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Il Mito della Sirena Partenope

di Cristina Iavazzo

Entriamo  nell’affascinante mondo delle leggende che si narrano intorno alla nascita della nostra bella Napoli. La più conosciuta è quella che gira attorno alla figura della sirena Partenope.

Partenope è il nome del primo insediamento della città di Napoli.

Essa fu fondata con molta probabilità dai Cumani sulla collina di Pizzofalcone e nell’isolotto di Megaride, nell’VIII secolo a.C. Il nome dell’insediamento, che significa “verginale”, fu scelto in onore di una della sirene che si adoravano nella Magna Grecia, appunto la sirena Partenope.
Molte sono le leggende legate alla figura della sirena Partenope ed una di queste ci conduce ad Ulisse. Si narra che la maga Circe aveva messo in guardia quest’ultimo, di ritorno da Troia, dal canto ammaliatrice delle sirene che vivevano sugli scogli (quelli di fronte a Positano) e che provocava lo schianto delle navi di passaggio sugli scogli stessi. Per sfuggire Ulisse avrebbe dovuto otturare le orecchie dei suoi compagni con la cera e farsi legare all’albero maestro della nave.
Così fece, ma al passaggio della nave, le sirene, che nascondevano tra gli scogli i corpi dei naufraghi morti, promisero a Ulisse di rivelargli tutti i segreti della conoscenza e di tutto ciò che avviene in ogni luogo e in ogni tempo sulla terra. Ulisse tento di slegarsi ma i compagni lo legarono ancora più stretto. Fu così che essi riuscirono a sfuggire loro e a superare questo passaggio. Ma le sirene, addolorate per aver fallito si uccisero precipitandosi sugli scogli. Tra queste anche la sirena Partenope, il cui corpo fu portato dalle correnti marine tra gli scogli di Megaride (dove oggi sorge Castel dell’Ovo), e gli abitanti trovarono la sirena con gli occhi chiusi e i capelli che ancora ondeggiavano nell’acqua. Venne posta in un sepolcro e in suo onore gli abitanti chiamarono Partenope questo insediamento.

Un’altra versione della stessa leggenda narra che, dopo la morte, il suo corpo approdò all’isolotto di Megaride e lì si dissolse andando a formare la morfologia del paesaggio di Napoli: ella appoggiò la testa ad oriente, sull’altura di Capodimonte, e i piedi ad occidente, verso il promontorio di Posillipo.

Un’altra leggenda racconta invece che la sirena Partenope ebbe una storia con un uomo greco e con questi fuggì su un’isola sconosciuta. In ogni caso, ciò che è sicuro è che Partenope diede nome alla città di Napoli e che, gli abitanti ogni anno organizzavano in suo onore una corsa con le fiaccole. Il suo nome oggi viene utilizzato per indicare tutta la regione napoletana.

Napoli, 12 marzo 2015