lun 25 NOVEMBRE 2024 ore 10.53
Home Cultura Teatro Diana: Lina Sastri ed il suo “Linapolina”

Lina Sastri torna al Diana con il suo spettacolo Linapolina

di Domenico De Gregorio

Linapolina è un concerto di musica e parole, una girandola di canzoni e musica dove tra un passaggio e l’altro si inseriscono degli sprazzi di prosa. Dopo il successo Romano, Lina Sastri torna a Napoli al teatro Diana per un’unica data del suo fortunato spettacolo . Lina ha sperimentato, ha fatto incursioni nella musica napoletana contemporanea e torna alle origini, depurando i brani più noti di ogni nota di folclore e anche dell’ approccio più marcatamente popolare ed orecchiabile. I testi ritrovano la loro natura classica, le arie sofferte e struggenti incarnano alla perfezione il mondo emozionale degli autori, per una nuova e vincente contestualizzazione dei brani. Diviso in due atti, lo spettacolo è un flusso e riflusso tra musica e parole, quell’andirivieni tipico del mare citato e sentito. Da lì si comincia e tra le sue onde si finisce con un’evocazione di immagini nelle quali l’autrice sembra fondersi e confondersi con una creatura marina in un rapporto simbiotico. Bella la scena e il gioco di luci, raffinato con le proiezioni del mare che aprono lo spettacolo, dal quale emergono le voci e finiscono sul fondo proiettando una coppia che danza. Vestita di rosso nel primo atto Lina da alla sua voce una carica di passione, cupa e profonda, che infiamma l’animo umano. Le canzoni sono per l’artista un condensato di emozioni che riesce, con la naturalezza del suo vissuto artistico e personale, a comunicare non solo con la voce ma anche con tutto il suo corpo. Nel secondo atto, Lina Sastri, toglie le scarpe, scioglie i capelli ed inizia ad alzare il ritmo. Adesso non solo canta con voce possente ed appassionata, capace di raggiungere alte note che sembrano scappare dal rigo più alto del pentagramma, adesso si lascia trasportare dal ritmo delle canzone . Come alla fine di un lungo viaggio il ritorno non può mettere tra parentesi il vissuto e lo fonde con note e sonorità del sud, nel senso del sud del mondo, dalla tarantella alla taranta, dal tango ai movimenti delle danze arabe che circoscrivono poi il Mediterraneo. Sul finire dello spettacolo, Lina Sastri spera di conoscere quella felicità mai raggiunta, il paradiso conosciuto attraverso la letteratura ma mai vissuto, dove il bene vince sul male e la bellezza e purezza della natura cammina con l’uomo. Un inno alla libertà, contro la paura di essere veramente se stessi fino in fondo. Cala il sipario tra applausi ed un’ultima canzone regalata dalla grande artista Sastri al suo amato pubblico.

Napoli, 10 aprile 2014