A Bologna per la Human Rights Nights dal 24 Maggio al 2 Giugno
A Bologna per la Human Rights Nights dal 24 Maggio al 2 Giugno
di Mario Mormile
Nata circa 10 anni fa l’associazione Human Rights Nights è anche quest’anno promotrice dell’omonimo festival primaverile ospitata quest’anno all’interno dei locali del MAST (Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia) di Bologna, della Cineteca e all’Università, oltre che in una serie di piazze della città e gallerie d’arte. La rassegna è basata sulla promozione della cultura dei diritti umani e civili, valorizzando le diversità culturali in particolare attraverso 30 film presentati in quello che è un vero e proprio genere che si va affermando anche ai grandi festival internazionali come Venezia, Cannes o Berlino dove il documentario sulle situazioni d’emergenza si va facendo strada.
Il tema di quest’anno è “Pianeta, Ambiente, Umanità” con una particolare attenzione per i cambiamenti climatici e l’agrobusiness che stanno sconvolgendo il mondo intero e diverse comunità indigene in molti paesi del terzo mondo o in via di sviluppo. Forte l’attenzione anche ai temi del razzismo dei conflitti e delle migrazioni, quindi i temi dalla radice più strettamente umana. Il tutto presentato attraverso 30 film programmati in città e relativi incontri con registi ed esperti. Tra i più interessanti l’opera dello svizzero Matthieu Rytz che ha aperto al MAST la rassegna parlando dell’innalzamento del livello del mare nel remoto stato del Kiribati nel Pacifico dove il mare sta ingoiando tutte le isole causando la dissoluzione degli insediamenti umani.
Il festival è accompagnato da numerosi concerti, incontri e dibattiti, danze, performance e mostre di fotografia tra cui spicca “Anthropocene” dedicata alla crisi idrica, accompagnata sullo stesso tema, da alcuni cortometraggi che parlano delle attuali situazioni di Sudafrica e di Rajasthani.
Un altro tema al centro del dibattito sarà quello di “Awake” sempre al MAST dove si parlerà della tribù Sioux salita alla ribalta in alcune cronache per le sue proteste contro un oleodotto che rischia di distruggere le loro riserve attraverso la sottrazione dell’acqua potabile.
Bologna, 29 maggio 2019