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Radicali per il Mezzogiorno europeo, Minieri: “Governo giustizialista. Il Mattino resti sulla linea di Barbano”

di Fabrizio Ferrante

A margine del tavolo organizzato dall’associazione Radicali per il Mezzogiorno europeo a sostegno della campagna promossa da Radicali Italiani denominata 100 piazze per l’Europa, la democrazia e la libertà, ha rilasciato alcune dichiarazioni l’avvocato Raffaele Minieri, della direzione nazionale di Radicali Italiani. Il dirigente radicale si è soffermato sui rischi in chiave giustizialista e sulle derive che possono essere innescate dal contratto Di Maio-Salvini:  “Il pericolo giustizialista rappresentato dall’esecutivo Movimento Cinque Stelle-Lega, in particolare nelle proposte contenute nel contratto di governo, è incarnato anche nelle posizioni in materia di politica criminale del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Posizioni che sono contrarie alle nostre convinzioni garantiste. Una delle più grandi vittime della mentalità giustizialista, della distorsione della stampa e dei processi mediatici è stato Enzo Tortora, di cui il 17 giugno ricorre l’anniversario dell’arresto (che avvenne nel 1983, 35 anni fa). Da quel momento in poi c’è stata un’escalation di attacchi verso una persona presunta innocente (e che come tale concluderà la sua vicenda processuale, assolto il 17 settembre 1986) ma che era già stata condannata da tutti”.

Minieri ha quindi spiegato quanto il caso di Enzo Tortora sia di stretta attualità. Ha inoltre annunciato una mobilitazione che vedrà impegnata l’associazione Radicali per il Mezzogiorno europeo (iniziativa ancora in fase di organizzazione) e ha lanciato una richiesta al quotidiano Il Mattino, affinché prosegua la linea garantista dell’ormai ex direttore Alessandro Barbano di recente sostituito da Federico Monga: “Oggi più che mai, di fronte al rischio di un ritorno ad una mentalità priva di garanzie per il cittadino, è opportuno chiedere al ministro della Giustizia e agli organi di stampa di non dimenticare Enzo Tortora. E’ però necessario anche ricordare i tanti Enzo Tortora ignoti che sono in carcere e aspettano il processo. Quindi noi Radicali per il Mezzogiorno europeo, di fronte anche all’impegno che Il Mattino negli anni della direzione di Alessadro Barbano ha portato avanti nel ricordare la vita di Enzo Tortora, in particolare le lettere che inviava a Francesca Scopelliti dal carcere, riteniamo che sia opportuno un presidio. Un Duran Adam in cui chiederemo al ministro Bonafede e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di riscrivere in chiave garantista il contratto di governo. Chiederemo inoltre a Il Mattino non solo di commemorare la figura di Enzo Tortora ma, soprattutto, al nuovo direttore di inserirsi nella stessa strada e nella stessa linea del direttore Barbano che, egregiamente, in questi anni ha difeso le ragioni di una giustizia giusta”.

Napoli, 9 giugno 2018