dome 28 APRILE 2024 ore 23.43

Presentato il libro di Antonella Amodio Calici&Spicchi cento ed un modo per abbinare bene i vini alle pizze

Calici&Spicchi racconta una storia d’amore fra il vino e la pizza

di Harry di Prisco

Questa è una storia di separati in casa: il Vino era stato relegato in una buia e polverosa cantina con la scusa che così “diventava più buono !” mentre la padrona di casa, la Pizza dal cuore rosso fuoco del pomodoro, faceva faville nella sala con i suoi colori sgargianti e cambiando di continuo abito. Capirete che in una tale situazione il tradimento con la bionda e affascinante Birra dall’animo freddo e dal gusto nordico era inevitabile! cosa doveva fare la Pizza, si mise in coppia e il resto è storia dei nostri giorni.

I giovani, orrore solo a dirsi, preferirono poi far accoppiare la Pizza alla Coca Cola per una moda che ci giunge dagli States. Fortunatamente per noi è arrivata la giornalista e scrittrice Antonella Amodio che, a seguito di una lunga e dettagliata ricerca, ha messo le cose a posto. Antonella ha trovato gli abbinamenti giusti per i due coniugi, per troppo tempo separati. «Dal mio libro si può sperimentare l’abbinamento vino-pizza conoscendo le regole fondamentali del matrimonio e diffondere la cultura degli abbinamenti – commenta Antonella – il vino storicamente è sempre stato associato alla pizza fin dall’antichità. A Pompei recentemente è stato ritrovato un affresco che raffigura un vassoio con una coppa di vino e una focaccia, l’antesignana della nostra pizza. Già nel 1975 fu fatto un esperimento di abbinamento con la pizza attraverso un vino della cantina Perrazzo di Ischia raffigurante sull’etichetta la maschera Pulcinella».

Antonella Amodio è nata e vive a Caserta, giornalista, sommelier e appassionata di cucina con un’esperienza trentennale nel settore enogastronomico. Per lungo tempo si è trasferita a Montalcino per collaborare come manager con Franco Biondi Santi. Ha curato varie guide specializzate di vino e food e cura una rubrica per Wine&Food Blog di Luciano Pignataro.

antonella amodio – Luciano Pignataro Wine Blog

Come abbiamo visto l’amante della Pizza è la Birra, per sfatare questo falso mito nei giorni scorsi è stato presentato il libro di Antonella Amodio Calici&Spicchi edito da Malvarosa presso il ristorante napoletano Fonderì Pizza Glamour di Via Caravaggio. L’evento è stato organizzato da La Buona Tavola Magazine, un giornale che sa e parla di buono diretto da Renato Rocco il quale, nel presentare il volume, ha evidenziato come la nostra produzione campana di vini sia stata sacrificata a vantaggio dei vini italici del nord. « Antonella Amodio ha lavorato nel settore dei vini per molti anni, chi meglio di lei poteva scrivere questo libro che coglie degli aspetti inediti citando 101 pizzaioli, la vera carica dei centouno» ha evidenziato il giornalista Rocco. Antonella ha poi dichiarato che non è stato facile mettere insieme tante ricette, fra i vari modi di proporre gli abbinamenti suggerisce quello cromatico, come usava fare la mamma: con una pizza rossa andrà servito un vino rosso, un metodo veloce ed efficace.

Il libro è dedicato ai vini campani per smentire che il vino della nostra regione non è all’altezza di quelli delle altre regioni del nord Italia, occorre pertanto valorizzare la nostra produzione vinicola. Per Antonella l’abbinamento più difficile è stato individuare il vino adatto alla pizza con i carciofi, mentre l’abbinamento della pizza con la Nutella con i vini dolci è stato quello più divertente. Conclude Antonella «Sono cresciuta in un mondo contadino dove i miei nonni avevano a tavola sempre un bicchiere colmo di vino».

Alla pizza la “La Mia Marinara” di Carmine Pellone è stato abbinato la Falanghina del Sannio Taburno della cantina La Fortezza dal profumo di cedro, albicocca e frutti della passione, che trova corrispondenza al gusto, nelle note saline e di retrogusto di agrumi. Equilibrata, ampia nell’espressione del vitigno e con un ottimo corpo. Aggiunge Valeria Avara, la sommelier dell’AIS Napoli di Fonderì Gourmet: «Questo vino si abbina perfettamente alla pizza di Pellone “La Mia Marinara” poiché accompagna l’acidità del pomodorino giallo e la dolcezza di quello rosso creando un perfetto equilibrio, esaltando la sapidità e allungando la persistenza».

La Scuola Medica Salernitana citava “Vina bibant homines, animantia cetera fontes” in risposta alla domanda “se il vino faccia bene o male”, troppo scontata in una località come il Taburno, terra del vino il quale ha sempre accompagnato la storia umana dagli albori della coltivazione, l’uomo si è sempre posto tale domanda, il vino, se preso con moderazione non nuoce di certo apportando benefici sul nostro organismo, in particolar modo al cuore e al cervello.

Il libro “Calici&Spicchi” di Antonella Amodio, con la prefazione di Luciano Pignataro, verrà presentato in varie location campane, nonché al Vinitaly di Verona presso il Padiglione Campania, durante gli incontri sarà possibile ritirare una copia del volume e partecipare a degustazioni di vino e pizza, un’occasione imperdibile per sperimentare l’abbinamento. Il locale Fonderì Gourmet, aperto nel 2021, non è la solita pizzeria, ci tiene a sottolineare Maria Rosaria Cocozza, responsabile di sala: « Già dal primo impatto si può vedere che le luci e i colori degli arredi tendono ad un abbinamento alle portate con topping altrettanto colorati come anche gli impasti delle farine. La tipologia del locale è quella di proporre alla nostra clientela accostamenti di sapori che possono rivelarsi “esperienze” e sorprendere quelle che sono le aspettative dando la possibilità di provare varie consistenze di impasti di pizze. Il menù è stato elaborato su questa linea – continua la Cocozza – avendo avuto anche la collaborazione di chef esterni stellati con i quali abbiamo anche realizzato delle serate a quattro mani. Prossimamente apriremo a Mergellina un nuovo locale che si chiamerà Fonderì Experience per soddisfare i clienti che chiedono di provare più sapori con impasti diversi».

E’ seguito poi un percorso degustativo di pizze con diverse tipologie di impasto, ognuna abbinata ad una diversa tipologia di vino. Questo il menù degustazione della serata. Starter con una frittatina di pasta impanata alla gricia, con crema di pecorino e guanciale, un entrée sormontato da una tartare di gamberi. L’Antipasto è stato accompagnato da un Soave classico di Pieropan del 2023, 85% di Garganica e 15% di Trebbiano di Soave. La prima pizza, presente nel libro di Antonella, è “La Mia Marinara” di Carmine Pellone, maestro lievitista e pizzaiolo del locale, che così ha presentato la sua creazione: « La pizza è una marinara rivisitata dove l’unico ingrediente che associa la classica marinara è l’origano di montagna, per il resto si tratta di una fusion che vede i pomodorini gialli e rossi, conservati al naturale in acqua di mare, che danno il gusto marittimo, all’uscita dal forno aggiungo alla pizza piccoli spicchi di aringa affumicata e alici di Cetara condendo con maionese di alici e olio EVO, in questo modo la dolcezza dei pomodorini va a compensare il salato dell’aringa e delle alici».

La seconda pizza è in pala, la “Pomodoro Bruciato”: pomodoro bruciato, bufala fresca, riduzione di basilico e pomodori secchi. Accompagnata stavolta da un rosso, un Piedirosso dei Campi Flegrei del 2023 Sette vulcani di Salvatore Martusciello. La terza pizza è una classica napoletana, la “Giallo al salame”: salame di cinghiale, vellutata di datterini gialli, provola affumicata, pepe couvée, basilico e olio EVO. Ad accompagnarla un Teroldego, vino delle Dolomiti, cantine Toradori, annata 2022. Sono seguiti i mini bun ai multi cereali “Mortadella rivisitata”, con mortadella Favola, zeste di lime, fonduta di provola affumicata, pesto di pistacchio di Bronte e polvere di cioccolato fondente, è stato abbinato il vino Levis della cantina veneta Bellenda, 100% vitigno Glera. Per dessert il cornetto di pasta sfoglia con ricotta di cestino e scaglie di cioccolato fondente accompagnato da un passito El Aziz della cantina Fina Terre Siciliane, da uve grillo. Potremmo dire che la pizza tradizionale, come noi la conosciamo, andrà sempre di più ad affiancarsi alle nuove creazioni con impasti e topping diversi.

Napoli, 14 aprile 2024

Alle fonti del Sarno la Solania ha presentato il Mio San Marzano
di Harry di Prisco

Ritorna l’appuntamento annuale “Aspettando il Mio San Marzano”

“E di zaffiro i fior paiono, ed hanno de l’adamante rigido i riflessi, e splendon freddi e chiamano a i silenzi del verde fondo”, questo un brano dell’ode carducciana “Alle Fonti del Clitumno” che ben si adatta anche alle sorgenti del nostro fiume Sarno.
Il fiume nell’antichità favorì lo sviluppo della civiltà umana per cui fu adorato come un dio. Le fonti più antiche, fra cui Virgilio che nel VII libro dell’Eneide raffigura il fiume come un vecchio seminudo con la barba, disteso su un fianco nell’atto di reggere un vaso da cui sgorga acqua. Il Parco naturalistico Fluviale “5 Sensi” che racchiude le fonti del fiume campano, è stato scelto dalla Solania per presentare il progetto “Aspettando il Mio San Marzano”, fortemente voluto dall’amministratore unico della Solania, Giuseppe Napoletano. Pizzaioli e ristoratori che aderiscono al progetto possono scegliere in tal modo il lotto di coltivazione e di produzione e personalizzare l’etichetta della latta di pomodoro San Marzano con il proprio logo, con la propria immagine o con qualsiasi altro segno distintivo. Il programma risponde alle esigenze della comunità di pizzaioli e ristoratori che vogliono identificarsi in un prodotto e avere garanzia della tracciabilità circa il controllo dell’intera filiera dalla semina alla coltivazione, dalla trasformazione alla distribuzione. La serata è stata presentata da Veronica Maya, nota presentatrice e conduttrice televisiva e da Renato Rocco Direttore de La Buona Tavola Magazine con la partecipazione di Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico de Il Mattino e del Luciano PignataroWineBlog e di Barbara Guerra co-organizzatrice della 50 Top Pizza e 50 Top Italy e Albert Sapere. Veronica Maya inoltre ha realizzato il suo primo food luxury store dedicato al made in Italy enogastronomico, in cui spiccano anche le conserve di San Marzano Solania. La festa annuale dedicata tutta al pomodoro dell’Agro Sarnese Nocerino, celebra il pomodoro San Marzano nella fase di inizio della raccolta e della trasformazione, è stata organizzata da Solania, azienda leader nel settore della coltivazione e della trasformazione del pomodoro San Marzano, con la collaborazione di Perrella Network, leader nel settore, distributore esclusivo in Campania e Molise, con il patrocinio della città di Sarno. Un ritorno a casa, in un certo senso, a Sarno, nel Parco Fluviale 5 Sensi di via Foce, lì dove le acque limpide dell’omonimo fiume fanno dimenticare decenni di polemiche e di cattiva reputazione per la salubrità del corso d’acqua. La kermesse che celebra l’inizio della raccolta dei pomodori nei campi e della sua trasformazione è stata preceduta da visite guidate, prima in fabbrica e poi tra i filari, di ristoratori, chef e pizzaioli interessati al progetto “Il Mio San Marzano”. Protagonisti ai forni sono stati, fra gli altri: Sasà Martucci della pizzeria di Caserta I Masanielli – Sasà Martucci e Diego Vitagliano di 10 Diego Vitagliano a Bagnoli, entrambi reduci dalla classifica di 50 Top Pizza 2023 (Vitagliano primo classificato per la sua pizzeria in ex aequo, Sasà Martucci invece sesto classificato). «Questo è un momento felice per l’enogastronomia campana e si rileva un trend assolutamente positivo che non va sprecato adesso, perché non ci sono più scuse dopo gli anni bui delle emergenze rifiuti e del covid» è ciò che ha ricordato il giornalista de Il Mattino Luciano Pignataro. Barbara Guerra con Pignataro e Albert Sapere anche quest’anno sono stati ospiti d’onore della manifestazione in quanto curatori dell’influente e importante guida di settore, punto di riferimento per l’intero mondo della pizza, 50 Top Pizza, di cui Solania è sponsor. Insieme a Vitagliano e Martucci c’erano anche Raffaele Bonetta e i pizzaioli dell’Accademia PizzaDoc con il loro presidente Antonio Giaccoli, e quelli dell’AVPN, l’Associazione Verace Pizza Napoletana presieduta da Antonio Pace. E poi gli chef, con la guest star assoluta, Paolo Gramaglia, Stella Michelin del President di Pompei, e poi Giuseppe Daddio della scuola Dolce&Salato, Vincenzo Borrelli di Salotto Carnarius, Gerardo Figliolia dell’Osteria La Pignata di Bracigliano, Marco Iavazzo e lo chef “scellato” Antonio Peluso della Locanda del Baccalà di Marcianise. «Il San Marzano è il re del pomodoro, elemento fondamentale della nostra cultura e tradizione, e celebrarlo qui, alle sorgenti di questo fiume tanto vituperato, è un fatto altamente iconico e simbolico»: sono state le parole pronunciate da Antonio Limone, direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Hanno portato il loro saluto: Antonio Crescenzo, presidente dell’Ente Parco regionale del bacino idrografico del fiume Sarno; Enzo Tropiano, direttore della Coldiretti Provincia di Salerno e l’assessore alle attività produttive del Comune di Sarno, Francesco Squillante. La torta, preparata da Aniello Di Caprio era sormontata da un grappolo di pomodoro San Marzano fresco, è stata tagliata da Giuseppe Napoletano, il quale non ha mancato di ricordare l’importanza del Sarno per l’economia dell’intero comprensorio. «Bisogna rifiutare quell’etichetta di fiume più inquinato d’Europa che per anni è stata data a questo corso acqueo. Oggi non lo è più e la dimostrazione della sua salubrità viene proprio dallo specchio d’acqua limpido intorno al quale abbiamo dato vita a questa manifestazione – spiega Napoletano – un appuntamento fisso per gli amanti della buona cucina, per gli appassionati del San Marzano e per tutti i fedeli operatori del settore ristorativo che ci scelgono da anni come garanzia di qualità sul territorio». Napoletano non ha mancato di fare anche il punto sullo stato dell’agricoltura nei campi sarnesi: «Tra maggio e giugno le forti piogge primaverili hanno comportato una perdita della fioritura del 5-10 %, ma negli ultimi 20-25 giorni, grazie al caldo, abbiamo recuperato e ci aspettiamo pertanto un’annata abbastanza regolare». Giuseppe Napoletano così a concluso: «Quest’anno puntiamo l’attenzione su un elemento fondamentale per la coltivazione e per la produzione del San Marzano, rappresentato dall’acqua, e pertanto ringrazio l’amministrazione comunale di Sarno per averci permesso di organizzare l’evento lì dove nasce il fiume Sarno, dimostrandone la salubrità, cosa di cui non tutti sono a conoscenza».

Napoli, 3 agosto 2023

Nuovo Rapporto ONU, per il terzo anno di seguito la fame nel mondo non accenna a diminuire.

di Martina Tafuro

“La fame è aumentata in molti Paesi dove l’economia rallenta o è in recessione, principalmente in quelli a medio reddito. Inoltre, gli choc economici stanno contribuendo a prolungare e peggiorare la severità delle crisi alimentari, causate principalmente dai conflitti e da eventi climatici estremi”. Stato della Sicurezza Alimentare e della nutrizione nel mondo 2019

Ieri, 15 luglio 2019 a New York è stato pubblicato, dalla FAO (Food and Agricolture Organization of the United Nations), il rapporto annuale Stato della Sicurezza Alimentare e della nutrizione nel mondo 2019.

Nel 2017 circa 811 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, nel 2018 questo numero è cresciuto fino a 820 milioni di persone.

Siamo ben lontani dal raggiungere gli obiettivi nutrizionali dell’OSS 2 e vanno a rilento gli sforzi fatti per dimezzare il numero di bambini rachitici e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita.

La lotta alla fame e alla malnutrizione è stata fatta propria dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’agenda di sviluppo post-2015, in particolare dal OSS 2, che entro il 2030 mira a “porre termine alla fame, conseguire la sicurezza alimentare ed una migliore nutrizione”. L’OSS 2 mira a porre fine a “tutte le forme di malnutrizione” entro il 2030.

Nello stesso tempo ci troviamo a combattere sovrappeso e obesità, che continuano ad aumentare in tutto il mondo, in particolare tra i bambini in età scolare e gli adulti.

Il rapporto ci dice anche che le probabilità di insicurezza alimentare sono più alte tra le donne rispetto agli uomini in tutti i continenti, con il maggiore divario in America Latina.

I vertici della FAO, del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF), del Programma Alimentare Mondiale (WFP) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), auspicano interventi decisi in termini di portata e di collaborazione multisettoriale per affrontare le criticità esistenti.

“Dobbiamo promuovere una trasformazione strutturale e inclusiva a favore dei poveri, incentrata sulle persone e porre le comunità al centro per ridurre le vulnerabilità economiche e metterci sulla buona strada per porre fine alla fame, all'insicurezza alimentare e a tutte le forme di malnutrizione”, hanno detto i leader delle Nazioni Unite.

Il Rapporto evidenzia che il maggior numero di persone denutrite (oltre 500 milioni) vive in Asia, per lo più in Asia meridionale. Insieme, Africa e Asia detengono la quota maggiore di tutte le forme di malnutrizione nel mondo, pari a oltre nove bambini rachitici su dieci e oltre nove bambini deperiti su dieci. In Asia meridionale e nell'Africa subsahariana, un bambino su tre è affetto da rachitismo.

In Italia, invece, secondo un’infografica realizzata dal Sole24Ore, la popolazione sovrappeso raggiunge il tetto del 31,7%, mentre quella obesa si aggira attorno al 10,7%, per una media totale del 42,4% di persone con cattive abitudini alimentari.

Il rapporto di quest’anno introduce un nuovo indicatore per misurare l’insicurezza alimentare a diversi livelli di gravità e monitorare i progressi verso l’OSS 2: la prevalenza dell’insicurezza alimentare moderata o grave. Questo indicatore si basa su dati ottenuti direttamente dalle persone tramite sondaggi sul loro accesso al cibo negli ultimi 12 mesi, utilizzando la Nuova scala dell’insicurezza alimentare (FIES). Le persone esposte a moderata insicurezza alimentare affrontano incertezze rispetto alla loro capacità di procurarsi il cibo, e per sopravvivere hanno dovuto ridurre la qualità e/o la quantità di cibo che consumano.

  1. Numero di persone affamate nel mondo nel 2018: 821,6 milioni (pari a 1 su 9).

a)      in Asia: 513,9 milioni;

b)      in Africa: 256,1 milioni;

c)      in America Latina e nei Caraibi: 42,5 milioni.

  1. Numero di persone in stato di insicurezza alimentare moderata o grave: 2 miliardi (26,4%).
  2. Bambini con basso peso alla nascita: 20,5 milioni (1 su 7).
  3. Bambini al di sotto dei 5 anni affetti da rachitismo (bassa statura rispetto all'età): 148,9 milioni (21,9%).
  4. Bambini al di sotto dei 5 anni che soffrono di deperimento (scarso peso rispetto all'altezza): 49,5 milioni (7,3%).
  5. Bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso (eccessivo peso rispetto all'altezza): 40 milioni (5,9%).
  6. Bambini in età scolare e adolescenti in sovrappeso: 338 milioni.
  7. Adulti obesi: 672 milioni (13%, pari a 1 su 8)

I dati sui bambini nel mondo:

  • Un bambino su 7 (20,5 milioni) ha un basso peso alla nascita;
  • il 21,9% (148,9 milioni) dei bambini al di sotto dei 5 anni è affetta da rachitismo (bassa statura rispetto all’età);
  • il 7,3 % (49,5 milioni) dei bambini al di sotto dei 5 anni soffre di deperimento (scarso peso rispetto all’altezza);
  • Il 5,9% (40 milioni) dei bambini al di sotto dei 5 anni è in sovrappeso (eccessivo peso rispetto all’altezza);
  • Un bambino su 8 (672 milioni) in età scolare e adolescente è in sovrappeso. Gli adulti obesi sono in totale 672 milioni (13%, pari a 1 su 8) .

Il rapporto conclude illustrando le politiche necessarie, a breve e lungo termine, per raggiungere gli obiettivi di riduzione  dell’insicurezza alimentare e della malnutrizione nei contesti di rallentamento o recessione economica. Invita anche a prevenire le disuguaglianze di genere che porta all’esclusione di alcuni gruppi di popolazione.

 Scarica il Rapporto ONU in inglese

 Scarica il Rapporto “I padroni della Terra” della Coldiretti dedicato, in questa prima edizione, al fenomeno del land grabbing e alle sue ripercussioni in termini di conflitti, espulsioni, migrazioni, depauperamento dell’ambiente e scomparsa delle biodiversità.

Napoli, 16 luglio 2019

Arriva sulla Costiera Amalfitana la V Edizione di Campania Food & Wine, dal 15 al 17
ottobre 2015 nei migliori RISTORANTI “in Albergo” e nei più noti RISTORANTI “di
Strada”.

di Chiara Scamardella

Da giovedì 15 a sabato 17 ottobre, nell’incantevole scenario della Costiera Amalfitana,
appuntamento con Campania Food & Wine Tour Enogastronomico, tre giorni dedicati alla cultura
enogastronomica campana, al gusto e alle tradizioni.

L’Evento, con il patrocinio della Regione Campania e dei Comuni di Amalfi, Furore e Praiano, è organizzato dall’Associazione “Campania Food & Wine” e si propone di riscoprire, promuovere e valorizzare i prodotti enogastronomici d’Eccellenza “Made in Campania” e la Cucina Tradizionale e
tipica del territorio campano.
Venti Location tra i più importanti Ristoranti “in Albergo” e “di Strada”, ospitano oltre venti Brand di Eccellenza Enogastronomica del Made in Campania, per un eclettico ed esclusivo itinerario, con un calendario ricco di incontri, tra suggestive degustazioni gratuite di vini, distillati e tantissime prelibatezze e specialità campane, sotto la guida di esperti sommelier e gourmet.
Per le tre serate le Location che ospitano i Brand presentano dei menù creativi e tematizzati “menù made in campania” e, con il talento e l’estro dei propri Chef, danno vita a creazioni tradizionali uniche e originali rivisitazioni, utilizzando, per la preparazione dei propri piatti e delle proprie specialità, esclusivamente prodotti di qualità, tipici e tradizionali del territorio campano.
Una manifestazione di altissima qualità e di successo, che oltre a identificare il territorio, i prodotti tipici e la cucina tradizionale, mira a diffondere la consapevolezza che il consumo dei prodotti enoagroalimentari campani è sinonimo di alimentazione sana e corretta.
Una kermesse per sostenere le imprese campane già presenti sul territorio ed estenderne la loro presenza, incrementando la loro visibilità e rafforzando la loro immagine agli occhi dei consumatori locali, nazionali ed esteri e degli esperti nel settore.
Il Tour Enogastronomico continuerà con successivi appuntamenti in altre località della Campania.

12 ottobre 2015

Vini, Ville e Sapori
Villa Pignatelli

Venerdì 27 e sabato 28 febbraio 2015 nella Villa Pignatelli di Napoli è in programma la nona edizione del wine show “Vini, Ville e Sapori”. Per due giorni la residenza neoclassica ospiterà un programma con percorsi di degustazione, laboratori, eventi dal vivo e presentazione di libri, aperti al pubblico di appassionati e non solo, insieme con forum e business lab rivolti alle aziende e agli operatori della filiera agroalimentare, nell’ambito dell’esclusiva manifestazione organizzata da Makers Eventi in collaborazione con S&Ph che, da nove anni, abbina in un format itinerante la scoperta del gusto e le eccellenze enogastronomiche campane con la bellezza dei siti di interesse storico-architettonico.

“Vini, Ville e Sapori” s’inaugurerà con la presentazione alla stampa, alla presenza delle autorità locali, del Progetto Regionale “QR Code CAMPANIA” per la certificazione della salubrità della filiera agroalimentare (venerdì 27 alle ore 10.45; interviene Antonio Limone, commissario dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno).

Tanti gli appuntamenti speciali e originali del wine show aperti al pubblico, tra cui l’incontro sull’agricoltura familiare e su come attrezzare e curare un orto domestico a cura di Slow Food e Coldiretti, la presentazione di “Food for Design-Design for Food” a cura di ADI, AIAP e IDEAS-Creactivitas, l’incontro-laboratorio “Molecole in cucina: mito e realtà” condotto da Luciano Furia, l’evento dedicato alla corretta alimentazione per bambini e ragazzi promosso da Città della Scienza e il laboratorio di degustazione del vino guidato dall’Associazione Italiana Sommeliers.
Dalle ore 20.30 apertura serale con “Le sale del gusto”, percorso enogastronomico curato da Toffini Academy con lo chef Antonio Sorrentino, la degustazione guidata di formaggi a cura di Onaf, l’area “Biblioteca Barrique” sulle novità editoriali e video, la Room per conoscere distillati e sigari, ed eventi musicali e performance dal vivo.

“Vini, Ville e Sapori” dedica alle aziende e agli operatori della filiera enogastromica uno spazio Business Lab con incontri B2B, insieme con tre focus di approfondimento: il workshop “Pensare Internazionale” a cura dell’Ice con riferimento ai Paesi che in questo periodo rappresentano un mercato privilegiato per le esportazioni; l’incontro “Il Sistema Campania verso l’Expo” in concomitanza della quale “Vini, Ville e Sapori” proporrà nel mese di giugno un secondo evento nella Villa Favorita di Ercolano; la seconda edizione del convegno “La Terra dei Buoni” per un punto sulla situazione ambientale dei territori campani e sulla qualità delle loro produzioni.

“Vini, Ville e Sapori” è organizzato da Makers Eventi con S&Ph, con il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Fondazione Ente Ville Vesuviane, Camera di Commercio di Napoli, Unione degli Industriali di Napoli (sez. Agricoltura), Parco Nazionale del Vesuvio, e la collaborazione di Fipe-Confcommercio Napoli, Confartigianato, Coldiretti, Slow Food Condotta di Napoli, Onaf, Associazione Italiana Sommelier, Toffini Academy, Città della Scienza, Adi, Aiap, Malazè e Ideas-Creactivitas.

Napoli, 20 febbraio 2015

Arriva a Napoli la III Edizione di Campania Food & Wine, dall’1 al 3 maggio 2014 nei migliori RISTORANTI “in Albergo” e nei più noti RISTORANTI “di Strada”.

Da giovedì 1 a sabato 3 maggio, nell’incantevole scenario di Napoli, appuntamento con Campania Food & Wine Tour Enogastronomico, tre giorni dedicati alla cultura enogastronomica campana, al gusto e alle tradizioni.

L’Evento, con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Napoli, è organizzato da Culturamediterranea e si propone di riscoprire, promuovere e valorizzare i prodotti enogastronomici d’Eccellenza – Made in Campania – e la Cucina Tradizionale e tipica del territorio Campano.
Trenta Location tra i più importanti Ristoranti “in Albergo” e “di strada”, ospitano oltre trenta Brand di Eccellenza Enogastronomica del Made in Campania -, per un eclettico ed esclusivo itinerario, con un calendario ricco di incontri, tra suggestive degustazioni gratuite di vini, distillati e tantissime prelibatezze e specialità campane, sotto la guida di esperti sommelier e gourmet.
Per le tre serate le Location che ospitano i Brand presentano dei menù creativi e tematizzati “menù made in campania” e, con il talento e l’estro dei propri Chef, danno vita a creazioni tradizionali uniche e originali rivisitazioni, utilizzando, per la preparazione dei propri piatti e delle proprie specialità, esclusivamente prodotti di qualità tipici e locali del territorio campano.
Una manifestazione di altissima qualità e di successo, che oltre a identificare il territorio, i prodotti tipici e la cucina tradizionale, mira a diffondere la consapevolezza che il consumo dei prodotti eno-agroalimentari campani è sinonimo di alimentazione sana e corretta.
Una kermesse per sostenere le imprese campane già presenti sul territorio ed estenderne la loro presenza, incrementando la loro visibilità e rafforzando la loro immagine agli occhi dei consumatori locali, nazionali ed esteri e degli esperti nel settore.
Il Tour Enogastronomico continuerà con successivi appuntamenti in altre località della Campania.

Napoli, 28 aprile 2014