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Contratto per il Governo del Cambiamento
di Tina Pollice

E’ L’Huffington Post a svelare, per primo, la bozza di contratto “ Per il Governo del Cambiamento” al quale stanno lavorando solertemente Di Maio e il suo gruppo con Salvini e il suo gruppo. Un contratto programmatico che prova a rispondere alle richieste degli elettori in materia di lavoro, sicurezza, giustizia sociale, gestione della crisi. Inizia come un serissimo atto notarile, con la formula d’obbligo “Il presente contratto è sottoscritto dal Signor Luigi Di Maio Capo politico del “Movimento 5Stelle” e dal Signor Matteo Salvini “Segretario Federale della Lega”, seguita da una certificazione della firma.

E’ un documento importante per capire lo “storico” della trattativa.

L’euro, il Comitato di conciliazione, il conflitto di interessi, l’Immigrazione, le Sanzioni alla Russia, il Debito pubblico, la Flat Tax, la Legge Fornero, il Reddito di cittadinanza sono i punti trattati nel lodevole sforzo di risposte praticabili.

L’euro: per quel che riguarda l’euro è ben chiara l’irreversibilità dello stesso sebbene alcuni vincoli vadano rivisti dialogando insieme ad altri paesi, ma, vanno rivisti. E’ in Europa che si gioca la partita importante per finanziare tutte le misure economiche che ridiano diritti sociali agli italiani (Di Maio). Nella bozza di contratto, infatti, si definisce “necessaria una ridiscussione dei Trattati dell’Ue”. Il Patto di Stabilità e di Crescita va “modificato radicalmente”, a partire dai vincoli “stringenti, infondati e insostenibili dal punto di vista economico e sociale”. Inoltre, a livello di budget, si prevede di “ridiscutere il contributo italiano all’Ue in vista della programmazione 2020″.

Il Comitato di Conciliazione: è un organismo, suggerito dalla relazione del professor Giacinto Della Cananea, che entrerebbe in funzione per regolare materie non previste dal contratto e che emergano improvvisamente. Tra i temi citati: crisi internazionali, calamità naturali, problemi di ordine e di salute pubblici. Non solo, esso avrà il compito di dirimere le controversie nate in seno al governo. In caso di dissidi gravi, sarà convocato il Comitato composto dal premier, dai due leader di Lega e M5S, dai capigruppo di Camera e Senato e dal ministro competente per materia.

Il conflitto di interessi: passata la formulazione sul conflitto di interesse del M5S insieme a molti punti nel capitolo giustizia: dalla riforma della prescrizione alle leggi anticorruzione, a una filosofia securitaria che prevede un inasprimento delle pene, un aumento delle carceri e dei tribunali e la sterilizzazione delle misure alternative.

L’Immigrazione: la Lega ha la meglio denunciando il business e proponendo i respingimenti. Prevista la chiusura delle moschee e delle associazioni islamiche radicali. Dossier delicato, quello dell’immigrazione, perché i 5 Stelle sono d’accordo sull’obiettivo ma non sui metodi proposti.

Le Sanzioni alla Russia : si conferma l’appartenenza all’atlantismo ed alla NATO ma si cambia atteggiamento verso la Russia, considerata non come una minaccia, ma come partner economico e commerciale. Per questo si richiede il ritiro immediato delle sanzioni. Si chiede inoltre la revisione delle missioni internazionali.

Il Debito Pubblico : la questione dell’enorme debito pubblico italiano viene affrontata da Luigi Di Maio e Matteo Salvini con la richiesta alla Banca centrale europea di Mario Draghi di cancellare 250 miliardi di titoli di Stato: la loro cancellazione vale 10 punti percentuali. Altra misura per ridurre il debito, la vendita agli italiani di caserme, monumenti e altri beni del patrimonio pubblico.

La Flat Tax : sarà caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta in armonia con i principi costituzionali. Come già annunciato, non ci sarà un tasso unico e la flat non sarà poi così piatta.

La Legge Fornero : non è più abolizione, ma, superamento della legge Fornero stanziando 5 miliardi per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse. In particolare, la ricetta utilizzata è quella presente nel programma elettorale pentastellato.Si darà sin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Vi è poi lo studio di un apposito strumento che consenta l’ingresso nel mondo del lavoro accessorio in maniera semplificata, ma, tutelata.

Il Reddito di Cittadinanza : è confermato il reddito di cittadinanza da 780 euro, con uno stanziamento da 17 miliardi annui. Altre risorse, si dice nel documento, dovrebbero arrivare da Bruxelles. Andrà avviato un dialogo nelle sedi comunitarie al fine di applicare il provvedimento A80292/2017 del parlamento europeo, che garantirebbe l’utilizzo del 20 per cento della dotazione complessiva del Fondo Sociale Europeo per istituire un reddito di cittadinanza anche in Italia.

Ed ancora altri punti:

l’Ilva : per quella che sarà una delle prime grane sul tavolo del Governo gialloverde sarà garantita la tutela della salute degli abitanti di Taranto attraverso la chiusura delle fonti inquinanti dell’Ilva ma, al tempo stesso, salvaguardando i livelli occupazionali attraverso un programma di riconversione economica e bonifiche del sito e ricorso alle energie rinnovabili.

Sulla cultura : nel capitolo riguardante i Beni culturali, vi è la riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) per modificare le modalità dei finanziamenti “che rimetta al centro la qualità dei progetti artistici”.

Nella sanità stop ai dirigenti amici dei politici e recupero delle risorse tagliate per i Lea: in primis, stop al rapporto dannoso tra politica e sanità con la riforma dei criteri di selezione dei direttori generali, sanitari e amministrativi. Quindi revisione della Governance farmaceutica e una forte spinta alla digitalizzazione del SSN. Ancora: recupero integrale di tutte le risorse tagliate negli anni precedenti per garantire i Livelli essenziali di assistenza. Infine, assunzioni di medici e personale sanitario.

Sulla scuola: il contratto si pone l’obiettivo di rispettare il legame dei docenti con il loro territorio e limitare i trasferimenti, uno dei problemi emersi con la riforma di Renzi. Ma non l’unico: si deve cancellare la chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti, strumento inutile quanto dannoso. Altro elemento da superare della Buona Scuola è l’alternanza scuola-lavoro così come attualmente in vigore, anch’essa dannosa.

Per il Coni : Nel capitolo sport si parte dall’aumento delle ore scolastiche dedicate alle attività motorie, ma il punto centrale è la trasparenza del Coni. “Il Governo – si legge nel contratto – deve assumere con maggiore attenzione il ruolo di controllore delle modalità di assegnazione e di spesa delle risorse destinate al Coni”. Bisogna quindi rivederne le competenze e i rapporti con altri ministeri. Fatta salva l’autonomia, infatti, si prevede che il Governo sia compartecipe delle modalità con cui vengono spesi e destinati i contributi pubblici assegnati al Coni e trasmessi alle Federazioni.

Rivedere i corsi di laurea a numero chiuso : Nel capitolo dedicato alla Università si prevede la revisione del sistema di accesso ai corsi a numero programmato, attraverso la verifica preventiva delle effettive attitudini degli studenti e da figure professionali richieste  dal mercato. Per la Ricerca uno studio atto a fornire il superamento della precarietà.

Napoli, 16 maggio 2018