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Il canto e la classificazione delle voci

di Cristina Iavazzo

Quante volte abbiamo sentito parlare, nell’ambito di una qualche manifestazione di lirica, di soprano, tenore, basso, o mezzosoprano? Come si classificano le voci maschili e femminili? Abbiamo il piacere di parlarne oggi con la professoressa Maria Fusco, cantante lirica ed insegnante di canto. Diplomata all’accademia di arte drammatica di Roma e al conservatorio S. Pietro a Maiella di Napoli, la professoressa Fusco ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo ed ha dedicato tutta la sua vita all’insegnamento dell’arte scenica, della recitazione, della dizione, della fonetica e del canto.

Professoressa Fusco, ci parli della classificazione delle voci

In via generica diciamo che le voci si dividono tra maschili e femminili.
Tra le voci femminili abbiamo il soprano, il mezzosoprano, il contralto ed il falcon. Il Soprano è una voce molto comune, mentre il contralto ed il falcon sono voci molto rare perché hanno suoni molto scuri, che scendono, cioè, parecchio al di sotto del pentagramma, però hanno anche la caratteristica di andare nei suoni alti così come un soprano, anche se non con una grande estensione.
Tra le voci maschili abbiamo: il tenore, il baritono ed il basso. Tra i tenori distinguiamo: i tenori leggeri, i tenori lirici, i tenori lirici spinti ed i tenori drammatici. La differenza tra queste voci la dice la stessa classificazione: i tenori leggeri sono quelle vocine più piccole, dolci, adatte ad un repertorio tipo Mozart o Rossini; i tenori lirici possono invece cantare La Boheme, la Traviata o la Tosca; i tenori lirici spinti cantano invece l’ Andrea Chénier e l’Otello, che sono opere più forti. Tra i baritoni abbiamo: il baritono cantabile, che è un baritono non troppo scuro, ed il baritono. Tra i bassi distinguiamo: il basso buffo, il basso leggero ed il basso profondo, che presenta dei suoni molto al di sotto del pentagramma. Il basso buffo può fare “Il barbiere di Siviglia”( che è un personaggio buffo che fa ridere: da qui è venuta la denominazione di basso buffo), oppure opere come “Il matrimonio segreto”.
La diversificazione delle voci è data dal colore o timbro. Ogni voce ha un suo colore: ci sono i colori scuri ed i colori chiari. Ad esempio possiamo dire che una voce femminile si qualifica come soprano, mezzosoprano, contralto o falcon a seconda del suo colore.

Quindi la differenza tra le diverse voci maschili o femminili non è data dall’altezza dei suoni, come comunemente si pensa?

L’altezza o estensione dei suoni è un’altra cosa, e si può ricavare studiando. Ciò che caratterizza una voce è il suo colore: una voce calda, ad esempio, è una voce scura, che si avvicina al mezzosoprano o al falcon.
Il falcon poi, è una voce molto particolare che sta tra il mezzosoprano ed il soprano drammatico: ha i colori scuri e i suoni che scendono al di sotto del pentagramma come un mezzosoprano, però meno scuri rispetto al mezzosoprano, e può dunque ricoprire il repertorio del soprano scuro o del mezzosoprano. In alcune opere, come ad esempio “La cavalleria rusticana”, l’artista che personifica la mamma di Turiddu è di solito un mezzosoprano. Quando non c’è o non si trova, si sostituisce col falcon perché è una voce che somiglia al mezzosoprano e può interpretare quel ruolo.
Questa è la differenza tra una voce scura (mezzosoprano), una voce meno scura (falcon), ed una voce molto chiara e brillante quale quella del soprano leggero.

A volte si è sentito parlare anche del soprano di coloratura, associato alla Callas. Che caratteristiche presenta?

E’ una voce che può ricoprire tutti i ruoli. Infatti Maria Callas interpretava i ruoli di soprano, mezzosoprano, soprano leggero e soprano lirico. Si chiama soprano di coloratura perché riunisce tutta la gamma di colori vocali.

Quindi tra le voci femminili il soprano di coloratura ed il falcon sono le più rare da trovare?

Si, soprattutto il falcon. Il soprano di coloratura si può facilmente trovare, ma il falcon è raro.
E tra quelle maschili?
Il basso profondo. Ci sono alcuni cantanti che hanno una voce piuttosto scura, ma non hanno un suono così basso da essere classificati come basso profondo.

Napoli, 7 agosto 2014