L’influenza delle stelle
L’influenza delle stelle
di Giulia Di Nola
Lo studio delle stelle, col quale si pensa di poter predire il futuro, è un’arte che risale a molti millenni or sono e che nasce in Mesopotamia per poi trovare ampio consenso in Grecia dove si cominciò a leggere il destino dei singoli in base alle posizioni dei pianeti.
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Nonostante gli innumerevoli progressi scientifici, essa desta tuttora la nostra attenzione anche perché gode d’un certo rispetto da parte delle comunità scientifiche e dei filosofi della scienza considerandola, così, una pseudoscienza ancorata ad antiche forme di superstizione popolare.
Da Copernico in poi, infatti, l’Astrologia non è stata più considerata scienza e ogni ricerca su stelle e pianeti è esclusiva dell’Astronomia mentre la prima, restando una parvenza di scienza, è legata soltanto all’occulto.
L’idea, insomma, che la materia stellare possa influenzare il destino dell’uomo, non ha alcun fondamento scientifico.
Certamente la Luna, con la sua forza gravitazionale, incide sulle maree; questo è un dato di fatto in quanto ci ritroviamo al cospetto d’un fenomeno fisico dimostrabile che non ha, perciò, nulla a che vedere col comportamento o con le scelte umane.
Gli intrugli divinatori, così come gli oroscopi che fanno lievitare le tasche degli imbroglioni, tendono solo ad annientare la nostra sacrosanta libertà, inducendoci a credere che tutto sia già predeterminato e segnato dai pianeti.
La nostra libertà, ed è certo anche questo, è effettivamente condizionata dalle esperienze che la vita ci offre oltre che dalle nostre peculiarità genetiche; ma nessuno è in grado di scrivere il proprio destino.
Che tristezza? No, noi siamo liberi di amare, odiare, sbagliare e rivedere persino gli errori, redimendoci; ma tutto questo fa parte della riflessione e della responsabilità che ognuno ha delle proprie azioni.
Napoli, 5 luglio 2018




