gio 25 APRILE 2024 ore 12.08
Home Cultura Un’Altra Galassia – Anticaglia 2014

Il prossimo 31 Maggio/1 Giugno 2014 si svolgerà la IV edizione di Un’Altra Galassia: la festa del libro di Napoli.

La manifestazione, nelle sue passate edizioni, ha riscontrato un enorme successo di visibilità, di pubblico e di partecipazione, sintomo che la città ha bisogno di una festa dedicata interamente alla letteratura.

Un’Altra Galassia è l’associazione culturale senza scopo di lucro (degli scrittori e giornalisti Rossella Milone, Valeria Parrella, Francesco Raiola, Pier Luigi Razzano, Piero Sorrentino, Massimiliano Virgilio) che organizza la festa del libro di Napoli. Una festa della città per restituire la letteratura ai lettori. Lo scopo è quello di creare, nel cuore del centro antico (orfana dal 2009 di una fiera del libro), una cittadella del libro e della cultura per due interi giorni.

La partecipazione a tutti gli eventi, diversamente da quanto accade a ogni fiera o festival letterario della penisola, sarà gratuita e aperta in ogni sua espressione al pubblico. Grazie a Un’Altra Galassia, la città ospiterà i più importanti e riconosciuti autori italiani che dialogheranno con il pubblico tramite incontri, spettacoli, maratone letterarie e il collaudato format delle “sedute spiritiche” che riporterà in vita, nei meandri della Napoli esoterica, scrittori non più esistenti.

Per l’edizione 2014, l’associazione Un’Altra Galassia collabora con il Monastero delle Trentatrè e con la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli.

La festa si svolgerà nel Monastero delle Trentatrè (via Armanni), e gli incontri con gli autori si svolgeranno tra il chiostro, il refettorio e le cantine.

 

La Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli

Nasce nel 2010 con l’obiettivo di promuovere la cultura del dono al fine di migliorare la qualità della vita nel territorio del Centro Storico di Napoli.
La Fondazione intende essere il luogo di incontro tra chi vuole donare e chi ha bisogno d’aiuto in una diversa e nuova logica del bene comune: la Comunità territoriale assume il ruolo di soggetto attivo e partecipe dei processi di cambiamento e sviluppo. Un processo fatto di piccoli, concreti passi fianco a fianco con le persone che vivono il territorio.
Lo scopo dell’iniziativa è quello contribuire a far ritrovare il senso di appartenenza ad una sola, anche se composita Comunità.
La Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli gode del sostegno della Fondazione con il Sud. Ha, quale suo obiettivo economico, la raccolta patrimoniale di 5 milioni di euro in 3 anni.
Tutti gli utili generati dall’investimento del patrimonio saranno devoluti ad associazioni ed organizzazioni del territorio del Centro Storico di Napoli che intervengono a favore delle persone che vivono situazioni di disagio.

La Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli vede come soci fondatori Enti ed Istituzioni: l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, l’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, il Polo delle Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Accademia Pontaniana, il consorzio Promos Ricerche della CCIAA di Napoli, imprese quali il gruppo Paliotto, la ULN Sim, l’Editoriale Scientifica ed enti del Terzo Settore quali il Centro Servizi per il Volontariato di Napoli, il Comitato Provinciale della Croce Rossa, l’Associazione CdO Campania, il consorzio di cooperative sociali Proodos, l’associazione Centro Storico – Unesco, il Comitato Giuridico Difesa Ecologica.
La sede della Fondazione è in Via dei Tribunali, 253 presso il Pio Monte della Misericordia.

 

Monastero “Santa Maria In Gerusalemme” delle Monache Clarisse Cappuccine dette “Le Trentatre’”

Il complesso monastico di santa Maria in Gerusalemme, che ospita le monache clarisse cappuccine dette le “Trentatré”, è stato costruito nel 1585 dopo che la precedente sede, Santa Maria della Stalletta, situata in vico degli Incurabili, era bruciata a causa di un incendio.

La comunità monastica delle cappuccine venne fondata nel 1535, con Bolla papale, dalla venerabile Maria Lorenza Longo, catalana, che nel 1522 aveva già dato vita all’ospedale di santa Maria del Popolo, detto degli Incurabili, sulla collina di Caponapoli a ridosso delle mura aragonesi.

La comunità monastica, insediatasi in Via Pisanelli, provvide ad allargar l’esigua sede, nel 1629, con la costruzione dell’attuale chiesa e l’annesso conventino dei frati cappuccini (ora convertito in foresteria).

Nel 1866 a seguito delle leggi di soppressioni, il monastero subì una profonda trasformazione quando per decreto regio vennero annessi all’ospedale degli Incurabili i ¾ del chiostro, l’orto, il refettorio, il dormitorio, costringendo le monache ad adattarsi in poco spazio.

Nel 2003 le monache hanno riavuto in comodato d’uso le rovine del loro ex-monastero e con fondi europei hanno ricostruito, per il momento, l’ex-refettorio con le annesse cantine che sono stati destinati a luoghi di visite e d’incontri.

La comunità delle cappuccine, prima di 200 sparse nel mondo, continua la missione della ven. Maria Lorenza Longo, ormai prossima alla beatificazione, che è quella di essere, nel cuore fisico della città, luogo di accoglienza, di preghiera, di testimonianza di una vita completamente donata a Dio, nella povertà, castità, obbedienza,in clausura, a servizio dei Dio e degli uomini e delle donne del nostro tempo.

Napoli, 23 aprile 2014