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Notizie dall’Europa
Novità dalla Plenaria in materia di Trasporti e Sostegno Sociale

Conclusa la seduta Plenaria del Parlamento Europeo. Molte le novità introdotte dalle discussioni in aula a Strasburgo. Le prime riguardano gli automobilisti; il Consesso europeo ha approvato nuove regole che permetteranno a tutti i nuovi veicoli venduti all’interno dell’Unione, a partire dal 2015, un servizio di emergenza che in caso di incidenti gravi inoltrerà automaticamente una chiamata – eCall – ai servizi di soccorso. “Questo sistema – afferma l’On. Aldo Patriciello – ci può aiutare a salvare molte vite in caso di incidenti tramite un dispositivo molto semplice, un sensore inserito nell’airbag, che chiama automaticamente il 112 trasmettendo il luogo e l’ora dell’incidente al centro di soccorso più vicino”. Nel frattempo gli Stati membri – e i rispettivi servizi di telefonia mobile – dovranno migliorare le loro infrastrutture per rendere possibile questo servizio. Oggi solo lo 0,7% di tutti i passeggeri dell’Unione europea sono accessoriati di un sistema di chiamata d’urgenza. Il costo dell’installazione del servizio eCall è di circa 100 euro per veicolo e gli studi statistici, effettuati sulla modalità di intervento e sui dati delle vittime, ci dicono che tale dispositivo potrà salvare fino a 2.500 vite l’anno. Il Parlamento europeo ha approvato anche nuove norme destinate all’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 per le nuove vetture. L’obiettivo stabilito è pari a 95 g/km entro il 2020 e testo prevede una fase di adattamento limitato a un anno (2020) e un sistema di ‘supercrediti’ – valido tra il 2020 e il 2022 – in cui le vetture meno inquinanti contano di più rispetto a quelle più inquinanti. Un obiettivo, poi, che si trasforma in un risparmio di 15 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 l’anno. L’attuale aggiornamento dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri per entrare in vigore.
Le problematiche del settore trasporti sono state affrontate anche rispetto ad altri aspetti. In particolare l’aula ha discusso una serie di regole per creare maggiore competitività e criteri uniformi del sistema comune di certificazione ferroviaria e per rendere gli spostamenti in treno più vantaggiosi. Un pacchetto di norme che innanzitutto separa la gestione delle reti e il mercato dei trasporti e inserisce nuove certificazioni europee più rapide per i vagoni e le locomotive, facendo risparmiare così tempo e denaro agli operatori e ai clienti.
Votato anche l’aggiornamento delle norme riguardanti la ricerca e lo sviluppo. Come afferma la Commissione europea, l’Europa spende lo 0,8 % in meno del PIL per la ricerca e lo sviluppo (R&S) rispetto agli Stati Uniti e l’1,5 % in meno rispetto al Giappone, spingendo molti fra i migliori ricercatori e innovatori di tutto il mondo a muoversi verso questi paesi. La decisione dell’aula creerebbe condizioni migliori per rendere l’Unione europea più attraente per i cittadini di paesi terzi che cercano opportunità per fare ricerca, per studio, per partecipare ad uno scambio di studenti, per effettuare un tirocinio retribuito, per servizi di volontariato o scambio alla pari. Inoltre le norme pongono i presupposti per sostenere chi decide di rimanere nello Stato membro dove ha studiato o condotto attività di ricerca per un periodo di 18 mesi. In base alla proposta della Commissione, i ricercatori, gli studenti e i tirocinanti avrebbero il diritto di trasferirsi in altri paesi dell’Unione europea e svolgere le loro attività fino a un massimo di sei mesi. I deputati propongono di estendere tale diritto anche ai volontari. Il Parlamento europeo ha votato il progetto di legge in prima lettura al fine di consolidare il lavoro svolto finora e consegnarlo al prossimo Parlamento. Questo garantisce la possibilità ai deputati eletti a maggio prossimo di non dover cominciare da zero e permette loro di continuare il lavoro svolto durante l’attuale mandato.
Confermato, inoltre, anche l’utilizzo da parte dell’UE del Fondo Europeo per gli aiuti agli indigenti per il periodo 2014-2020. I deputati sono riusciti a mantenere il budget su 3,5 miliardi di euro che consentirà, a chi ne ha bisogno, di procurarsi cibo, assistenza di base e accesso ai servizi sociali. Il testo deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio. Saranno applicate misure transitorie per evitare di interrompere la fornitura di aiuti in corso. Approvato, infine, il nuovo ‘Ordine europeo di indagine penale’ e il ‘Mandato d’arresto europeo’ che come spiega l’On. Patriciello “permetterà di perseguire i crimini oltre le frontiere nazionali; in particolare i crimini maggiori come il terrorismo, il traffico di droga, potranno essere perseguiti in un sistema a rete e di collaborazione tra le forze dell’ordine europee. Le nuove norme mirano ad agevolare le autorità giudiziarie nel richiedere la conduzione delle indagini in un altro Paese UE”. Per entrare in vigore, la direttiva OEI ha ancora bisogno di essere formalmente approvata dal Consiglio dei ministri. Una volta in vigore, gli Stati membri avranno tre anni per recepirla nei rispettivi ordinamenti nazionali. Il Regno Unito parteciperà agli accordi EIO, al contrario dell’Irlanda e della Danimarca.

Strasburgo 27 febbraio 2014