Obbligo o verità
Obbligo o verità
di Stefania Di Martino
Uscito negli USA lo scorso 13 aprile, è giunto anche qui questo horror adolescenziale diretto da Jeff Wadlow e prodotto da Jason Blum, re indiscusso dell’horror low budget. Ma lungi dal pensare che sia la solita banalità con spettri e case infestate, qui quello che fa paura è dire la verità.
La protagonista di celebri serie tv Lucy Hale, conosciuta al giovane pubblico per la celebre serie tv Pretty little liars, ci guida attraverso quei segreti che, se detti, sono in grado di cambiare tutta una vita. L’incipit è il solito, un gruppo di amici decide di trascorrere il loro ultimo Spring break in Messico e, invogliati da un coetaneo bello e tenebroso si ritrova in un’antica chiesa abbandonata. Annoiati e ubriachi, iniziano a giocare a “obbligo o verità”, la storia degenera quando un demone inizia a parteciparvi attivamente.
Sebbene in realtà solo la protagonista riesca a emergere dall’anonimato complessivo di cast e atmosfere, l’idea del film non appare affatto scontata, sebbene non ci siano grandi effetti speciali. Lo spettatore viene preso per mano e condotto lungo una trama leggermente inaspettata, rimanendo sì annoiato da quei momenti in cui scegliere obbligo conduce alle solite scene da horror poco convincente ma portando a un epilogo che sorprende. Nello scenario odierno, in cui il genere horror sta tornando fortemente in auge e gli effetti speciali ne rappresentano una parte fondamentale, questo film si pone in una sua sottocategoria. Non importa quanto poco sia spaventoso il viso dei personaggi impossessati dal demone di turno, si stuzzica invece la curiosità dello spettatore, il voyeurismo di voler conoscere gli intimi segreti delle persone, il tutto immerso nella vita tipicamente adolescenziale in cui tutto passa attraverso facebook e youtube.
Non sarà di certo un film che rimarrà nella storia del cinema, ma risulta essere piacevole e scorrevole, lasciando quella leggera sensazione di disagio, chiedendosi cosa sceglierebbe il nostro migliore amico se ne andasse della sua vita.
Napoli, 30 giugno 2018