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GLI AZZURRI TRIONFANO IN EUROPA E NEL CAMPIONATO, GIOCO E RISULTATI, UN MODELLO DA IMITARE!!
di Carlo Gimmelli

Ennesima accoppiata vincente campionato coppa per il Napoli che rifila due poker alla modesta ma agguerrita (4 a 1) Cremonese e ai lancieri olandesi (4 a 2 Mercoledì al Maradona) e passa agli ottavi di Champions con due turni di anticipo.
I numeri, aridi ma esemplari, più di analisi e approfondimenti: miglior attacco (22 reti) e seconda miglior difesa in campionato con il record europeo di giocatori goleador, 12! Una cooperativa del gol.

Unica squadra a punteggio pieno in Champions, con la corazzata Bayern Monaco, con il record di gol segnati, 17, una media stratosferica di 4,25 gol a partita, 39 reti segnate in appena 13 gare ufficiali, mai vista una roba del genere!

Gli olandesi dell’Ajax, simbolo del calcio totale, presi letteralmente a pallate nelle due gare di Champions gli azzurri gli hanno rifilato 10 reti subendone 3.

Ieri al Maradona, sold out da tempo, i 55.000 presenti hanno assistito all’ennesima partita perfetta, un vero show di autostima, consapevolezza, giocate di fino, calciatori che danno l’impressione di divertirsi a vincere e a demolire l’avversario fino all’ultimo minuto.

Fabio Capello, uno che di calcio internazionale ne mastica un pochino e di coppe ne ha vinte, ha parlato di scuola Napoli che ha surclassato la scuola Ajax e della perfezione della macchina di Spalletti.

Difficile, al momento, trovare punti deboli al dream team disegnato con maestria e sapienza tattica dal tecnico toscano, anche i cosiddetti non titolari, ma si possono definire tali?, giocano al meglio i minuti a disposizione senza mugugni o isterismi da primedonne! Chi vuole intendere, intenda!

Ieri, Simeone, attaccante di razza, determinante a Milano e a Cremona (suo il gol decisivo del 2 a 1 con un colpo di testa in elevazione top) è stato in panca tutta la partita ma è stato il primo a festeggiare il ritorno al gol di Osimhen dopo il lungo infortunio; questo un altro successo gestionale di Spalletti, uno spogliatoio affiatato con giovani affamati di palcoscenico e vittorie ma senza mal di pancia e facce gialle dinanzi alle scelte tecniche del coach.

Spalletti continua a fare il domatore e, come lo ha sfottuto Capello, l’attore, predicando pancia a terra e sa che, probabilmente dovrà gestire un inevitabile calo primaverile, ma, sornione, sa anche di avere un tesoretto di diamanti grezzi che potrà plasmare e tesaurizzare per la vittoria finale.

Sulla partita di ieri nessuna cronistoria, ci limitiamo a descrivere gli episodi salienti con la prima mezz’ora esplosiva degli azzurri in rete dopo 4 minuti con una azione gol da playstation, Lozano (7.5) , riceve da Di Lorenzo che si ripropone sulla fascia, ma il messicano lo ignora e si accentra verso l’area, chiede lo scambio a Zielinsky (7.5) che gli serve un assist con il contagiri e il piccolo indio di testa batte Pasweer con una palombella beffarda. L’Ajax, che ha fatto una gara totalmente diversa da quella dell’andata, più cattiva e di sostanza, è andato in confusione, reazione d’orgoglio con due conclusioni pericolose, ma Meret è una sicurezza.

Il raddoppio degli azzurri vale il biglietto, tutto di prima: kvara di tacco per Zielinsky che lo lancia sull’out, affondo e palla in mezzo al traffico per Raspadori destro\sinistro e sassata mancina nel sette col portiere immobile.

Nella ripresa, pura accademia, l’Ajax accorcia di testa con la difesa disattenta e spera, ma dopo pochi minuti su un tiro di Ndpmbelè (6.5) , fallo di mani netto e rigore per gli azzurri che Kvara (8.5, determinante) trasforma con freddezza; ormai questo ragazzo fa apparire normalità l’eccezionale: nessuna palla sprecata, corsa, lucidità, assist e gol!

Nel finale, un rigorino regalato agli olandesi per il viaggio a Napoli e il ritorno di Osimhen (7) in campo e al gol, un gol cercato con rabbia e ostinazione, inventato da zero, una palla in possesso dell’avversario, uno scatto de centometrista, palla sradicata dai piedi e gol a porta spalancata.

Il Napoli ha fatto bottino pieno anche senza il nigeriano, e qualche voce dissonante e maligna ha insinuato che per il gioco di Spalletti sarebbe meglio farne a meno ma ricordiamo che Osimhen resta un attaccante di razza, uno che i gol spesso li ha creati dal nulla ed è indispensabile per scardinare le difese a oltranza nelle gare bloccate.

Persino impietoso il confronto con le altre italiane impegnate in Champions, tutte ancora in lotta per passare agli ottavi, con la Juventus, quasi fuori dalla Champions e 8^ in campionato, , con una pesante crisi tecnica di gioco e risultati e lo spogliatoio a pezzi e un preoccupante profondo rosso economico certificato in 250 milioni di passivo in bilancio, solo per il 2022, ma anche Milan e Inter non vivono giorni felici e sono monitorati dalla UEFA per i continui sforamenti di bilancio.

Il modello Napoli, acquisti mirati di giovani potenziali campioni, che hanno sostituito i senatori dagli ingaggi pesanti, monte ingaggi ridotto del 30% e commisurato al fatturato per adesso si sta rivelando vincente.

De Laurentiis gongola per la pioggia di milioni Champions, fin qui almeno 62, tra bonus campionato, bonus partecipazione Champions (15.2), quota di 3 milioni per ogni partita vinta (e ne mancano ancora due), ranking storico UEFA, bonus qualificazione ottavi a cui aggiungerne almeno altri 20 se la squadra andrà avanti fino alle semifinali, e la stampa europea, olandesi compresi, esalta il gioco e le scelte di mercato della società.

Prossima tappa, contro il malmesso Bologna, Domenica alle 18 e la gara interna contro gli scozzesi del Glasgow il 26 ottobre per il primato del girone.

Il meglio deve ancora arrivare!

Napoli, 14 ottobre 2022