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Canonizzazione di due Papi

di Manlio Maglio

In una Domenica straordinaria, in cui coincidevano l’Ottava di Pasqua, la solennità della Divina misericordia e la Canonizzazione di due Papi – S. Giovanni XXIII e S. Giovanni Paolo II, alla presenza di due Papi viventi, si è riversata a Roma una notevole rappresentanza dei vari popoli della terra – con una presenza massiccia di polacchi – così che è si è reso necessario installare una serie di maxischermi nei luoghi strategici della città. Moltissime televisioni si sono collegate in diretta per riprendere le varie fasi della cerimonia che sono state poi trasmesse in tutte le nazioni del pianeta. Si è calcolato che la Canonizzazione è stata vista, complessivamente, da circa due miliardi di telespettatori.

Un centinaio, fra capi di stato e capi di governo, si sono recati in Vaticano per rendere omaggio ai due nuovi Santi pontefici e sono stati accolti, con molta cordialità, da Papa Francesco che li ha pubblicamente ringraziati: “La mia riconoscenza va alle Delegazioni ufficiali di tanti Paesi, venute per rendere omaggio a due Pontefici che hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace. Uno speciale ringraziamento va alle Autorità italiane per la preziosa collaborazione”.

Papa Francesco, nella celebrazione di canonizzazione di Roncalli e Woitila, due autentici giganti della Chiesa, amatissimi e venerati dai credenti ma anche rispettati e onorati dagli altri – nessuno dimentica che essi sono stati capaci di impedire le guerre nucleari, che hanno favorito il muro di Berlino e che hanno aperto i cuori alla speranza – ha voluto evidenziare gli aspetti della loro santità indipendenti dal loro pontificato. Questi due Papi, che Bergoglio definisce Uomini coraggiosi, “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli, formando una comunità in cui si vive l’essenziale del Vangelo, vale a dire l’amore, la misericordia, in semplicità e fraternità”.

L’immensa folla di fedeli che aveva seguito in religioso silenzio la celebrazione, è esplosa in un fragoroso, interminabile, applauso quando Papa Francesco ha pronunciato la formula della canonizzazione in virtù della quale Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II vengono ufficialmente iscritti nell’albo dei Santi della Chiesa.

Prima di concludere la celebrazione, Bergoglio ha approfittato della presenza di tanti fedeli e del collegamento in mondovisione per ricordare il prossimo Sinodo che sarà dedicato alla famiglia: “Che entrambi questi nuovi santi pastori del popolo di Dio intercedano per la Chiesa affinché, durante questi due anni di cammino sinodale, sia docile allo Spirito Santo nel servizio pastorale alla famiglia. Che entrambi ci insegnino a non scandalizzarci delle piaghe di Cristo, ad addentrarci nel mistero della misericordia divina che sempre spera, sempre perdona, perché sempre ama”.

27 aprile 2014