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Storia di una ladra di libri

di Chiara Scamardella

Storia di una ladra di libri è il bestseller di Markus Zusak, autore australiano figlio di padre austriaco e madre tedesca, in vetta alle classifiche del New York Times da ben otto anni.

Il libro è assolutamente anticonvenzionale: il narratore onnisciente  si presenta parlando a noi lettori direttamente e raccontando la storia di Liesel Meminger, bambina nella Germania nazista, a partire dal 1939. L’originalità sta nel fatto che il narratore è la Morte: essa  presenta la storia come chi già ne conosce il finale e a volte anticipa il corso degli eventi: ciò ci offre una panoramica più generale degli avvenimenti del tempo (in fondo non ci si può rammaricare che ci rovini la sorpresa: stiamo leggendo della seconda guerra mondiale, tutti la conoscono già!). Ma l’aspetto più affascinante del libro risiede nella prospettiva utilizzata per raccontare: guardiamo il mondo attraverso gli occhi di una bambina e, per quanto brutto possa essere, sembra di vivere in una favola.
Il racconto ha origine da un diario autobiografico vergato dalla ladra di libri nel 1943 ed è lì che si interrompe: racconta le sue avventure nella Himmelstrasse dove abiterà con una famiglia adottiva dal 1939, un luogo fatto di amicizia, amore e addirittura solidarietà, in un paese plagiato dall’odio raziale. Liesel riesce a vedere il buono in ogni cosa e, crescendo, si accorgerà dell’orrore che pervade la Germania e detesterà Hitler con tutta se stessa: le ha strappato via tutto.
Il romanzo è scorrevole e toccante: l’autore è stato capace di trattare un argomento spinoso in modo assolutamente nuovo e delicato, riuscendo a coinvolgere il lettore fino alle lacrime.

Napoli, 25 novembre 2014