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La fontana del “Carciofo”
di Pio Gargano*

In una sera fredda e poco trafficata con la mia ragazza, mi sono imbattuto in questa fontana.

Posta in un luogo strategico, nel cuore di Piazza Trieste e Trento, tra piazza del Plebiscito, la galleria Umberto ed il teatro San Carlo, collega, quale snodo, via Toledo, via Chiaia ed il labirinto di vicoli dei Quartieri Spagnoli.

Tosto mi ha rapito il suo gioco di luci ed ombre, con l’acqua che sgorga dal “Carciofo”, invero scultura a forma di corolla floreale, creando un gioco di riflessi con le luci della città.

Mi sono avvicinato, praticamente sono in mezzo alla strada, poichè la fontana, con il suo giardinetto, funge anche da rotonda del flusso veicolare…

Ma non importa.

E’ stato un momento magico: lo scroscio costante dell’acqua sul marmo, con il suo rumore inconfondibile mi ha trasmesso subito tranquillità: le spalle si abbassano, la tensione và via e spunta un piccolo sorriso….

Continuo a girarle intorno, estasiato, mentre il continuo cambiare delle luci filtra attraverso l’acqua.

Nella mia girandola emozionale, mi son fermato.

Improvvisamente ho sentito che quest’ angolazione, questo punto di vista, la disposizione delle luci cittadine alle spalle della fontana, cosciente del controluce e della velocità dell’ acqua potevano continuare ad emozionarmi in seguito, rivedendo a casa questo scatto.

Fermata la mano ed il respiro. A tutto cuore: Click.

Cenni Storici:
Fu per volontà del Sindaco Achille Lauro la costruzione della fontana nel periodo della sua giunta comunale, tra il 1952 e il 1957.

Nei progetti preliminari del Comune al centro della piazza doveva essere posta la fontana di Monteoliveto, proveniente dall’omonima piazza, tuttavia nel 1955 il Consiglio Superiore delle Belle Arti bocciò l’ipotesi. Così, Il sindaco Lauro, affidò l’incarico di realizzare ex novo una fontana agli ingegneri Carlo Comite, Mario Massari e Fedele Federico.

La fontana è composta da due livelli: alla base c’è una possente vasca, nel centro ve n’è un’altra più piccola sopraelevata che sorregge una scultura a forma di corolla floreale. È dalla forma della corolla, somigliante ad un carciofo, che proviene il nomignolo popolare della fontana.

Sui tre lati del monumento trovano posto tre coppie di vasi decorati. Nel corso del 2015 il monumento viene sottoposto a profondi lavori di restauro e pulizia tornando così al suo aspetto originario.

La fontana è anche meta prediletta dai tifosi del Napoli che sono soliti festeggiare le conquiste sportive della loro squadra del cuore bagnandosi nelle sue acque…

*foto di Pio Gargano

Napoli, 22 marzo 2018