Bologna. In Mostra l’archivio inedito dell’Istituto Rizzoli.
In Mostra l’archivio inedito dell’Istituto Rizzoli
di Mario Mormile
Aprirà il 17 Maggio alle ore 18:00, una delle mostre fotografiche più interessanti ed insolite degli ultimi anni, il titolo è semplicemente “Sublime” ma non si tratta di scatti raffinati scelti da qualche d’artista, ma di immagini scientifiche, tratte dall’archivio storico del celebre Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, clinica tra le più rinomate in ambito medico da oltre un secolo. Una mostra fotografica che utilizza del materiale inedito, alcune immagini sono rimaste negli archivi per decenni ed adesso grazie alla proposta dalla presidente Rebecca Russo della fondazione Videoinsight® tornano alla luce in modo del tutto nuovo.
Videoinsight lavora da tempo con il connubio ancora poco esplorato fra arte e medicina ed in questa sede presenta un’esposizione che guida il visitatore verso i corpi esposti ma anche verso le tecnologie dell’epoca, rappresentate dalle protesi, dagli arti ricostruiti, dai busti, e via dicendo, vere e proprie eccellenze di un’epoca. Ricordiamo anche che il Rizzoli ospitò e assistette migliaia di reduci provenienti dal fronte della Prima Guerra Mondiale, che riuscì a guidare verso il recupero attraverso delle protesi costruite in un laboratorio dell’ospedale. La mostra rappresenta anche l’occasione inedita non solo per valorizzare l’archivio ma anche per ricordare il contributo dato alla medicina italiana dell’istituto Rizzoli e degli uomini e donne che vi hanno lavorato.
I materiali contengono di tutto: ci sono immagini di corpi a figura intera, di dettagli del corpo, di adulti, di giovani, uomini e donne di un’altra epoca che hanno in comune di aver avuto qualche problema fisico che li ha portati a visitare l’Istituto. Le foto venivano realizzate per verificare i risultati ed i progressi delle cure e quindi non sono nate con fini artistici ma semplicemente a scopo scientifico. Tuttavia la loro ricollocazione nello spazio e nel tempo, quasi fosse un ready-made di Duchamp le trasforma in oggetti artistici che permettono di guardare al passato e di indagare la natura umana della prima metà del ’900 con grande emotività.
Il laboratorio fotografico del Rizzoli appare un posto affascinante, nato insieme all’Istituto fin dal 1896, ha realizzato, catalogato cronologicamente e conservato nel tempo le sue foto su lastre di vetro, che sono state poi opportunamente rifotografate per essere offerte al pubblico per un totale di circa 200 immagini che compongono il catalogo, delle quali circa 120 saranno quelle in mostra. L’esibizione avrà anche una splendida cordice infatti sarà ospitata nell’Ala Monumentale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli all’interno del chiostro Ottagonale decorato a suo tempo dai Carracci e sarà aperta e visitabile fino al 30 Luglio.
Bologna, 12 maggio 2018