensi adesso che con la nuova legge sugli ECOREATI, in vigore dal 29 Maggio 2015 nel nostro codice penale sono entrati 5 nuovi reati penali, che andranno dunque perseguiti in modo specialistico e che sono : inquinamento ambientale, disastro ambientale, delitti colposi contro l’ambiente, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività e materiale a radiazioni ionizzanti, impedimento del controllo.

<< Con i nuovi reati introdotti nel codice penale, abbiamo finalmente nuovi strumenti per la lotta ai crimini ambientali che sanzionano con la reclusione e non solo con una semplice multa chi si macchia di crimini contro l’ambiente, il Corpo Forestale dello Stato andrebbe quindi potenziato, e non ostacolato con tagli, o addirittura con lo scioglimento proposto dal Governo Renzi >> a dichiararlo è la portavoce in commissione ambiente del Senato per il M5S Vilma Moronese, che aggiunge << il corpo forestale ha dimostrato in questi anni, una preparazione di altissimo livello, e soprattutto una capacità investigativa di livello eccellente, inoltre l’intero corpo gode di fatto della gratitudine dei cittadini, con la loro presenza sul territorio avvertono uno Stato più vicino pronto ad intervenire >>

Da recenti notizie si apprende che il Presidente del Consiglio dei ministri, Renzi, ha dichiarato che al più presto, verrà adottato un provvedimento, che prevede il potenziamento straordinario di 2.500 unità da destinare a Carabinieri, Polizia e Guardia di finanza per far fronte all’impegno per il Giubileo << il M5S chiede al Governo di procedere con nuove assunzioni anche nel Corpo Forestale >> continua la Moronese << andando a selezionare anche il personale da assumere dalle graduatorie degli idonei non vincitori di concorso, l’impiego degli idonei non vincitori, infatti , da un lato permetterebbe allo Stato di risparmiare su ulteriori spese concorsuali, dall’altro garantirebbe la specializzazione del Corpo, considerato che gli idonei hanno già superato numerose prove tecniche.>>

Con questa interrogazione i parlamentari del M5S chiedono al Governo anche come intenda (con i tagli progressivi al Corpo Forestale) affrontare e mettersi in regola con quelle che sono le direttive Europee, infatti, l’Italia potrebbe incorrere in una nuova infrazione comunitaria per aver violato la direttiva 92/43/CEE detta Habitat Naturali che tutela la biodiversità negli stati europei. Con la procedura EU PILOT 6730/14/ENVI è stata aperta un’indagine nei confronti del nostro paese, che potrebbe concludersi con pesanti sanzioni.

<< Depotenziare il controllo specializzato è un atto criminale, lo stato ambientale del nostro territorio non ci consente alcuna incertezza, le azioni che questo Governo sta paventando svelano le sue reali intenzioni di relegare ancora i reati ambientali a reati minori, a rimanere reati impuniti, nonostante la legge 68/2015, perché senza prevenzione e senza controllo, con la sola repressione non si combattono i criminali >> dichiara la portavoce e membro della Commissione Bicamerale sul ciclo illegale dei rifiuti per il M5S, Paola Nugnes che continua << E’ ormai noto a tutti quanto il Corpo Forestale dello Stato sia divenuto negli ultimi 15 anni baluardo del controllo ambientale. Resistono i NOE quale nucleo specializzato dei Carabinieri anche loro minacciati di soppressione da anni; e sappiamo bene quanto la minaccia di soppressione e l’incertezza sia un modo per tenerli sotto controllo. Questi corpi hanno svelato i più grandi disastri spesso causati dalle industrie, quelle delle potenti lobby così care ai decisori politici, con tutte le difficoltà del sotto organico e delle poche pochissime risorse>>

Ma è davvero possibile immaginare una lotta ai crimini ambientali senza il Corpo Forestale?

<< La società civile è dalla parte del Corpo Forestale dello Stato, i magistrati sono dalla parte loro, buona parte dei parlamentari anche, continuare con provvedimenti che rischiano di indebolire e disperdere competenze e specificità equivale a compiere un grave gesto di violenza democratica>> continua e conclude la Nugnes << Occorre rispettare la volontà espressa dai più, e in linea con quanto chiesto dall’Europa che lamenta la mancanza di un unico corpo ambientale specializzato, è necessario dunque rafforzare il Corpo Forestale dello Stato, aggregando ad esso quelle forze che si occupano di ambiente oggi disperse e quindi meno efficaci come le polizie provinciali e i corpi regionali >>.

Roma, 20 giugno 2015