Massimo Ranieri e Caterina Vertova le due facce dell’Amore de “Il Gabbiano (à ma mère ).
Massimo Ranieri e Caterina Vertova le due facce dell’Amore de “Il Gabbiano (à ma mère ).
di Domenico De Gregorio
Cosa sarebbe l’amore senza il perdono? Questa è la riflessione di Treplev, il personaggio interpretato da Massimo Ranieri nell’opera “Il Gabbiano (à ma mère)” di di Anton Čechov per la regia di Giancarlo Sepe, in scena al teatro Diana di Napoli in un nuovo e rivoluzionario adattamento.
Protagonista indiscusso dell’opera dello scrittore Russo è l’amore, questo misterioso sentimento che in questo lavoro viene scandagliato, osservato, analizzato in ogni sua forma di espressione per giungere alla amara conclusione che anche questo nobile sentimento ha in se una grande forza distruttiva capace di annientare l’essere umano spingendolo a compiere gesti estremi.
La storia d’amore di Treplev, scrittore incompreso, per la bella e giovane Nina, ed il suo rapporto di odio/amore con la madre Irina, interpretata da Caterina Vertova, un’anziana e famosa attrice, si dipana in due ambienti temporali differenti che consentono al regista di mostrare sia il volto del giovane Treplev, Francesco Jacopo Provenzano, che incarna il dramma di un’anima tormentata dall’amore, un amore negato, un amore viscerale per una madre distratta dalla sua vita di artista e che nel figlio vede solo un ostacolo alla sua carriera, e sia la matura coscienza dello stesso Treplev, che Massimo Ranieri sapientemente incarna con una forza evocativa che commuove e scuote lo spettatore. Il gabbiano ed il suo inutile sacrifico è la metafora perfetta attraverso la quale comprendere come la vita alle volte è crudele, come la dedizione, il donare tutte le proprie forze per il raggiungimento di un obiettivo, un sentimento, possa essere vano, dannato e cupo. E cupe sono le canzoni, testi struggenti esaltati dalla lingua francese che Massimo Ranieri interpreta con passione e forza vibrante.
Sul palco una poltrona rossa che evoca il cuore, la casa dell’amore, ed un pianoforte, casa dell’arte, attorno al quale ruotano i vari personaggi con le proprie storie d’amore.
Ogni protagonista, l’adulto Treplev, Massimo Ranieri, Irina Arcàdina, una straordinaria Caterina Vertova, Boris Trigòrin, Pino Tuffilaro, Nina, Federica Stefanelli, Mascia, Martina Grilli e Kostja Treplev, Francesco Jacopo Provenzano, interpretano i diversi aspetti del vivere l’amore, un amore che porta le vite di ogni personaggio ad intrecciarsi tra loro per dare vita ad una visone più completa e complessa del rosso sentimento. Luci e costumi rendono la cornice dello spettacolo ancora più suggestiva ed emozionante, un lavoro teatrale che riesce a bandire lungaggini ed a snellire il testo di Anton Čechov senza mortificare ed annientare la sua essenza, la sua poesia.
Napoli, 15 febbraio 2019