ven 19 APRILE 2024 ore 02.11
Home Cultura Un travolgente Biagio Izzo ed un carismatico Beppe Barra all’Augusteo di Napoli

 ” Come un Cenerentolo” al Teatro Augusteo di Napoli

di Domenico De Gregorio

Biagio Izzo torna al teatro Augusteo di Napoli, e questa volta porta in scena l’intramontabile favola di Cenerentola. “Come un Cenerentolo” è la storia di un figlio illegittimo che scoprirà di avere due fratelli ed una matrigna in piena regola, proprietaria di un Hotel sull’orlo del fallimento. Per evitare il tragico epilogo, l’albergo per una notte si trasformerà in una magica sala da ballo dove i due bei balocchi di mamma, avranno la possibilità di conoscere l’ereditiera Azzurra, che a tutti i costi dovrà diventare vittima del loro falso amore. Semplice l’allestimento di Luigi Ferrigno e il gioco di luci di Massimo Tomasino, che trovano il loro miglior momento nel quadro scenico della magica serata fatata, con tanto di fuochi di artificio e assordanti rintocchi a scandire li momento preciso della fuga di Federico Cocozza, il cenerentolo, la commedia presenta a tratti picchi di pura comicità dovuti all’interazione del protagonista Biagio Izzo con Teresa Del Vecchio, perfetta nel ruolo di tutto fare dell’albergo, e dalla figura forte e preponderante della matrigna Mercedes interpretata da Peppe Barra. La storia, conosciuta ed amata, diventa il pretesto per permettere a Biagio Izzo di rispolverare un po’ il suo classico repertorio comico, il suo personaggio è un cafone dal cuore buono, uno sprovveduto senza lavoro che tira a campare tra le strade di Napoli vendendo falsi d’autore. Battute facili e veloci costruiscono il canovaccio sul quale Biagio Izzo cerca di tenere la scena dall’inizio fino alla chiusura del sipario. Ma la commedia, e la sua forza comica, non avrebbero centrato l’obiettivo se non ci fosse stato, nel ruolo della matrigna, il grande Peppe Barra. Il personaggio della matrigna attenta al suo futuro economico ed a quello dei due suoi figli è perfetto, con voce carica di sentimenti contrastanti tutti esasperati nel segno dell’umorismo, Peppe Barra fa ridere, ha bisogno di poche cose, una scala, un bastone ed una bruna parrucca per spostare su di se tutta la struttura della commedia. La recitazione semplice, priva di sovrastrutture, rende la matrigna il personaggio più amato della commedia, nonostante le sue cattive intenzioni. Grande momento durante la divertente commedia, il canto appassionato di Mercedes dedicato al suo defunto marito, amato ed odiato al quale dedicò tutta la sua giovinezza. Bravo il “fato” ovvero Francesco Procopio, nel ruolo di fantasma, e bravi Paolo Bonanni, Gino Gagliardo, Samuele Sbrighi e Sara Zanier che danno ritmo e brio ad una commedia che garantisce una serata all’insegna dell’allegria e del buon umore.

Napoli, 22 febbraio 2014