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Al Teatro Diana di Napoli Massimo Ranieri porta in scena l’opera shakespiriana “Riccardo III”

di Domenico de Gregorio

Non finisce mai di stupire l’estro di Massimo Ranieri, artista poliedrico che dopo tanti anni di preparazione porta in scena al teatro Diana di Napoli il suo sogno nel cassetto, l’opera shakespeariana “Riccardo III”. Si alza il sipario e la scenografia appare in tutta la sua severa visione di forma e colore. La torre oscura è il luogo ove si dipanerà la storia, la vita di Riccardo III, Signore del Male pronto a sacrificare anche se stesso per perseguire la sua insana voglia di potere. I colori tetri e la sensazione di gelo dell’ambiente, è sottolineato ed esaltato dai protagonisti dell’opera , uomini in smoking avvezzi al tradimento in cambio ti potere, che immobili, tessono tra il fumo dello loro sigarette, trame oscure di morte e violenza. Riccardo III è il male, Massimo Ranieri da sostanza e forma a questo sentimento racchiuso in un corpo deforme, perennemente solo con le sue paure e manie di onnipotenza. I cambi di scena, i giochi di luce, le immagini proiettate sulle pareti della torre rendono ancora più evidente l’animo perso di Riccardo III, il buoi della sua anima incapace di ascoltare le parole di redenzione delle coronate donne che lo circondano. Nulla può la regina madre che maledice il suo stesso ventre che lo generò, vane sono le lacrime di Lady Anna, straziata dal dolore per la perdita, prima del marito, e poi dei suoi giovani figli atrocemente assassinati nelle oscure segrete carceri della torre. La vita di Riccardo si palesa, istante dopo istante come una strada buia frequentata dalla morte, dove chi riesce a sopravvivere in realtà è già morto dentro. Tra oscure trame e delitti, serpeggia nell’aria la maledizione della deposta regina Margherita, che distrutta dal dolore per l’assassinio di Enrico VI annuncia un futuro di morte per la casata di York e la triste fine di un Re deforme che fece del male la sua unica ragione di vita. Massimo Ranieri, attore e regista di questo lavoro, mostra di avere coraggio e forza artistica per mettersi ancora in gioco dopo tanti anni di gloriosa carriera.

Napoli, 20 novembre 2014