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Afragola. Elezioni Amministrative 10 giugno 2018. Incontriamo il candidato M5S Prof. Salvatore Improta

di Raffaele Russo

Oggi siamo in presenza del candidato Prof. Salvatore Improta, benvenuto e grazie per aver accettato il nostro invito.

- Grazie a voi per l’opportunità che mi avete dato

Può farci una breve presentazione e perché si è candidato alle comunali di Afragola:

- Ho cinquant’anni, sono padre di 4 figli, ho due lauree e insegno da venticinque anni nella scuola pubblica. Non ho mai smesso di affiancare alla docenza l’impegno volontario come catechista, educatore e animatore, e vale a dire ottimizzatore del tempo libero dei giovani, perché lo spazio e il tempo della ricreazione non diventino l’ambito di un pericoloso vuoto di guida, di valori, di apprendimento. L’attenzione alla domanda delle persone comuni e lo spirito di servizio provengono direttamente dalle mie origini: sono figlio di un contadino-operaio e di una negoziante-casalinga. Perché ricordare le origini? Perché sono anche un umanista, e la Storia mi insegna che le origini non sono intercambiabili, non sono diluibili nell’appiattimento che la nostra epoca richiede, nel senso del sacrificio dell’identità personale e, dunque, politica. Mio padre è stato prima contadino e poi operaio. Figlio primogenito, si è ritrovato presto a fare da pater familias sostituto di suo padre, mancato in giovane età, a prendersi cura, vale a dire, della sua famiglia di origine: 9 tra fratelli e sorelle. Mia madre è stata prima casalinga e successivamente anche negoziante per incrementare il reddito familiare necessario per portare avanti l’economia familiare. Mi ha cresciuto una donna che ha fatto la mamma, la casalinga e l’operaia. L’esempio, insostituibile, dei miei genitori mi ha insegnato cosa significa sacrificarsi onestamente per il bene degli altri. La mia famiglia mi ha insegnato a non rubare, ad essere leale, coerente, mantenere le promesse e le responsabilità, a non odiare nessuno, a rispettare chi è diverso da me, anche il non credente e chi ha tendenze sessuali diverse. Ecco, in poche parole, cosa significa per me impegnarsi in politica.

Perché candidarsi con i 5 stelle?

- IL VOTO NON è DELEGA, NON è PROMESSA, E’ SEMPLICEMENTE SCELTA. Mi sono misurato con tante realtà nella mia vita, ma quella politica mai. Ho letto diversi libri e ascoltato tante persone nel campo politico che hanno provocato in me immediate riflessioni e, in seguito, tanta passione da riversare nell’impegno socio-politico. Poi l’esperienza del volontariato nell’ambito cattolico, nelle diverse parrocchie di Afragola e della provincia di Napoli mi hanno aperto l’immenso campo della solidarietà gratuita dettate dalle rivoluzionarie parole del Vangelo: “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO”. Fare qualcosa per gli altri senza pretendere un tornaconto. Una scelta di vita. Scegliere di non fare il voto di scambio. Scegliere di rinunciare ai finanziamenti e rimborsi elettorali. Non favorire i potenti in cambio di voti. Questo significa fare politica in modo disinteressato. Il movimento 5 stelle ha due slogan: Nessuno deve restare indietro e uno vale uno. In effetti per me è la sintesi contemporanea del precetto evangelico : ama il prossimo tuo come te stesso. Il prossimo dei soliti politici non sono i precari, i disoccupati, le famiglie povere, i disabili bensì i capilista che portano voti, (nella campagna elettorale odierna assistiamo alla presentazione di 10 liste per Grillo e 8 per Tuccillo). Dunque loro in primis devono essere soddisfatti e remunerati. Hanno portato voti ergo devono mangiare. Il popolo deve votare il parente, l’amico del parente, il datore di lavoro, il finanziatore…… non importa il programma, non importa chi si mette nelle liste (delinquenti e ignoranti). Ciò CHE IMPORTA è VINCERE LE ELEZIONI. Oggi si è presentata l’occasione di occuparmi in prima persona della politica e del mio territorio. Ho scelto responsabilmente di fare un cammino di conoscenza e di crescita con il movimento cinque stelle perché ritengo a tutt’oggi l’unica espressione politica che racchiude sinteticamente tutti i valori in cui da sempre ho creduto e da 50 anni vivo. Non è il migliore, non è inferiore agli altri, ma semplicemente mi rivedo in tante cose. Se penso che per la prima volta ho partecipato alla stesura di un programma politico sul territorio. Mi sono sentito quasi come i padri costituzionalisti: l’ho firmato, ho corretto alcune cose…mi sono sentito partecipe e collaborativo. Ho votato il mio portavoce democraticamente senza che nessuno lo imponesse dall’alto. IN ALTRI PARTITI AVREI AVUTO QUESTA possibilità? Non credo di essere stato sprovveduto o istintivo. Mi sono rivolto a tutti coloro che mi conoscono ed ho chiesto un parere sulla mia candidatura. Mi hanno incoraggiato e sostenuto chiedendomi di rappresentare la voce dei senza voce. Don Milani diceva “Fa strada ai poveri senza farti strada”. Nel movimento noi abbiamo cambiato la terminologia politica, ci chiamiamo prima portavoce e poi consigliere o sindaco. Ecco io mi faccio anche portavoce dei familiari dei miei alunni e di mio nipote, giacché sono andato al funerale di tre miei alunni morti di tumore, del cui exploit nelle nostre terre si sospetta il legame con la tragedia della Terra dei Fuochi, tragedia dei territori e delle persone che porta la firma della politica del malaffare. Quei politici che si dicevano cristiani, onesti, immacolati, hanno forse causato la morte, tra gli altri, di mio nipote Riccardo, di soli due anni.

Perché le persone dovrebbero esprimere la sua preferenza?

- Perché non ho ambizioni politiche, sono docente di storia e filosofia, non mi interessa la poltrona, ma fare qualcosa per gli altri. Non devo arricchirmi né devo spianare la strada a qualche imprenditore o affarista locale. Vivo del mio lavoro, mi basta. Il problema cui cercare rimedio oggi è quello di riappropriarsi di una sovranità popolare espropriata dai professionisti della politica. Si tratta di mettere un freno allo strapotere dei partiti ma anche di cercare diversi strumenti per l’esercizio della democrazia partecipata. E corpi intermedi più flessibili, come i movimenti, ne rappresentano l’esempio. Questi appaiono utili per fungere da catalizzatori di tante energie presenti nel paese e desiderose di superare la deriva partitocratica della nostra democrazia. Prof. Improta S. Infoline >3401920034 salvatore.improta71@gmail.com  -Facebook > salvatore improta candidato 5 stelle

Grazie mille ed in bocca al lupo.

Afragola, 31 maggio 2018