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World toilet day, i servizi igienici sono un problema globale
di Pasquale Falco

Il 19 novembre è il World Toilet Day, la giornata mondiale voluta dall’Onu per sensibilizzare il mondo sull’importanza di adeguati e puliti servizi igienici.

Oltre 2 miliardi di persone nel mondo, circa il 30% della popolazione complessiva, non ha accesso ad adeguati servizi igienici di base.

Dei 2,3 miliardi complessivi, circa 600 milioni condividono il bagno con altre famiglie mentre quasi 900 milioni non lo hanno affatto e utilizzano la natura come wc.

Questo, evidenziano gli organizzatori, ha “un impatto devastante sulla salute pubblica, le condizioni di vita, la nutrizione, l’educazione e la produttività economica in tutto il mondo”.

india

E’ importante cercare le “soluzioni naturali” al problema, poiché è importante evidenziare che i servizi igienici di base aiutano a combattere la malnutrizione, la violenza e la diffusione di malattie mortali.

Il gabinetto può essere una frase spiritosa, ma se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dobbiamo darci una mossa.

L’Obiettivo di sviluppo sostenibile numero 6 infatti vuole “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.

L’esposizione agli escrementi umani ha effetti nocivi per la sanità pubblica e la nutrizione, perché contaminano l’ambiente e le fonti di acqua potabile, agevolando così la diffusione di malattie letali.

Ogni anno 340.000 bambini, al di sotto dei cinque anni, perdono la vita a causa di diarrea, colera e dissenteria, malattie che nascono e si diffondono per la mancanza di strutture igienico sanitaria. Accanto a ciò gli esperti ci dicono che condizioni igieniche precarie generano malnutrizione cronica, condizione che favoriscono un ritardo nella crescita e compromissione dello sviluppo fisico e cognitivo.

In ultimo c’è da porre all’attenzione di tutti un problema di sicurezza personale, poiché si calcola che circa una donna su tre al mondo è esposta al rischio di aggressione e stupro poiché costretta a fare i propri bisogni all’aperto.

Napoli, 18 novembre 2020