sab 27 LUGLIO 2024 ore 01.14
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Frecciarossa (e nera)
di Giovanni Della Pietra

 

Il Milan batte di misura il Napoli

1Allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro, il Milan, guidato dal protagonista assoluto Theo Hernandez, batte il Napoli di Walter Mazzarri nel posticipo serale della 24° giornata di Serie A. Il gol del terzino francese e le difficoltà del Napoli nel costruire limpide occasioni da rete ancorano la partita sul risultato di 1-0 per la squadra di Milano, sponda rossonera. Il Milan continua la sua striscia di risultati utili consecutivi, arrivata ormai a quota 9; il Napoli racimola la quarta sconfitta su cinque trasferte.

La partita
Il Milan si avvicina al big match del Meazza con un ruolino di marcia impressionante: non inciampa in campionato dal 3-2 contro l’Atalanta del 9 dicembre 2023; da allora, la squadra rossonera ha messo a referto 6 vittorie e 2 pareggi (contro Salernitana e Bologna entrambi per 2-2), registrando una media punti in questo periodo inferiore solo all’Inter capolista. Tra le mura amiche, il Milan non conosce sconfitta in Campionato dall’inaspettata debacle contro l’Udinese, che l’ha vista capitolare per 0-1, da allora 6 match da imbattuto (5V, 1N). Da registrare la difesa rossonera, che nelle ultime 3 partite ha subito almeno 2 reti ad incontro: mai nella sua storia, il Milan ha sia segnato che subito due reti in quattro incontri consecutivi (per ora a quota 3).  

Il Napoli, invece, ha provato a rialzare la testa con la vittoria interna contro il Verona acciuffata in extremis. La marcia di avvicinamento al match di San Siro non è stata delle migliori, 7 punti nelle ultime 5 partite, frutto di 2 vittorie 5.3domestiche contro Hellas Verona e Salernitana, 1 pareggio e 2 sconfitte. Lontano dal Maradona, i partenopei, pur avendo il 4° miglior rendimento in Serie A, vengono da 4 match senza portare a casa la posta piena. In queste quattro partite, il Napoli non è riuscito nemmeno a trovare la via della rete e potrebbe rimanere a secco per cinque trasferte consecutive per la prima volta dal 1979 (sei in quel caso).
Gli ultimi precedenti tra le due squadre sono in grande equilibrio: tre vittorie per parte e quattro pareggi. Particolare è l’inversione dei campi in queste sfide, infatti il Napoli ha trionfato a San Siro contro il Milan, per ben 3 volte negli ultimi 5 incontri. Da vendicare per gli azzurri è l’eliminazione nei quarti di finale della scorsa Champions League, figlia di un 1-0 a Milano e 1-1 al Maradona. La sfida del girone di andata è finita con un pareggio in rimonta (2-2) agguantato dal Napoli, allora allenato da Rudi Garcia, con la doppia marcatura di Olivier Giroud. L’attaccante francese trova nella squadra partenopea la sua vittima preferita: 5 reti contro gli azzurri, di cui 4 all’ex San Paolo. Sotto i riflettori finisce anche Matteo Politano, che ha realizzato 5 reti contro il Milan, contro nessuna squadra ha fatto meglio (al pari con il Genoa): tra queste marcature, 4 sono state realizzate al Meazza.

2Il Milan, in fase di avvicinamento alla partita, è costretto a contare le sue assenze: sempre in emergenza il reparto difensivo con Tomori, Kalulu, Caldara e Thiaw fuori causa per infortunio. Manca tra i disponibili anche Pobega per problemi fisici, Reijnders, che dovrà scontare una giornata di squalifica per somma di cartellini, e Samuel Chukwueze, impegnato in contemporanea nella finale di Coppa d’Africa tra la sua Nigeria e la Costa d’Avorio. Rientra per la panchina, il terzo portiere rossonero, Antonio Mirante. La formazione titolare, quindi, risulta essere il 4-2-3-1 canonico per il Milan, con la coppia mediana formata da Bennacer e Adli, per l’indisponibilità di Reijnders.

In casa Napoli, rientrano tra le fila degli arruolabili Natan, Oliveira e Zielinski; mentre sembrava destinato alla panchina il portiere Alex Meret, poi fermato da un infortunio, a cui si aggiunge lo squalificato Mario Rui e Victor Osimhen, che nel frattempo perdeva la finale della massima competizione africana con la sua Nigeria per 2-1. L’allenatore Walter Mazzarri sceglie per questa partita il 3-5-1-1, un modulo più accorto, lasciando fuori Politano, uno dei migliori di questa stagione, per dare spazio al difensore Leo Ostigard.
Dall’inizio della partita sono subito evidenti i duelli sul campo di gioco tra Di Lorenzo contro Theo Hernandez, mentre dall’altro lato Mazzocchi è costretto a vedersela costantemente con Pulisic. Al centro del campo Giroud copre Lobotka, mentre lo scontro tra titani è tra Anguissa e Loftus-Cheek.

Il Napoli prova ad imbastire una partenza sprint ed infatti la prima azione al 10’ del match è a tinte azzurre: con Kvaratskhelia che saltando il suo diretto avversario, riesce a mettere un cross al centro sul primo palo, su cui si avventa Simeone che però scheggia il sostegno della porta.

Il match si sblocca al 24’ con una delle azioni tipiche delle avanzate rossonere: Leao si allarga sull’out di sinistra, Giroud viene incontro e Rrhamani lo segue creando una voragine alle spalle della difesa napoletana, Theo Hernandez si theosovrappone all’interno e il portoghese lo imbecca con un passaggio delizioso e il terzino francese infila Gollini suo palo, siglando il gol del vantaggio rossonero.

Al 27’, Milan ancora pericoloso, che addirittura sfiora il gol del raddoppio con un tiro a giro di Rafa Leao dal limite dell’area, ma Gollini si fa trovare pronto.

Dopo aver subito il gol dell’1-0, il Napoli si assume la responsabilità del possesso palla, ma il Milan tiene bene il campo e la squadra partenopea non riesce a trovare spazio per far male alla difesa rossonera, per cui la prima frazione di gioco termina sul risultato di 1-0.

4.3Durante l’intervallo, il Napoli sostituisce Leo Ostigard con Matteo Politano, modificando l’assetto tattico passando al beneamato 4-3-3 di spallettiana memoria, ma nei primi minuti rischia ancora con un tiro di Florenzi dalla media distanza, deviata da Juan Jesus, che mette in pericolo la porta azzurra. Gollini però riesce a bloccarla tra le gambe e ad evitare il tap-in di Giroud.

Il Napoli si affaccia nella metà campo offensiva, grazie ad un errore di Bennacer che sbaglia il retropassaggio, Simeone arpiona il pallone, tenta il tiro che si spegne di poco sulla traversa. Al 59’, buona combinazione con Anguissa, per liberare al tiro di Politano, che termina di poco al lato della porta difesa da Maignan.
Al 68’, il Milan sfiora il raddoppio con Rafa Leao, vicino al gol del 2-0 con l’azione più pericolosa della sua partita: il Milan recupera palla con una pressione alta e Musah serve il numero 10 rossonero che cerca il tiro sul secondo palo, mancando di poco il bersaglio grosso.
Il Napoli cerca delle buone combinazioni per scardinare la difesa avversaria, mentre il Milan cerca di andare in contropiede per cercare il gol del raddoppio. Al minuto 88, l’azione più pericolosa degli azzurri con un cross di esterno di Lindstrom, che mette in difficoltà Simic, che colpisce goffamente rinviando sul palo della propria porta. La partita termina sul risultato di 1-0 in favore dei rossoneri.

Il punto Della Pietra
Vittoria fondamentale per il Milan, che accorcia momentaneamente sulla Juventus e mantiene un +13 rassicurante sulla quinta posizione attualmente3 occupata dal Bologna. Milan che nel primo tempo riesce a sbloccare la partita e a gestire il vantaggio senza troppi patemi, che arrivano nel secondo tempo soprattutto sul palo colpito dal fuoco amico di Simic. Napoli che, invece, nella prima frazione sembra rinunciatario, mettendo solamente in pericolo la porta del Milan con il solo tiro di Simeone. Nel secondo tempo, nonostante il cambio modulo, il possesso palla rimane abbastanza sterile con qualche buona combinazione a liberare il tiro. La sensazione è che non basti il cambio del modulo a modificare la qualità e la pericolosità di una squadra, bloccata sia nella testa che tatticamente. Ad ogni modo, queste partite, sembrano fuori portata per gli azzurri, dove il solo Kvaratskhelia non basta ad incendiare il match.

La classifica di giornata
Sconfitta del Napoli che allontana la squadra partenopea dalla zona Europa e soprattutto dalla zona Champions, rappresentata dall’Atalanta a +7, reduce dalla vittoria di Genova per 1-4. In zona coppa europee, vincono Bologna, Lazio e Fiorentina, che accorciano sulla Roma, sconfitta a domicilio dall’Inter capolista per 2-4. Si arenano sul pari il Torino a Sassuolo ed il Verona a Monza, che dista tre punti dall’Udinese a limite della zona rossa della classifica. Al di sotto della linea di galleggiamento, rimangono deluse Cagliari e Salernitana, sconfitte entrambe in casa rispettivamente da Lazio ed Empoli. Il Milan vincitore del big match serale mantiene salda la sua posizione per la qualificazione in Champions e accorcia le distanze dalla Juventus, battuta dall’Udinese nel Monday night.

1Pagelle
Milan: Maignan 6; Calabria 6 (37’ Florenzi 6), Kjaer 5.5 (65’ Simic 5.5), Gabbia 6.5, Theo Hernandez 7; Bennacer 6 (65’ Musah 6), Adli 6; Pulisic 5.5 (80’ Jimenez s.v.), Loftus-Cheek 6, Leao 7; Giroud 6 (80’ Jovic s.v.). All: Pioli 6.5
Napoli: Gollini 5.5; Ostigard 5.5 (45’ Politano 6), Rrhamani 5.5, Juan Jesus 5.5 (90’ Ngonge s.v.); Di Lorenzo 5.5, Anguissa 6, Lobotka 6, Zielinski 5.5 (76’ Lindstrom 6), Mazzocchi 6 (76’ Oliveira 5.5); Kvaratskhelia 6.5, Simeone 5.5 (55’ Raspadori). All: Mazzarri 5

I migliori
Theo Hernandez 7: Torna la freccia sempre pericolosa in attacco. Nel primo tempo stravince il duello con Di Lorenzo; nella ripresa non dispiace anche quando è costretto a difendere su Politano.

Leao 7: È discontinuo all’interno di una stagione, ma quando vede il Napoli si accende. Trova un passaggio da stropicciarsi gli occhi per Theo in occasione del gol del vantaggio. Pesa sulla sua partita non aver chiuso le ostilità nell’azione del1 68’.
Kvaratskhelia 6.5: È l’unico a mettere in difficoltà la difesa rossonera e la partita di Kjaer ne risente, ma da solo può poco.
Gabbia 6.5: Solido e cattivo nel marcare Simeone, che gli sfugge solo nella prima occasione del match. Da lì in poi guadagna campo ed entra in anticipo. Fondamentale chiusura su Raspadori.

I peggiori
1Di Lorenzo 5: Surclassato da Theo Hernandez, fatica a proporre gioco e tutta la squadra ne risente. Il capitano è lontano dai suoi standard.

Pulisic 5: Si vede poco se non in qualche chiusura su Mazzocchi, che un po’ lo fa patire.
Gollini 5.5: Un paio di uscite a vuoto gli costano la sufficienza. Sul gol è prima fuori posizioni e di conseguenza prende gol sul suo palo.
Mazzarri 5: Decide un assetto più accorto ed arroccato in difesa per provare a difendere e ripartire. Un errore di sistema, gli rovina i piani ed è costretto a modificarli. La squadra non è quasi mai pericolosa: bloccata mentalmente e per sua responsabilità anche tatticamente. La formazione con cui termina il match è data dalla disperazione, non dalla logica (vedi Ngonge per Juan Jesus).

Arbitro
Doveri 6.5: Partita scivolosa, ma la gestisce bene mantenendo una soglia del cartellino – solo 2 – e del fallo molto alta. Sbaglia solamente qualche posizionamento impendendo la giocata libera ai calciatori, ma è sempre vicino al gioco. Negli episodi cruciali decide sempre per il meglio: il Milan reclama un rigore nello scontro tra Loftus-Cheek e Rrhamani, che si frappone tra il pallone ed il giocatore inglese con un vigoroso corpo a corpo, ma nei limiti della regolarità. Recrimina per un penalty anche il Napoli che, al 90’, vede una deviazione in area da parte di Musah su un colpo di testa ravvicinato di Loftus-Cheek: le immagini non chiariscono se il tocco del giocatore USA sia di braccio sinistro o di petto, in entrambi i casi non punibile per la posizione del braccio comunque attaccata al corpo.

Nola, 13 febbraio 2024