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Racconti di Terra – Artigiani del gusto

di Mario Carillo

“Siamo un pugno di amici con piccole aziende familiari di alta qualità – ha esordito Manuela Piancastelli, giornalista, scrittrice enogastronoma, nel presentare l’Associazione Racconti di terra, Artigiani del Gusto. Abbiamo deciso di fare rete – ha continuato Piancastelli – perché lavoriamo con la stessa filosofia e perché un coro può raccontare meglio di un assolo bellezze e unicità della nostra terra, uno spicchio di colline nell’alto casertano fra i monti del Matese del Taburno con terreni fertili irrorati dal fiume Volturno, dove il silenzio è il valore assoluto ad un passo dalla reggia vanvitelliana dalla riserva di caccia borbonica di Carditello, dal Belvedere di San Leucio, dall’Abbazia di Monteverna, a curare la parte turistica, di quest’interessante territorio sarà l’Associazione Nartea.
Il Consorzio, otto produttori di eccellenze enogastronomiche nato nella Campania felix, ingiustamente vilipesa, presentato nel parco San Bartolomeo-casa in campagna dei fratelli Loreto, Maria e Rosanna Marziale, chef di prim’ordine, pluripremiata. Raccontare la terra, le sue molteplici facce, la sua anima più profonda e vera, condividere la fatica e l’impegno che sono sempre dietro un grande progetto nato e cresciuto intorno alla natura, ai suoi tempi, alle infinite differenze sono i principi fondamentali, rimarcati nel corso della conversazione dai rappresentanti del sodalizio.
Hanno aderito al progetto Manuela Piancastelli, “benemerita della viticoltura” insignita del Premio Veronelli e il marito Peppe Mancini che hanno fondato sul finire degli anni ‘80 Terre del Principe, un agriturismo casa-cantina a Castel Campagnano per valorizzare tre antichi vitigni autoctoni, Pallagrello bianco, Pallagrello nero e Casavecchia; la tenuta San Bartolomeo dei fratelli Marziale con parco faunistico di oltre quarantamila metri quadri, in località Pantaniello, alle pendici dell’antica colonia romana di Caiazzo con oltre 150 specie selvatiche, curato da Loreto, ibis rossi, ibis sacri, fenicotteri rosa, aquile, anatre, voliere, cicogne, gru coronate, marabù, tartarughe giganti, pipistrelli, turachie; Le campestre, agriturismo della famiglia Lombardi di Castel di Sasso che con esperienza ultracentenaria custodisce e porta in tavola i prodotti della terra e che ha reso il Conciato Romano uno dei formaggi simbolo della Campania; Pepe in Grani di Franco Pepe a Caiazzo che fa una delle pizze più buone d’Italia con l’impasto ancora lavorato a mano e ingredienti a chilometro zero; Il Casolare, caseificio di Mimmo La vecchia di Alvignano, da generazioni produttori virtuosi dell’oro bianco, la mozzarella di bufala dop; la Karma di Mario Cipriano, giovane artigiano che sperimenta prodotti locali per produrre birre con orzo, luppolo, lievito, acqua del sito; Selvanova, agriturismo di Castel Campagnano di Antonio Buono che con le sue produzioni di alta qualità Pallagrello e Olio, ma anche con l’adozione di pratiche a basso impatto ambientale, bioarchitettura e compostaggio, è, di fatto, ambasciatore del territorio; La Baronia, caseificio di Castel di Sasso dei cugini Cutillo, passione, amore e tradizione nella produzione della mozzarella di bufala Campana dop.
Una jeune aventure per raccontare la terra attraverso uve autoctone, olio da antiche cultivar, formaggi con latte di pecore, cresciute dietro casa, mozzarella con bufale allevate nei pascoli del Volturno, piatti nuovi con ciò che le stagioni regalano, impastando pizze a mano con lunga lievitazione, birre con prodotti locali, nei pressi del borgo antico e storico di Caiazzo.

Napoli, 25 marzo  2015