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Milano da bere!!!  Gli Azzurri  espugnano anche San Siro e sono primi in Italia e in Europa! 

di Carlo Gimmelli

La migliore sintesi della impresa del Napoli contro i campioni d’Italia è nell’urlo felino di Kim ‘o coreano che all’ultimo secondo dell’infinito recupero accordato dall’arbitro mette il gambone tra la testa di Diaz e la porta sguarnita e salva la vittoria di platino degli azzurri alla Scala del calcio.

Quinta vittoria consecutiva in casa rossonera negli ultimi cinque anni, ma quella di ieri, seppur settembrina, dà l’idea della consapevolezza della propria forza, di una squadra che, pur non giocando la miglior partita, ha saputo arginare e ripartire, subire e colpire al momento giusto; anche quando i rossoneri hanno raggiunto il (meritato) pari e cercavano la vittoria, gli azzurri non sono mai andati in affanno ed hanno colpito con precisione chirurgica con un gol da bomber di razza del “Cholito” Simeone, subentrato a Raspadori.

E’ stata una gara “cazzuta” e di elevato tatticismo tra le squadre più “belle” del campionato: i grandi assenti, Leao per il Milan e Osimhen per i partenopei, hanno penalizzato i due attacchi top della serie A con i rossoneri che hanno dominato nella prima mezz’ora costringendo Meret (7,5) ad un paio di paratone decisive.

Gli azzurri, timorosi, nella prima fase hanno replicato con un tiepido colpo di testa di Politano (6.5) intercettato da Maignan, ma la chiave della gara è stata ancora una volta la straripante forza di Kvara (7) che con due ripartenze delle sue procurava due ammonizioni pesanti a Kjaer e Calabria che lo falciavano senza complimenti e che venivano sostituiti nell’intervallo dai lenti Dest (disastroso) e Kalulu.

Primo tempo intenso e a reti bianche, ma ad inzizio ripresa il solito kvara entra da sinistra, si accentra sterzata a destra poi a sinistra e Dest, in ritardo, lo mette giù, arbitro in confusione, dà il corner. Intanto l’inopportuno Tonali, non nuovo ad atteggiamenti da sceriffo de noantri, si avvicina a Kvara a terra e lo strattona invitandolo ad alzarsi, interviene Mario Rui poi Anguissa e si scatena una mezza rissa poi l’incerto Mariani viene richiamato al monitor e concede il netto rigore!

Questa volta va sul dischetto Politano che con fortuna mette la palla sotto la pancia di Maignan, che aveva intuito. Napoli in vantaggio col batticuore, ma Spalletti deve trovare al più presto un rigorista decente!

Il Milan furioso si getta in avanti alla ricerca del pari, il Napoli ribatte con i muscoli di Anguissa (7) e la mostruosa prestazione di Lobotka (7.5) , onnipresente e metronomo imprescindibile del centrocampo, mentre Mario Rui (7,5) prezioso e inesauribile lottatore, rincorre chiunque gli capiti a tiro.

Politano si fa male e Spalletti inserisce il fresco nazionale Zerbin (6) preferendolo a Lozano, furioso a fine partita per il mancato impiego e Simeone (7) per Raspadori (5,5) , e proprio Zerbin si fa sfuggire Theo Hernandez in area che dal fondo mette al centro per il liberissimo Giraud che fulmina l’incolpevole Meret .

La differenza tra il vecchio e il nuovo Napoli è tutta qui, nella fame, nella incoscienza e nella testa dei giovani talenti. Una squadra più saggia si sarebbe accontentata del prezioso pari e via andare.

Questo Napoli, no! Nella fase di maggior accelerazione dei rossoneri break di Anguissa che riparte, appoggia per Mario Rui che pennella un cross perfetto dove a centro area si inserisce il “Cholito” che anticipa kalulu e con una torsione di testa la mette all’angolo opposto.

Nel finale è assedio Milan che colpisce una clamorosa traversa da pochi passi con lo stesso Kalulu, poi il miracolo di Kim e la corsa a centrocampo della panchina azzurra al fischio di Mariani.

Ora tocca alla nazionale che deve risollevarsi dopo lo scorno della eliminazione dal Mondiale e Mancini convoca cinque azzurri (mai così tanti dal 1987..ricorda qualcosa?), Meret, Di Lorenzo, Politano, Raspadori, Zerbin…..

Dopo la sosta gli azzurri ripartiranno dal Maradona contro il Torino, nell’anticipo del sabato, per poi affrontare la difficile trasferta olandese contro l’Aiax.

Da segnalare la solita litania dei cori razzisti contro Napoli e i napoletani partiti dalla curva sud perfino durante il minuto di silenzio per ricordare le vittime della alluvione nelle Marche.

C’è da capire la frustrazione dei tifosi della presunta capitale morale ma questa volta Napoli ha volato troppo alto per sentirli.

Napoli, 19 settembre 2022