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Ranieri, una sconfitta per tutto il calcio

di Raffaele Russo

Non basta vincere un titolo sovvertendo tutti i pronostici; non basta, nell’anno seguente, essere tra le migliori 16 d’Europa, traguardo mai raggiunto prima nella storia del club.

Ormai nel calcio non ci si stupisce più di nulla, ma la decisione della proprietà del Leicester Club di esonerare il condottiero della “favola”, del sogno che tutti gli sportivi hanno vissuto meno di un anno fa ha veramente del clamoroso.

Il presidente Srivaddhanaprabha si è assunto la responsabilità di tale scelta in quanto la squadra sta rischiando la retrocessione e ha deciso di operare una scelta drastica; in realtà, voci di corridoio, dicono che i giocatori più rappresentativi, tra cui il capitano Morgan e l’attaccante operaio Vardy, siano andati direttamente dal magnate thailandese per chiedere la testa del mister Ranieri.

I diretti protagonisti si sono affrettati a smentire, con post sui social dove auguravano al ct romano una buona fortuna e lo ringraziavano per lo straordinario percorso compiuto nella scorsa stagione.

In tutta questa situazione paradossale, è stato ed è bello vedere la solidarietà di tutti i colleghi di Ranieri: da Klopp a Conte, da Spalletti ad Allegri fino ad arrivare allo “Special One” Josè Mourinho, non certo un amico del mister romano, che si è presentato in sala stampa con le iniziali dell’allenatore italiano, dichiarando che “il Leicester resterà nella storia per due motivi: per aver vinto un titolo contro ogni previsione e per aver cacciato l’allenatore che ha permesso tutto ciò”.

Ed è bello vedere come le persone di Leicester siano andate in massa a trovare Ranieri nella sua abitazione, quasi fosse un pellegrinaggio; i tifosi non potranno mai dimenticare le gioie che l’allenatore romano ha fatto vivere a tutti loro.

Good luck Claudio; la gratitudine non è un sentimento che esiste nel calcio attuale.

 Napoli, 28 febbraio 2017

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