Faccia a faccia con il Diavolo. Giovanni Della Pietra. Nola
Faccia a faccia con il Diavolo
di Giovanni Della Pietra
Nel turno infrasettimanale valido per la 10^ giornata di Serie A, allo stadio Meazza in San Siro si gioca Milan-Napoli. Il match termina con un 0-2 in favore dei partenopei, che sono andati in gol due volte nella prima frazione di gioco con Lukaku e Kvaratskhelia.
Highlights
Alla prima occasione del match, il Napoli sblocca la gara: su un recupero palla, Anguissa imbuca per Lukaku, che trafigge Maignan (0-1). Il Milan reagisce con due conclusioni dalla media distanza prima con Musah e poi con Chukwueze. Al termine della prima frazione di gioco, il Napoli indirizza la partita con la rete di Kvaratskhelia, che punta Emerson Royal, si accentra e lascia partire il tiro su cui Maignan è in colpevole ritardo. All’alba della ripresa, viene annullato il momentaneo gol del 2-1 con colpo di testa di Morata per una posizione di offside rivista al VAR. I partenopei provano a chiudere definitivamente il match con un contropiede condotto da Kvaratskhelia, che libera al tiro McTominay, ma la conclusione termina larga. A concludere il match, una doppia occasione per il Diavolo: prima con Leão che impensierisce Meret, poi con Pulisic che però calcia oltre la traversa.
Il punto Della Pietra
Milan – Napoli è il match della verità per le due squadre in campo: il Milan deve rialzare la testa dopo qualche risultato acciuffato per il rotto della cuffia, il Napoli deve interfacciarsi con un rango di calcio più alto per vedere chi è e cosa davvero può chiedere a questo campionato, al di là dei sogni.
Il Milan deve fare i conti con qualche assenza importante di troppo – vedi Theo Hernandez e Reijnders che avrebbero dovuto scontare la giornata di squalifica contro il Bologna, poi rinviata per l’alluvione che ha afflitto l’Emilia-Romagna. La formazione schierata da Fonseca non aiuta: tiene fuori anche Leão, Tomori e Pulisic – quest’ultimo alle prese con una sindrome influenzale. Il Napoli, dal suo canto si schiera con la migliore formazione possibile incastonata nel 4-3-3 fluido che il sarto Antonio Conte ha disegnato su misura per questa squadra. Nelle prime fasi di gioco, la pressione alta del Napoli, con Anguissa che si affianca a Lukaku, porta i suoi frutti con un buon recupero palla, che conduce all’azione del vantaggio siglato Lukaku. Un Milan tramortito dall’inizio sprint dei napoletani ritrova coraggio attraverso un possesso palla, talvolta sterile, creando numerose chance potenziali, che solo in due occasioni necessitano dell’intervento di Meret. Il Napoli decide di lasciare il predominio del campo e il possesso del pallone al Milan, abbassandosi con un 5-4-1 con Politano che scivola come quinto di difesa. Il primo tempo si chiude con la rete del raddoppio di Kvaratskhelia. Nella seconda frazione di gioco, il Napoli prende le misure dopo lo spavento del gol annullato al Milan e permane una sorta di equilibrio dinamico. Tale stasi viene perturbata da qualche ripartenza del Napoli e dall’occasione sul finale di Leão, su cui Meret si impone.
Per il Napoli, una vittoria in quel di San Siro non è banale, ottenuta con pragmatismo e attenzione difensiva. Unico appunto negativo è lo spazio che spesso si veniva a creare tra il blocco basso e Lukaku, che rendeva innocui e vani i duelli dell’attaccante belga.
Per quanto riguarda il Milan, al netto delle assenze e del riposo dell’ultima giornata, gioca una partita di predominio territoriale ma mai, se non in qualche sporadica occasione, dà la sensazione di poter invertire l’inerzia del match.
Pagelle
Fonseca 4: Più concentrato nel sentirsi penalizzato per non avere giocato contro il Bologna che nell’evitare di fare guai nella formazione: fuori Tomori dentro Pavlovic, autore di qualche errore sul gol del vantaggio partenopeo; fuori Leão, ormai un caso, considerando anche l’assenza di Pulisic fermato in panca da un’influenza. La sensazione è che gli si augurerà il meglio per i suoi futuri impegni a breve…
Anguissa 7.5: Giganteggia e domina Milano, ma non è la Madonnina. Padrone assoluto del centrocampo, nelle prime fasi di gioco dà i tempi di pressione, quando il Napoli retrocede si sacrifica da esterno di centrocampo.
Oliveira 7: Sempre attento e sul pezzo: le volte in cui viene superato si contano sulle dita di una mano. Ottima prova dell’uruguagio.
Arbitro
Colombo 8: A 34 anni, al primo big match di stagione, il fischietto di Como non fallisce. Gestisce la gara con fermezza e disponibilità al dialogo, soprattutto con i due allenatori: chiude il match con 20 falli fischiati e 1 solo cartellino giallo. Manca forse un giallo a Musah, in trattenuta su McTominay in ripartenza. Per il resto difficile fare meglio.
Corretto annullare il gol di Morata per un fuorigioco di mezza figura. In mischia, difficile valutarlo per gli assistenti, arriva il VAR in soccorso.
Se il miglior arbitro è quello che non si vede, lui e tutto il quartetto arbitrale sono un bellissimo asterisco in una partita tutto sommato gradevole. Complimenti!
Nola, 30 ottobre 2024