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Il diavolo e l’acqua santa

di Manlio Maglio

Le indagini dei NAS sulle staminali, che hanno interessato l’organizzazione Stamina Foundation del professor Davide Vannoni – giunte alla bocciatura del metodo stamina – hanno poi coinvolto altre strutture sanitarie presenti in Italia. Fra queste c’è la clinica villa Floria, in Mignano Montelungo (CE), diretta dal professor Giovanni de Luca, dove lo scienziato svolge ricerche e sperimentazioni, con terapie alternative, per la cura di alcune malattie gravissime.
Medico e docente universitario, che opera in collaborazione con l’Università di Tor Vergata (Roma), il Prof. de Luca ha subito tenuto a precisare che le sue ricerche non implicano l’uso di cellule staminali e di non avere mai avuto alcun rapporto con il professor Vanoni: “io e il Vannoni siamo come il diavolo e l’acqua santa!”.
In effetti, le indagini condotte dall’Agenzia italiana del farmaco (ALFA) e dai carabinieri del NAS hanno verificato che, nella clinica in oggetto, non si fa uso di cellule staminali, bensì di un ritrovato iniettato a pazienti affetti da gravi patologie, come tumore, SLA e morbo di Parkinson, quale terapia alternativa a quella ufficiale. Tali terapie, peraltro, sono riconosciute e convenzionate dall’ospedale di Caserta.
Ai ricoverati della clinica villa Floria – capace di oltre 30 posti letto – viene praticata una terapia a base di iniezioni di PRP e FCT. Il PRP (Platelet Rich Plasma), unitamente al FCT – fattori di crescita, capaci di attivare le cellule staminali presenti nell’organismo – sono in realtà un plasma convenientemente arricchito di piastrine, che diviene principio di fattori di crescita. Questi fattori provvedono a sostenere la crescita sia di tessuti ossei che di tessuti molli (tessuti muscolari, sottocute e acute), migliorando sensibilmente la risposta ai danni biologici presenti.
I suddetti fattori di crescita possono altresì favorire la guarigione di artriti e artrosi, patologie conseguenziali a cerebrovasculopatie, sia acute che croniche e, ovviamente, di comuni ferite. Il prodotto quindi stimola i processi riparativi e la crescita di tessuti lesi sui quali è applicato; favorisce inoltre la proliferazione cellulare, i processi bioriparativi e rigenerativi, l’angiogenesi e la rivascolarizzazione dei tessuti. Ancora, consente la proliferazione delle cellule mesenchimali (specialmente quelle adulte), fa guarire le ferite e ne accelera la cicatrizzazione. Si è anche verificata la stimolazione della produzione di miociti (cellule muscolari).
Molti sono i pazienti che hanno fatto ricorso ai trattamenti effettuati nella clinica villa Floria e ne hanno ottenuto grandi miglioramenti nelle loro gravi patologie. Si parla di persone colpite da malattie neurologiche, quali la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, la demenza senile, l’ictus; ma anche da patologie oncologiche, come metastasi epatiche o polmonari.
Di fronte a tali malattie, molti si disperano, mentre si è potuto appurare che esiste una terapia che può avere la sua efficacia.
Bisogna poi rilevare che il trattamento è “autologo”, vale a dire che è derivato dal medesimo paziente. Ciò evita qualsiasi rischio di contrarre malattie comunemente trasmissibili attraverso l’uso di sangue infetto (epatite virale, HIV, ecc.)
il prodotto così ottenuto dai ricercatori può essere utilizzato dal medico specialista con differenti modalità e indicazioni: in ambulatorio, come PRP in forma liquida attivata per infiltrazioni localizzate o per altro.
Alcuni pazienti intervistati hanno dichiarato di avere ricevuto, dalle terapie loro praticate, notevoli benefici. È il caso del signor E. Tullio, di Frosinone, già in lista di attesa per un trapianto osseo, presso una grande struttura pubblica. Questi, ricoveratosi invece presso la clinica villa Floria, già dopo cinque giorni di terapia è stato in grado di camminare da solo e senza zoppicare. Anche la signorina V.M. ha voluto raccontare la sua storia: vittima di una grave infezione ad una gamba, a seguito di una ferita occorsale in un incidente d’auto, si era recata in vari ospedali senza peraltro che i sanitari riuscissero a praticarle cure adeguate. Affidatasi al professor de Luca, la ferita è guarita e si sta rimarginando.
Queste e altre testimonianze danno motivo di credere che le terapie effettuate dal professor Giovanni de Luca possano essere veramente efficaci.
Un fatto curioso, che merita di essere citato, è questo: molti “paesani”, dopo essere entrati nello studio di de Luca, hanno preso a definirlo “il Santone”. In verità, il Professor de Luca porta una lunga barba ed una spilla a forma di Tau sulla giacca. Nel suo studio sono appesi quadri di Padre Pio e di altri Santi. Sulla sua scrivania c’è anche qualche reliquia del Santo di Pietrelcina. Abbiamo scoperto che de Luca, già figlio spirituale di Padre Pio, è un terziario francescano ed un cattolico praticante. Per questo, lui visita anche gratis e usa trattamenti di favore ai bisognosi.

1 agosto 2014