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Ferzan Ozpetek porta a teatro il suo capolavoro Mine Vaganti.
di Domenico De Gregorio

Ferzan Ozpetek sbarca a teatro, e per la sua prima regia porta in scena uno dei suoi più acclamati capolavori cinematografici “Mine Vaganti”, il cui tema nonostante siano passati molti anni dall’usciata della pellicola cinematografica, risulta più attuale che mai.

Sul palco del teatro Diana di Napoli, un cast di primordine che il regista a voluto con forza per dare all’opera una leggerezza e vivacità nettamente superiore al film. Questo rende “Mine Vaganti” una pièce estremamente divertente, che con leggerezza tratta il tema della diversità, o meglio dell’omosessualità, in un ambiente familiare di provincia dove le chiacchiere di paese pesano come macigni sulle spalle di una generazione passata, vissuta e formatasi su altri modelli sociali.

Questo senso di aver sbagliato qualcosa, di sentirsi inadeguato innanzi alla rivelazione della omosessualità del proprio figlio, viene ben incarnato da Franceso Pannofino nei panni di Vincenzo Cantone, al quale il regista gli regala un personaggio pieno di ironia, forte delle sue convinzioni sociali e morali, ma nonostante questo intimamente aperto a comprendere il nuovo modo di amare.

La trama si dipana con leggerezza e battute divertenti, che strappano copiose risate al pubblico, che in più momenti è coinvolto dagli attori che interagiscono con loro come se fossero i loro vicini di casa, gli abitanti del paese dove la notizia della “vergona” rischia di diffondersi con estrema velocità e cattiveria.

La scenografia di Luigi Ferrigno, fatta di teli scorrevoli dai toni accesi, lascia allo spettatore l’immaginazione di luoghi e panorami più adatti al loro sentire e alle loro emozioni. E tante sono le emozioni e le risate che tutti riescono a regalare al pubblico.

Iaia Forte nel ruolo di mamma premurosa, riesce con maestria con la sua travolgente simpatia a far ridere il pubblico senza sosta, insieme a Sarah Falanga, sorella sopra le righe piena di vizi ed anche virtù, il gruppo di amici romani di Tommaso e per finire la vulcanica cameriera Mimma Lovoi.

Erasmo Genzini è perfetto nel ruolo che fu al cinema di Riccardo Scamarcio, cosi come “la mina vagante” Simona Marchini , nonna premurosa che su tutti diffonde la sua saggezza di donna vissuta dalla mente aperta. Dunque, lo spettacolo risulta piacevole regalando al pubblico una serata di divertimento e riflessione.

Napoli, 8 aprile 2022