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VACCINO IN OMBRA

di Giovanna Castellano

Mi sono chiesta a lungo se io, senza aver alcuna competenza scientifica, avessi comunque una qualsiasi titolarità per esprimere un’opinione nell’ambito del dibattito sull’obbligatorietà vaccinale in età pediatrica.

Ho riflettuto a lungo e fatto una serie di valutazioni. Intanto, mi sono detta, su qualsiasi altro aspetto riguardante l’educazione dei figli, non c’è alcuna obbligatorietà (se non l’ovvietà di non maltrattarli); e quindi se un genitore può decidere per i propri figli come meglio ritiene da un punto di vista psicologico, linguistico, religioso, alimentare, scolastico, perché non può farlo rispetto alle vaccinazioni?

Ma questo ancora non mi pareva sufficiente: qualche sedicente “scienziato”, con quattro formulette citate a caso (come spesso capita, in ogni ambito della conoscenza), mi avrebbe messo nella condizione di non poter rispondere; eppure io ho una mia idea, e la legge mi consente di averla.

Poi un episodio, terribile davvero, che è avvenuto ieri, mi ha indotta a rompere gli indugi. Quando ho sentito la notizia di quel povero bimbo morto di otite perché i genitori si erano affidati all’omeopatia, a parte la stretta al cuore per il dolore sincero, mi sono detta: ora, “loro”, senza nessun rispetto per lo strazio di una famiglia, useranno questo episodio in modo da screditare tutti i genitori che non si affidano alla medicina classica, tradizionale, ufficiale o come la volete chiamare.

Ridurre un omeopata al rango di uno stregone ciarlatano, è avvilente persino per me, italiana abituata a tutte le bassezze politiche-economiche-sociali. Eppure, si sa o si dovrebbe sapere, gli Omeopati sono Medici e non ciarlatani, vi è un Corso di Laurea riconosciuto dall’ordinamento Universitario Italiano di Medicina Omeopatica. Ed ecco che spunta la malafede, l’informazione manipolata. E così come avevo previsto, giornalisti (non medici), opinionisti (non medici), personaggi pubblici (non medici) e altri tristi figuri che manipolano l’opinione pubblica, si sono affrettati a far arrivare questo tipo di messaggio: “ecco cosa succede a non affidarsi alla medicina ufficiale, i genitori non sono in grado di decidere se vaccinare o no i loro figli, perciò lo devono fare e basta”.

Per correttezza devo dire che qualcuno convinto di ciò che affermava, certamente c’è; la maggioranza no, tende a conservare i propri privilegi derivanti dalla notorietà e omologa pensieri e parole.

Eppure a nessuno di coloro che si sono espressi in buona fede, è venuto in mente di elencare i tanti, troppi errori della medicina ufficiale che hanno portato alla morte di tante, troppo persone.

Però, mi dicevo, pur considerando tutto ciò, se proprio non potessi esprimere un’opinione sull’obbligatorietà vaccinale? Beh, ho pensato, potrei comunque esprimerla sulla assurda violenza di una legge che arriva a togliere la responsabilità genitoriale per un periodo limitato, giusto il tempo di fare una dozzina di vaccinazioni al minore, e poi gliela ridà. Eppure, questa responsabilità genitoriale, non viene revocata nemmeno ai genitori dei delinquenti in erba, anzi, essi sono affidati proprio ai genitori! È dunque così grave non vaccinare (per convinzione, per sacrosanta libera scelta) i propri figli? Certo, rispondono i soliti signori “so tutto”, perché lo Stato in questo modo tutela l’interesse dei bambini.

E come mai questi interessi non vengono tutelati costruendo asili nido? Mettendo tutte le famiglie in condizioni di mandare i figli a scuola? Non sospendendo le mense scolastiche? Non chiedendo di fare il solito SMS perché “in Italia troppi bambini vivono al di sotto della soglia di povertà”?

Perché, per tutelare i bambini, l’unica cosa che lo Stato impone sono le vaccinazioni? Perché, da oltre un anno, ogni caso di meningite diventa la prima notizia di ogni organo di informazione e poi si scopre che, sia per la meningite e sia per le altre malattie, si è registrato un calo di casi rispetto agli anni precedenti? Perché i genitori devono firmare una liberatoria che solleva chiunque altro da ogni responsabilità se il vaccino procura danni al bambino?

Eppure ancora non mi sentivo adatta ad esprimere un’opinione. Poi, girando un po’ in rete in cerca di notizie, mi sono soffermata sulla pagina Wikipedia del nostro Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Se Wikipedia dice il vero, la Lorenzin ha come titolo di studio il diploma di maturità classica; io ho quello di ragioniere.

E allora, mi sono detta, in un ambito così specifico abbiamo la stessa titolarità ad esprimere un’opinione: entrambe possiamo parlare solo per sentito dire e per aver letto qualcosa. E quindi, a fronte del suo obbligo di vaccinare, fa da contraltare il mio invito a non obbedire se non si è completamente convinti!

Napoli, 29 maggio 2017