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Radicali e penalisti a Poggioreale per separazione delle carriere e migranti. Prossima tappa Secondigliano

di Fabrizio Ferrante

A Poggioreale si è svolta il 21 settembre, la prima delle due giornate di raccolta firme previste nelle carceri napoletane a sostegno della proposta di legge sulla separazione delle carriere in magistratura e di quella tendente a regolamentare i flussi migratori in Italia.

Giovedì 28 settembre si replica a Secondigliano ma intanto l’iniziativa congiunta della Camera Penale di Napoli e di Radicali Italiani ha portato in dote 90 firme di detenuti per la separazione delle carriere fra giudici e Pm, oltre a 57 sottoscrizioni per “Ero straniero”. Hanno partecipato alla raccolta firme una delegazione di penalisti napoletani fra cui il presidente della Camera Penale partenopea, Avvocato Attilio Belloni e il coordinatore cittadino della raccolta “Separare le carriere” (che in tutta Italia ha superato quota 66 mila firme) Avvocato Leopoldo Perone. Presente anche il presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino. A guidare la delegazione radicale un altro avvocato, Raffaele Minieri, membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani.

Al termine della giornata di mobilitazione a Poggioreale, Minieri ha commentato l’esito della raccolta firme su due campagne che stanno vedendo ulteriormente consolidarsi la sinergia fra radicali e mondo dell’avvocatura e il contributo dei detenuti non è mancato, sebbene con qualche distinguo: “La raccolta su “Ero straniero” – ha esordito Minieri – sconta la difficoltà di far comprendere la complessità del tema rispetto alla narrazione ormai diffusa della contrapposizione tra immigrati e italiani. È stato difficile far capire ai detenuti che non c’è alcuna rivalità, dato che vedevano nei migranti un pericolo per la loro stessa possibilità di integrazione e di trovare un lavoro. Questo indica come la percezione di contrapposizione fra ultimi stia prendendo piede e la nostra proposta vuole superare questa idea”.

Migliore dunque la risposta dei detenuti nei due padiglioni visitati (Italia e Firenze) alla proposta sulla separazione delle carriere: “Tema più sentito dai detenuti per ovvi motivi – ha spiegato l’esponente radicale – ma anche perché la proposta è stata meglio e più spiegata, quindi è considerata come una priorità anche connessa al loro stato di detenzione.

La proposta è stata letta come qualcosa che possa giovarli, come può giovare a tutti i cittadini”. Circa il gap di firme di Ero straniero in rapporto a “Separare le carriere” , Minieri si è così espresso anche rispetto a quanto accade nella stessa galassia radicale: “La differenza si spiega con la maggiore conoscenza su una proposta piuttosto che sull’altra e ciò è indicativo di quanto nella stessa area radicale la differenza tra proposte, idee e la volontà di spiegare le iniziative di tutti i compagni sia un elemento che balza agli occhi automaticamente”.

Prossimo appuntamento con la doppia raccolta firme, giovedì 28 settembre dalle 14:30 a Secondigliano.

Napoli, 22 settembre 2017